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L’ecosistema Samsung: la tecnologia lavora in gruppo

Abbiamo analizzato per voi il modo in cui cooperano i dispositivi Galaxy della nota azienda coreana

L‘ecosistema Samsung ha ormai preso definitivamente forma: smartphone, elettrodomestici, accessori, sistemi di pagamento e assistenti vocali sono ormai completamente integrati tra loro, dandovi la possibilità di affidarvi completamente all’azienda coreana.

Ma com’è questo ecosistema? Funziona davvero bene? Per scoprirlo abbiamo deciso di tuffarci nel mondo di Samsung.

LEGGI ANCHE:[ Samsung Galaxy S10 5G recensione: cosa offre di più?/box]

La superinterconnessione

Dall’introduzione degli smartphone nelle nostre vite sono passati pochissimi anni, forse un decennio. Nonostante ciò lo sviluppo è stato costante e incontrollato, portando questi semplici dispositivi a diventare centri di controllo del nostro mondo,sia fisico che virtuale. Poniamo in loro una tale fiducia da confidargli i nostri segreti più intimi e i nostri dati più sensibili senza essere minimamente preoccupati della nostra privacy. Dal PIN all’autentificazione biometrica, gli smartphone sono diventati delle vere e proprie cassaforti, quasi inviolabili. Sono progrediti in modo così dinamico che il loro nome, smartphone, è diventato a sua volta riduttivo.

Questo sviluppo, inoltre, ha portato anche ad approfondire un altro aspetto della tecnologia mobile: la sua inter-connessione. Non ci accontentiamo più di avere un display ultra risoluto dalla massima riproduzione cromatica o una fotocamera dalle prestazioni incredibili: le esigenze di noi consumatori sono cambiate, così come cambia la tecnologia.
Grazie a questo sviluppo del “tech”, sono entrati altri dispositivi a far parte delle nostre vite: smartwatch, smartband, tablet, pc e altre diavolerie elettroniche. Anche loro però, sono state ampliamente influenzate dal fenomeno di crescita degli smartphone. Ad oggi, molti dispositivi non solo sono riusciti a diventare perfette macchine elettroniche, ma sono capaci di interconnettersi con i loro simili per costruire un mondo virtuale con cui cullare il consumatore.

L’idea di Apple nel 2011

Questa capacità di interconnettersi, definita in gergo ecosistema, dà la possibilità ai nostri smartphone di parlare con il tablet, pc o smartwatch. Apple, nel lontano 2011 introdusse nel suo portfolio iCloud: un sistema di archiviazione cloud capace di connettere iPhone e iPad. L’idea era incredibile: scattare una foto dal vostro amatissimo iPhone 4 e trovarla già nel Mac senza l’ausilio di cavetti o altri magheggi. Nel corso degli anni, la società di Cupertino è diventate la regina degli ecosistemi, costruendo attorno al suo OS un mondo quasi perfetto capace di mettere in relazione tutti i dispositivi dell’azienda. Purtroppo, Android è rimasto un po’ indietro su questo fronte, complice anche la sempre importante frammentazione.

Naturalmente non tutti i device Android sono stati esclusi dall’universo degli ecosistemi. C’è chi infatti è riuscito a personalizzare il device per poi interconnetterlo con tutti gli altri dispositivi. Proprio come ha fatto Samsung.

Il nostro esperimento quindi parte da qui, dalla curiosità di scoprire quanto in là si è spinta la società asiatica e dal mio amore per un Samsung Galaxy S9 Plus e un Galaxy Watch Active. Due device a cui in poche settimane si sono uniti anche un Galaxy Tab S5e con la sua Book Cover Keyboard, una Gear 360 e le Galaxy Buds. Ecco il nostro gruppo al completo, adesso analizziamo la loro capacità di lavorare insieme.

Ecosistema Samsung: lo smartphone come centro di controllo

Come è lecito pensare, lo smartphone ha svolto il ruolo di protagonista nella nostra prova. Tutti i dispositivi provati sono stati maggiormente gestiti da S9 Plus. Sia il Watch Active che la Gear 360 hanno trovato nello smartphone il loro “boss“.

Grazie alla sua estrema portabilità e funzionalità, Samsung Galaxy S9 Plus ha gestito alla perfezione i dispositivi, mantenendo costante la connessione.

