Starbucks ha annunciato di aver sospeso tutte le attività commerciali in Russia. Dopo 15 anni di attività, la società abbandona ufficialmente il paese e segue i passi di aziende come McDonalds, la quale ha annunciato la scorsa settimana che avrebbe iniziato a rimuovere il suo marchio dal paese. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Starbucks abbandona la Russia
Starbucks ha recentemente annunciato di voler abbandonare il mercato russo e la conseguente chiusura delle 130 sedi presenti nel paese. Kevin Johnson, l’amministratore delegato, ha dichiarato:
Condanniamo gli attacchi ingiustificati, ingiusti e terribili della Russia contro l’Ucraina e il nostro cuore va a tutte le persone colpite. L’invasione e l’impatto umanitario di questa guerra sono devastanti e creano un effetto a catena che si fa sentire in tutto il mondo.
Questa notizia arriva dopo che Starbucks ha condannato gli attacchi all’Ucraina da parte della Russia a marzo e ha dichiarato che avrebbe donato tutte le royalties ricevute dalle sue operazioni commerciali in Russia agli sforzi umanitari per l’Ucraina.
La Starbucks Foundation ha inoltre donato 500.000 dollari alla Croce Rossa e alla World Central Kitchen per gli sforzi umanitari in Ucraina. In una dichiarazione rilasciata il 4 marzo, Starbucks ha inoltre affermato che avrebbe continuato a sostenere le persone bisognose di aiuto attraverso contributi finanziari e servizi nella regione EMEA.
Quattro giorni dopo, l’8 marzo, Starbucks ha concordato con i suoi partner di licenza di sospendere tutte le attività dei suoi negozi e di sostenere i lavoratori che avrebbero perso il loro posto di lavoro con questa pausa. Starbucks continuerà a sostenere i quasi 2.000 lavoratori o “partner del grembiule verde” che si trovano attualmente in Russia pagandoli per sei mesi. Infine l’azienda ha dichiarato che aiuterà questi lavoratori a trovare nuove opportunità di lavoro al di fuori di Starbucks.