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Recensione di Ghost of Tsushima – Director’s Cut: un Samurai Next Gen

Ghost of Tsushima - Director's Cut è una ventata di aria fresca ricca di novità

Dopo aver finalmente messo mano alla next gen, ho avuto il piacere di recuperare molte interessanti perle che non avevo mai avuto modo di giocare. Tra queste chicche, che tanto avrei voluto provare, c’era Ghost of Tsushima. Sarà per il mio amore sfrenato verso i Samurai, o sarà perché quando non puoi avere una cosa la brami fortemente, ma non vedevo l’ora di metterci le mani sopra e, grazie alla possibilità di una recensione della Director’s Cut, i miei desideri sono stati esauditi. Il titolo è perfetto un po’ per tutti, sia i neofiti che, come me, si avvicinano per la prima volta a questo gioco, sia per i vecchi fan. Ghost of Tsushima Director’s Cut offre, infatti, una serie di nuovi interessanti contenuti e ottimi upgrade per la next Gen.

Abbiamo provato il titolo su PlayStation 5 per usufruire non solo dei contenti extra, ma anche dei miglioramenti ottenuti dal titolo. Dualsense alla mano ci siamo tuffati in questa nuova avventura, siete curiosi di scoprire che cosa ne pensiamo? Seguiteci nella nostra recensione.

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  • Dinamiche di gioco uniche; combatti come Samurai o come Spettro ed affina le tecniche di guerra con nuove armi
  • Versione completa con contenuti inediti aggiuntivi

Ghost of Tsushima Director’s Cut recensione: una ventata di aria fresca

Nella nostra recensione di Ghost of Tsushima Director’s Cut non vogliamo più di tanto dilungarci sui dettagli relativi alla trama o al gameplay del primo atto (per cui vi rimandiamo alla nostra recensione base), ma vogliamo soffermarci in particolare sui cambiamenti e le novità.

Tra i contenuti aggiuntivi più importanti, troviamo sicuramente la nuova espansione Iki Island. Si tratta di un contenuto aggiuntivo dal peso narrativo di un atto circa (siamo intorno alle 6/7 ore, ma dipende dal vostro modo di giocare). Sull’isola di Iki affronteremo un nuovo interessante nemico, Aquila, che darà filo da torcere a Khtun Khan. Il villan della versione base è un personaggio maestoso e ben narrato, strutturato e stimolante, Aquila ne è all’altezza? Assolutamente sì, la donna khan non è da meno. Si tratta di un nemico davvero molto intrigante, in particolare per il suo essere uno sciamano. Questo, però, non deve spaventarvi: il titolo, infatti, non ha cambiato completamente rotta sul lato sovrannaturale. Nonostante, infatti, ci siano elementi un po’ più che “semplicemente terresti”, il gioco rimane legato alla storia e al “vero”.

Per affrontare la nuova espansione, non è necessario aver terminato il titolo, ma non è un problema se lo avete fatto. Potete accedere all’isola di Iki all’inizio del secondo atto. Dunque, potete decidere di avventurarvici direttamente, oppure attendere il termine e affrontarla alla fine. Non è un grande problema a livello di gameplay, il quale rimane proporzionato sia che lo stiate affrontando come neofita, sia che vi ci stiate avventurando al termine della vostra avventura. I nemici saranno sempre equilibrati e pronti a darvi del filo da torcere.

Iki Island è, inoltre, un luogo molto diverso da Tsushima e molto lontano dal credo dei Samurai. Si tratta di un’isola ricca di pirati e contrabbandieri.

Ghost of tsushima directors cut recensione ps5

Cos’altro ci racconta Iki Island?

Iki Islando, però, non è solo un nuovo nemico; la nuova espansione di Ghost of Tsushima Director’s Cut racconta anche una storia profonda legata al passato di Jin. In particolare, gli sviluppatori hanno deciso di concentrarsi sui momenti più travagliati che hanno portato alla nascita del protagonista così come lo conosciamo. Nel gioco base, abbiamo potuto assaggiare qualche momento dell’infanzia di Jin, ma in questa nuova occasione approfondiremo alcuni aspetti e rivivremo alcuni traumi che hanno permesso al giovane di diventare un Samurai.