Diverse tipologie di interconnessione

Per quanto rigaurda le Buds e il Galaxy Tab S5e dobbiamo fare una piccola distinzione: Il Tab è da definire come dispositivo autonomo, indipendente dallo smartphone, mentre le Buds sono un prodotto che necessita di una costate connessione per funzionare, ma non necessariamente con uno smartphone. Nonostante ciò, anche il Galaxy Tab ha delle funzionalità che gli permettono di interfacciarsi al nostro ecosistema, ma a questo penseremo dopo.

Andando con ordine, il dispositivo che abbiamo trovato più completo e in perfetta simbiosi con S9 è stato il nostro amato Watch Active.

Il prolungamento del vostro smartphone

Nato per interfacciarsi maggiormente con i dispositivi della casa coreana, lo smartwatch è un perfetto prolungamento del nostro dispositivo mobile. Gear Active può raccogliere molti dati riguardanti la nostra salute e controllare e gestire le notifiche. Tutto questo senza prendere in mano S9. Ogni azione gestita dallo smartwatch passa senza farsi notare dallo smartphone.

Un piccolo esempio riguarda l’applicazione “Registratore Vocale” su Active: quando registrerete un file audio dal vostro orologio, il file sarà istantaneamente scaricato nel vostro smartphone. Questo perfetto dualismo lo possiamo rintracciare anche per le notifiche e le chiamate gestite magistralmente. Per sapere altro su Galaxy Watch vi invitiamo a leggere la nostra recensione.

Se Galaxy Watch Active rappresenta un prolungamento dello smartphone, ho trovato nelle Galaxy Buds un altro grado di interconnessione. La magia delle Buds accade nel momento del pairing: all’apertura del case, apparirà un comodo e simpatico pop up nel vostro smartphone per poter connettere gli auricolari. Una volta connessi con il vostro Galaxy, potrete usarle anche sul Gear Active senza bisogno di altri procedimenti particolari. Basterà aprire il case vicino all’orologio.

Le Buds si connettono in maniera istantanea con ogni dispositivo della serie Galaxy in modo semplice e intuitivo. Queste cuffie wireless presentano delle particolari funzioni gestibili dall’applicazione Gear di Samsung. Applicazione che gestisce in maniera simultanea sia Watch Active che Buds. Inoltre la troverete già preinstallata e configurata con i corretti dispositivi anche nel vostro Tab.

Per chi vuole un piccolo ecosistema, semplice ma estremamente funzionale, mi sento di limitarmi a consigliare la triade analizzata in precedenza. Le Galaxy Buds e il Gear Active offrono un’esperienza dinamica e fluida, senza problemi o intoppi. Un ecosistema base ma con tutte le funzioni del caso. Per chi ha voglia di provare ancora più a fondo l’esperienza di un ecosistema completo, consiglio di continuare a leggere la prossima parte.

Ecosistema Samsung: oltre la produttività

Se quello che abbiamo analizzato in precedenza riguarda maggiormente il “prolungamento” dello smartwatch, gli altri dispositivi rendono l’ecosistema Samsung ancora più unico e funzionale.

Partiamo con la Gear 360, la videocamera a 360 gradi di Samsung. Anche lei è gestibile tramite applicazione Gear con tutti i dispositivi della serie Galaxy, inoltre può essere anche controllata dal Watch. Appena scattiamo una foto con la Gear 360, i file saranno scaricati e condivisi con tutti i dispositivi Galaxy collegati all’account. Inoltre, se attivate il Samsung Account, anche il vostro Tab riceverà le foto direttamente nella galleria.

Un’altra piccola chicca riguarda la possibilità di godere delle foto di Gear 360 dal comodo visore VR di Samsung. Ideale per chi vuole immergersi nei propri scatti.

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Con Samsung Tab S5e la produttività si spinge al massimo. Sto provando da un po’ di mesi il medio di gamma della serie Tab di Samsung. Ho trovato nel dispositivo un compagno talmente ideale per lo studio che ho deciso di affiancarlo alla sua BookCover Keyboard per poter scrivere in modo più semplice e naturale. La magia di Tab S5e sta nella possibilità di connettersi allo smartphone via WI-FI e di poter gestire a sua volta chiamate e messaggi. Quando attivate l’opzione “Messaggi e chiamate in continuità” dal vostro smartphone Galaxy, vi apparirà un pop up sul vostro Tab per poter gestire tutte le impostazioni del caso. La funzione è incredibile: nel momento in cui il vostro smartphone squillerà, pochissimi secondi dopo anche il vostro Tab farà sentire la sua voce. Basterà accettare la chiamata e il vostro tablet si trasformerà in un telefono.

