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Il cloud cresce in Italia, vale 3,84 miliardi di euro

L'Osservatorio del Politecnico di Milano mettono in chiaro la crescita per le aziende

Il mercato italiano del cloud continua a crescere in Italia a ritmi sostenuti: rispetto all’anno scorso arriva al +16% con ben 3,84 miliardi di euro di spesa per le imprese nel nostro Paese. Un’adozione dovuta soprattutto alla spinta delle grandi aziende, che nel 44% dei casi hanno abbandonato le soluzioni on-premise per passare al cloud pubblico e privato. Il sorpasso del cloud sul datacenter classico è prossimo.

Il cloud in Italia continua a crescere

Il passaggio al digitale non è semplice. C’è ancora un’impresa su tre (34%) che, pur essendo passata al cloud, ammette di non aver ancora fatto il salto di qualità facendo formazione con i dipendenti. Ma il passaggio fotografato dall’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano sembra chiaro.

Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation, spiega: “A seguito del deciso cambio di passo avvenuto nel corso del 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, le prime stime per quest’anno confermano un ulteriore consolidamento, con tassi di crescita assimilabili a quelli pre-pandemici. Oggi le imprese e le pubbliche amministrazioni stanno affrontando la vera sfida: strutturare una strategia di lungo periodo che ponga il cloud al centro della digitalizzazione“.

Passare dall’emergenza al consolidamento non sarà semplice. Ma le aziende stanno imparando a spendere e spendere bene nel mondo cloud. I dati infatti mostrano “un incremento degli investimenti legati ai progetti strategici, all’interconnessione delle applicazioni, ormai distribuite in diversi ambienti computazionali, e all’innovazione funzionale e architetturale”.

Il cloud ibrido o pubblico, che si basa quindi su servizi di provider esterni, resta anche la componente del mercato. Infatti vale 2,39 miliardi di euro (+19%). Ma anche soluzione private e costruite su misura trovano sempre più spazio. E presto le proiezioni dicono che il cloud sarà fondamentale per la maggior parte delle aziende. Ma al tempo stesso, servirebbero investimenti maggiori nella formazione dei dipendenti, per mantenere al sicuro le risorse aziendali anche sul cloud.

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Source
Ansa

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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