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Sony 14mm f/1.8 GM: la recensione del grandangolare ultra compatto

Il nuovo obiettivo della linea G Master di Sony è il grandangolo fisso più estremo in gamma

Le ottiche grandangolari, soprattutto quelle molto spinte e luminose, sono quasi sempre caratterizzate da peso e dimensioni importanti. Ma non è il caso del nuovo Sony 14mm f/1.8 G-Master che invece è tutto il contrario, andando quindi in una direzione opposta a quanto già troviamo sul mercato. Al momento dell’annuncio di questo nuovo obiettivo grandangolare in molti si sono subito domandati come questa struttura potesse riuscire a garantire la qualità tipica di un GM. È quindi arrivato il momento di vedere come si comporta sul campo in questa recensione il Sony 14mm f/1.8 GM.  

Design e caratteristiche tecniche 

Sony in questo periodo ha presentato molti nuovi obiettivi, ma quello che ha sorpreso molto è proprio questo 14mm f/1.8 GM. In un anno segnato pesantemente dalla crisi pandemica Sony non è di certo stata con le mani in mano. L’obiettivo che vi presentiamo in questa recensione è addirittura il sesto annunciato dall’inizio del 2021.  

Il nuovo 14mm si presenta in un corpo lungo poco meno di 10cm e sfiora i 500g di peso. Nonostante queste specifiche è anche molto luminoso, potendo contare su un’apertura massima f/1.8, e al suo interno conta 14 elementi divisi in 11 gruppi. Se prediamo come termine di paragone il Sigma 14mm f/1.8 DG HSM ritroviamo più o meno la stessa struttura interna, ma il corpo è più lungo di circa 2,5cm e soprattutto il peso è di ben 1120g. Parliamo di più del doppio rispetto al nuovo grandangolare Sony GM.  

sony 14mm f/1.8 gm

Sicuramente le differenze possono essere date dalla costruzione esclusiva per il tiraggio per le mirrorless di Sony, mentre Sigma dal canto suo per ottimizzare i costi deve pensare ad una struttura ottica compatibile anche con altri formati. Sigma, come tutti gli altri produttori terzi, in sostanza aggiungono una prolunga sull’innesto di un’ottica nata con uno schema per le reflex.   

14mm GM
Sulla sinistra troviamo il selettore AF/MF, pulsante personalizzabile (di default blocco AF)

Entrando più nel dettaglio, il design ottico di Sony 14mm f/1.8 GM include due elementi XA (extreme aspherical), un’altra lente asferica e tre elementi a bassissima dispersione.  

Nel piccolo corpo di quest’ottica grandangolare targata Sony GM, ci sono poi due motori lineari flottanti per la messa a fuoco, che è interna per non incidere sulle dimensioni del barilotto. A proposito di messa a fuoco la distanza minima è di 25cm, il che permette di avvicinarsi molto ai soggetti e sfruttare la ridotta profondità di campo per fotografie di grande impatto.  

Sulla destra del nuovo Sony 14mm f/1.8 GM troviamo il selettore per abilitare il click dei diaframmi.
Come lo zoom 12-24mm f/2.8 GM anche questo 14mm non offre la possibilità di montare i classici filtri a vite, ma accetta i filtri posteriori in gelatina.

Parlando invece di ghiere quella dei diaframmi può essere lasciata libera o scegliere di attivare il click. Nel secondo caso gli scatti sono ben definiti ogni terzo di stop ed è piacevole nell’utilizzo. Fluida, ma non come la ghiera di messa a fuoco, invece se il click è disattivato.  

In generale la costruzione è di buon livello, nonostante sia stata utilizzata un bel po’ plastica. Ma è comunque resistente agli agenti atmosferici proprio come i suoi fratelli della linea G-Master.  

Sony 14mm f/1.8 GM recensione: i risultati sul campo 

Veniamo al dunque e quindi ai risultati ottenuti in questa recensione del Sony 14mm f/1.8 GM. Montato sulla nuova Alpha 1, di cui arriverà prestissimo la recensione completa, ha mostrato il meglio di sé con diaframmi compresi tra f/4 e f/8. Ciò, però, non vuol dire che alle altre aperture non sia valido. Tutt’altro. La prima conclusione che infatti possiamo trarre è che ad ogni diaframma i risultati sono molto validi.  

Sony 14mm GM

In linea generale i risultati sono quasi privi di aberrazioni cromatiche, qualche lievissimo accenno di purple fringing su contorni molto sottili, come quelli dei rami su un cielo molto luminoso. Ma basta il passaggio su Edit, il software proprietario di Sony, per eliminarne ogni traccia dal file RAW.  

Non appiano poi bagliori o riflessi anche scattando in controluce. Il merito va al rivestimento Nano AR II di questo 14mm f/1.8 GM che svolge alla perfezione il suo compito.

Con un grandangolo così spinto bisogna fare attenzione alle distorsioni: scattando in asse le linee sono riprodotte con estrema precisione. Non vi è quindi traccia di linee cadenti. Questo vuol dire che nonostante le dimensioni e il peso ridotti all’osso, quest’ottica incarna in pieno la filosofia G Master. Siamo quindi davanti ad un obiettivo che garantisce qualità, precisione e luminosità. Anche ai bordi del fotogramma.

Dettaglio al centro

Immagine 2 di 8

La nitidezza offerta è elevatissima. Non solo al centro del fotogramma, come testimonia questo crop, ma anche ai bordi.

L’ampia apertura ci consente di sfruttare appieno quest’ottica anche di notte. Per la sua leggerezza diventerà con tutta probabilità un fedele compagno di escursioni per i fotografi paesaggisti amanti degli scenari notturni. Se infatti in situazioni di città bisogna cercare di controllare i bagliori chiudendo il diaframma, in condizioni di buio totale sicuramente si potrebbe sfruttare ancor di più questo 14mm ad ampia apertura.

Un ultimo importante fattore da tenere a mente, soprattutto per i più creativi, è la possibilità di scattare a soli 25cm dal soggetto. Questo ci permette di giocare con la ridotta profondità di campo e i piani sfocati per risultati diversi e caratterizzati da un bokeh molto piacevole.

Sony 14mm f/1.8 GM: conclusioni

Disponibile sul mercato il nuovo 14mm GM si è rivelato una proposta davvero interessante, soprattutto perché uno spazietto per lui nel proprio zaino lo si trova sempre. Non sarà forse perfetto, accusa un po’ di vignettatura, ma in generale rappresenta una sfida vinta per Sony. L’azienda, infatti, è riuscita a realizzare un prodotto con un complesso schema ottico mantenendo il prezzo contenuto. Se vogliamo cercare il pelo nell’uovo c’è infatti forse meno attenzione, rispetto ad altri obiettivi GM, nella scelta dei materiali, ma da qualche parte andava cercato il compromesso.

Per €1600, questo il prezzo di listino, un utente Sony alpha amante della fotografia di architettura e di paesaggio, ma in generale delle ampie vedute, sono certo non si lascerà scappare quest’ottica per ampliare il proprio kit.

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Luca Forti

Fotografo dal 2002 e scrivo di fotografia dal 2004: insomma, amo la fotografia e tutto ciò che le ruota intorno. Da due anni sono stato adottato da Milano e da sempre sono appassionato di tecnologia, di praticamente tutti gli sport, amo viaggiare, mangiare bene e non toglietemi il mio gin tonic!

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