Come detto in precedenza, anche il Tab si connette autameticamente con Gear 360 e il Gear Watch Active senza bisogno di passaggi macchinosi.

I vantaggi di avere dispositivi Samsung

Oltre agli esempi di interconnettività che abbiamo analizzato prima, Samsung dispone anche di un suo Account che rende la vita dei possessori di dispositivi galaxy ancora più serena. Ecco elencati tutti i servizi Samsung che sono compatibili e dinamici con il vostro ecosistema made by Samsung.

1-Samsung Health è una delle applicazioni migliori targate Samsung. Perfettamente connessa con il vostro smartwatch, è un aggregatore perfetto dei vostri dati. Perfettamente compatibile con gli smartphone e rintracciabile anche dal Tab. È il compagno più piacevole per il vostro Watch Active. Inoltre, dato che è connesso al vostro Account Samsung, tutti i vostri dati sono salvati nel cloud e raggiungibili in ogni occasione.

2- Internet Samsung è un’applicazione di Samsung per la navigazione su internet. La sua peculiarità è di essere sempre aggiornata tra tutti i suoi dispositivi. Se effettuerete una ricerca dal vostro Tab, in pochi secondi sarà disponibile anche sul vostro smartphone. Inoltre, se scaricherete l’estensione per Chrome, sarà disponibile anche per il vostro PC.

3-Samsung Notes è perfetta per pendere note tra i vari dispositivi. Si connette al vostro account Samsung e permette di rendere sempre disponibili le vostre note da qualsiasi dispositivo.

4-Samsung Pass, invece, è un compagno perfetto per chi ha tante password. Grazie all’autenticazione biometrica, permette di tenere al sicuro tutte le credenziali di accesso sotto lo stantard di sicurezza Samsung Knox. Inoltre, all’inserimento di una password ti basterà scansionare le tue iridi per scrivere la password.

Insieme alle applicazioni sopraelencate, Samsung ha reso disponibili altri servizi (tra cui ricordiamo DeX, Smart Switch e Galaxy Themes), tutti perfettamente cooperativi tra loro. Nonostante nell’uso quotidiano non ci accorgiamo del grande lavoro in background, i servizi Samsung sono sempre fluidi e funzionali.

Le nostre conclusioni sull’ecosistema di Samsung

Dopo aver brevemente identificato le funzioni e i servizi che Samsung rende disponibile con il suo ecosistema, vogliamo anche spiegarvi perchè, a nostro parere, risulta la migliore soluzione in ambito Android.
Abbiamo trovato molto semplice e comoda la configurazione iniziale dei dispositivi. Diversamente da quanto accade con i dispositivi delle aziende rivali, il pairing si effettua attraverso un semplice pop-up che appare immediatamente all’accensione del nuovo dispositivo. Questo vale sia per la Galaxy Buds che per il Watch Active. Inoltre ho trovato estremamente funzionale la configurazione tra Buds e Watch che avviene in automatico una volta collegate le cuffie allo smartphone. Ancora più lodevole è il comportamento che ha l’ecosistema di Samsung nei confronti delle chiamate e dei messaggi. Come detto in precedenza, la loro gestione è eccellente: le chiamate e gli sms possono essere ricevuti dalle Galaxy Buds tramite avvisi vocali, sul vostro Watch Active e anche sul vostro Tab. Inoltre è anche possibile rispondere in maniera “wireless” dal vostro tablet grazie a una semplice connessione WI-FI.
Confrontando questo moto armonioso dei dispositivi della nota azienda sud coreana con le altre soluzioni offerte dalla concorrenza, il suo ecosistema risulta quello più inuitivo, efficace e funzionale. Inoltre, grazie al Samsung Account, la gestione di tutte le applicazioni e i servizi è ancora più semplice. Scordatevi i noiosi backup delle vostre note o delle vostre foto, l’Account Samsung pensa a tutto trasferendo i vostri dati sul cloud e, di conseguenza, sugli altri dispositivi dell’azienda.

Insomma, se cercate un’ottima alternativa all’ecosistema Apple, quello di Samsung potrebbe davvero fare al caso vostro.

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Michele Caliani

Innamorato del mondo e affascinato dalle cose impossibili. Convivo con il mio smartphone e la rete. Nella mia vita suono il pianoforte e nel tempo libero grattugio il violoncello.

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