Nella nostra recensione di Ghost of Tsushima Director’s Cut, abbiamo cercato anche di approfondire la questione legata a nuove armi o cambiamenti di gameplay. Iki Island non prevede l’arrivo di nuove armi particolari (sebbene contenga un nuovo set di armatura), ma introduce qualche piccolo innovazione. In particolare, vedremo un piccolo aggiornamento al nostro caro compagno a quattro zampe. Il nostro cavallo, infatti, subirà alcuni upgrade, come la possibilità di avere un’armatura e lanciarsi alla carica.

Ghost of tsushima directors cut recensione_

Ghost of Tsushima Director’s Cut recensione: cosa cambia su PlayStation 5?

La nostra recensione di Ghost of Tsushima Director’s Cut non poteva che concludersi con le novità per la next gen. Il titolo, infatti, possiede alcune caratteristiche che saranno fruibili soltanto dai possessori di PlayStation 5. Tra le novità forse più “scontate”, troviamo una risoluzione dinamica in 4K e 60 FPS. Ghost of Tsushima vuole mostrarsi in tutto il suo splendore e come non cogliere al balza questa occasione. Grazie alle potenzialità dell’hardware della nuova arrivata in casa Sony, inoltre, sono ridotti anche i tempi di caricamento tra una scena e l’altra.

Altra novità è l’introduzione del lyp-syncing giapponese e il miglioramento generale dell’audio 3D. Sempre grazie alle grandi capacità della console next gen, gli sviluppatori hanno potuto concentrarsi sulla simultaneità di voci e scene, offrendo così il perfetto sincronismo tra parole e movenza delle labbra. Un dettaglio certamente interessante che avvalora ancora di più una narrazione già di per sé molto coinvolgente. L’audio 3D, inoltre, migliora notevolmente l’esperienza di gioco, offrendo un’immersione totale. Finalmente possiamo assaporare il vento “tra le mani” e sentirne il rumore da una direzione all’altra. Questo, però, non solo grazie all’audio 3D, ma anche per merito delle funzionalità del nuovo DualSense. I grilletti adattivi e il feedback aptico dei nuovi controller PS5 hanno permesso di dare vita a un capolavoro.

Ghost-of-Tsushima-Sony-Tech-princess

Per me, che sono quasi completamente estranea a questo mondo, è stata una sensazione decisamente coinvolgente. Sentire gli zoccoli del cavallo che entrano nel terreno far tremare il controller con la stessa cadenza, poter sentire la forza di reazione di un attacco nemico, sentire muovere il vento tra le mani, sono state tra le cose più sensazionali. Un lavoro tecnico davvero eccellente, che non mi sarei forse aspettata di vedere. Anche la cura dei dettagli, dei colori, delle luci e delle ombre sono eccezionali. Tutta la sceneggiatura, i paesaggi, l’ambientazione è qualcosa di fantastico. Il piacere, poi, di vederlo in 4K, è da provare. Guardare Ghost of Tsushima Director’s Cut è un piacere per gli occhi.

Ghost of Tsushima Director’s Cut: è un sì?

Per noi Ghost of Tsushima Director’s Cut è assolutamente un sì su tutti i fronti. Consigliamo il titolo anzitutto a neofiti che hanno, ora, occasione di riscoprire una vera chicca nella sua forma migliore. L’acquisto su PlayStation 5 è “quasi” d’obbligo. La storia è intensa, i dialoghi curati, belle le voci e le interpretazioni. Ottima la scenografica che ci riporta proprio nel mondo dei Samurai. Gli aggiornamenti su Playstation 5 sono incredibili e meritano di essere vissuti anche da coloro che lo hanno già giocato. Inoltre, Iki Island, è sicuramente una nuova avventura tutta da provare. Non ve lo fate scappare!

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Giulia Garassino

Ingegnere Aerospaziale da sempre amante di videogiochi e tecnologia. Cresciuta con Crash Bandicoot, Spyro e Metal Slug. Competitiva sugli FPS, non si lascia scappare platform, hack & slash e GDR. Il mio titolo preferito? Nier Automata. Il gioco su cui ho speso più ore? Battlefield, che domande! Eppure, una grandissima fetta del mio cuore è occupata da Fable, amore di vecchia data. Dimenticavo, ho provato così tante tastiere che, ad occhi chiusi, potrei dirvi che switch montano!

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