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Lo smiley non significa più essere felici

L'emoji che sorride non significa più felicità per i membri della Generazione Z

Se anche voi siete convinti che lo smiley sia l’emoji che più di ogni altra esprima la sensazione di felicità, lasciateci dire che vi state sbagliando di grosso. Anche se ritrae una faccia che sorride, sì. Vi consigliamo di fare quindi molta attenzione quando utilizzate la faccina nei vostri messaggi di WhatsApp, soprattutto se li indirizzate ad un destinatario che ha meno di 20 anni. I membri della Generazione Z, infatti, percepiscono lo smiley in un modo del tutto nuovo, identificandolo come una forma di aggressione passiva. Uno sberleffo, ma con il sorriso. In sostanza, quanto di peggio ci si possa aspettare da un’emoji.

Smiley: il significato cambia per la Generazione Z

A sollevare la questione del nuovo significato dello smiley è stato il Wall Street Journal, che per primo ha riferito che “per molti adolescenti e ventenni, una faccina sorridente che compare in un testo o in un’e-mail è vista come paternalistica o passivo-aggressiva“. Un significato del tutto diverso da quello che invece gli viene dato dagli utenti dai 30 anni in sù, secondo cui una faccina che ride non può che rappresentare altro che felicità. Eppure, nonostante la convinzione generale sia questa, la Generazione Z ha tutta un’altra definizione dell’emoji che sorride. “Il sorriso? Certo, io lo uso per sottolineare quando sto sfottendo qualcuno“, così ha riferito uno dei giovanissimi intervistati da Il Corriere della Sera.

Ma certo, la faccia che ride è sarcastica, mica la metti perché sei felice davvero“. Qualcun altro, invece, ci riporta alla cruda realtà così. A questo punto, allora, viene da chiedersi: qual è l’emoji che esprime felicità? Preparatevi alla risposta, perchè potrebbe essere molto diversa da quella che vi aspettate. “L’emoji del teschio e delle ossa incrociate. Significa: ‘Sono morto’ o, in termini boomer: È così divertente‘”. Così riferisce il The Guardian, l’ennesimo quotidiano che si è avventurato nel significato dello smiley secondo la Gen Z. E anzi, il giornale inglese definisce la tradizionale faccina gialla un “simbolo del consumismo sfrenato“.

L’emoji sorridente “è stato inventata nel 1963 come un modo economico per migliorare il morale dei lavoratori della State Mutual Life Assurance Company, quindi concessa in licenza a una società che, entro il 2017, guadagnava 300 milioni di sterline all’anno“. Una storia disgustosa, che non può certo rappresentare un concetto di felicità. Ma solo se avete meno di 20 anni. E non avete la minima idea di cosa sia accaduto davvero nel lontano 1963.

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