fbpx
NewsSoftwareTech

Disney: come funziona l’intelligenza artificiale che cambia l’età ai suoi attori

Un tool AI che permette di risparmiare ore di post-produzione per film e serie TV

Disney Research Studios ha presentato un nuovo strumento AI che invecchia o svecchia il volto degli attori in maniera autonomatica e precisa: il sistema FRAN (Face Re-Aging Network). Tutto questo grazie a una rete neurale che analizza migliaia di volti di “persone” create artificialmente, per mostrare volti più o meno giovani in tutte le possibili espressioni. Semplificando il lavoro di make-up ed effetti speciali.

Disney, l’AI di FRAN invecchia o svecchia il volto degli attori

Quando l’allora 47enne Marlon Brando dovette interpretare l’aziano capostipite della famiglia Corleone ne Il Padrino, doveva passare ore al trucco e tenere una protesi in bocca per deformarsi le guance. Oggi un attore di meno di cinquant’anni che volesse interpretare quel ruolo non avrebbe bisogno di nient’altro che un’intelligenza artificiale. E uno dei più grandi talenti della storia del cinema, ma questo è un altro discorso.

Disney Reserarch Studios ha presentato un saggio accademico sul sistema AI FRAN, perché le applicazioni di un’intelligenza artificiale che invecchia e svecchia i volti in maniera fedele è interessante in molti ambiti. Ma ha anche realizzato un video di presentazione. Perché, che arrivi dall’abilità di un truccatore o per via dei calcoli di una macchina, invecchiare o svecchiare una persone è soprattutto una delle magie del cinema.

Volti inventati per invecchiare volti veri

Come fanno anche altre reti neurali, FRAN utilizza un database pieno di immagini per capire come potrebbe naturalmente invecchiare o svecchiare un volto. Molti di questi strumenti utilizzano dati di volontari o presi da immagine pubbliche. Ma per evitare problematiche legate alla privacy ed eventuali bias nel dati, il database di immagini contiene coppie di immagine sintetiche generate casualmente in varie età.

Questo aiuta i ricercatori anche perché diventa difficile avere persone che ripropongano la stessa fotografia con la stessa espressione anni dopo, specie mantenendo anche la stessa luce in scena. L’unico modo senza ricorrere alla generazione casuale è di chiedere a volontari di scattare foto nelle stesse pose di vecchi scatti. Un processo non esattamente preciso.

La versione perfezionata di un filtro invecchiante

Utilizzando questo database di immagini, FRAN prende il volto di un vero attore o una vera attrice e valuta quali rughe o dettagli aggiungere o rimuovere, per invecchiare o svecchiare la persona in automatico. In pratica quello che fanno i filtri di invecchiamento su Snapchat, ma su un livello di dettaglio tale da risultare buono per il prossimo film Marvel o Star Wars.

disney aging invecchia ai intelligenza artificiale min
Credit: Disney

Tuttavia, la stessa Disney ammette che ci siano delle limitazioni. Per esempio, non può creare immagini di attori e attrici quando avevano meno di vent’anni, poiché il database non tiene conto dell’evoluzione fisica durante l’adolescenza. Né può mostrare l‘arretrare della linea della fronte o l’insorgere dei capelli grigi, visto che non era previso nel set di dati.

Questo dovrebbe rassicurare i truccatori e gli esperti di effetti speciali che lavorano a Hollywood. Disney non sembra aver sviluppato questo tool per fare a meno di loro, quanto per sveltire il processo lavorativo. Parrucche e trucco serviranno ancora durante le riprese, così come gli esperti di video-editing dovranno ancora mettere mano alle immagini in post-produzione. Ma il lavoro dovrebbe essere più semplice. O almeno, lo speriamo vivamente.

L’AI di Disney che invecchia e svecchia gli attori è perfetto per i franchise

Il risultato sembra in molti casi migliore di quanto visto con Robert Downey Jr in Capitan America, o più recentemente con Luke e Leia nelle serie su Star Wars, almeno dal punto di vista visivo. Anche se resteranno alcuni limiti: se il de-aging di Robert De Niro in The Irish Man (di Netflix) era ben realizzato, impossibile notare come l’attore non si muovesse certo da trentenne.

Disney ha però tutto l’interesse a sviluppare un’AI che invecchia e soprattutto svecchia gli attori. I franchise come l’MCU hanno già sfruttato le versioni giovani di Nick Fury (Samuel L. Jackson), Hank Pym (Michael Douglas), e Ego il Pianeta Vivente (Kurt Russell). Così come Leia (Carrie Fisher) e Wilhuff Tarkin (Peter Cushing) sono apparsi in film non solo svecchiati, ma letteralmente riportati in vita dagli effetti speciali.

Con sempre più universi cinematografici da gestire, Disney potrebbe ridurre drasticamente il costo della post-produzione di molte sue opere puntando sull’intelligenza artificiale. Anche se non sempre i fan sono entusiasti del risultato di questi processi. Per quanto la tecnologia avanzi, il cuore dei film resta sempre una bella storia ben raccontata: se facciamo il tifo per i personaggi in scena, anche lo svecchiamento dell’AI ci sembrerà più realistico.

Offerta
Etica delle macchine. Dilemmi morali per robotica e...
  • Editore: Carocci
  • Autore: Guglielmo Tamburrini
  • Collana: Quality paperbacks

Da non perdere questa settimana su Techprincess

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button