Nel 2007, il co-fondatore di Apple Steve Jobs ha dato il via a una rivoluzione nel settore dei computer portatili quando ha annunciato un singolo dispositivo che avrebbe combinato un iPod con controlli touch, un telefono cellulare e la connessione alla rete Internet. Tuttavia, quasi un decennio prima che Jobs prendesse d’assalto il mondo della tecnologia, una società di nome InfoGear creò un telefono, chiamato a sua volta iPhone, in grado di aiutare gli utenti a navigare nella posta elettronica e a connettersi all’ora versione primitiva di Internet.
L’iPhone InfoGear del 1998
L’iPhone dimenticato di InfoGear è nato in un laboratorio della National Semiconductor come progetto di skunkworks, o almeno questo è quanto emerso dal podcast di Brian McCullough sulla Internet History. La società aveva concesso fondi agli ingegneri Chaim Bendelac, Reuven Marko e Yuval Shahar per lavorare al prototipo di un prodotto che potesse funzionare sia come telefono che come dispositivo di navigazione in Internet.
Il loro primo prototipo utilizzava un processore a 8 bit simile a quelli che si trovano nei fax e lo combinava con uno schermo per offrire un’esperienza di navigazione web piuttosto arcaica. Il progetto, chiamato Project Mercury, ha presto attirato l’attenzione di un venture capitalist, Robert Ackerman, che in seguito ha spiegato di essersi subito reso conto di avere di fronte un dispositivo del futuro.
Sbalordito da questo progetto, Ackerman in seguito dovette convincere Gilbert Amelio, all’epoca presidente della National Semiconductor, a sostituire i tre ingegneri e a vendere il progetto Mercury. Questo gruppo in seguito formò la società autonoma InfoGear Technology Corporation.
Project Mercury ha acquisito il nome iPhone nei suoi primi giorni di sviluppo; un nominativo basato sulla moda dei nomi techno della prima ora, usato semplicemente per sottolineare la natura ibrida del dispositivo, che si basava sull’idea di poter accedere alla rete. L’iPhone InfoGear è stato progettato per fare tre cose: telefonare, visualizzare e rispondere alle e-mail e navigare sul Web in modo semplice.
Il dispositivo uscì nel ’98 e il suo iniziale successo convinse la compagnia a svilupparne una versione migliore, che però fu un parziale fallimento, cosa che ne segnò inevitabilmente il destino.
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