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Gli Stati Uniti vogliono bandire TikTok? Ancora?

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TikTok “non è solo un’altra app video. Quello è il costume da pecora”, sotto cui il commissario FCC Brendan Carr pensa si nasconda un lupo, che porta i dati americani a Pechino. Il dirigente dell’organismo americano che controlla le comunicazioni a livello federale chiede a Google e Apple di rimuovere l’app dagli store. È possibile che gli Stati Uniti vogliano bandire TikTok, di nuovo?

Gli Stati Uniti vogliono bandire TikTok?

La Federal Communication Commision (FCC) è la commissione americana, fondata da Roosevelt, che monitora le trasmissioni radio, televisiva, i giornali. E più di recente anche i social. Uno dei suoi commissari, il Repubblicano Brendan Carr, ha inviato una lettera a Google e Apple. Nella quale chiede di bandire TikTok dal suolo americano.

In un tweet in cui pubblica una copia della lettera inviata ai due giganti della Silicon Valley, Carr accusa TikTok di portare i dati degli utenti americani a Pechino. Il riferimento è a un recente report di BuzzFeed News, che esamina l’audio di 80 riunioni interne di TikTok, recentemente trapelato online. BuzzeFeed riporta che gli impiegati cinesi di ByteDance, che ha sede in Cina, hanno più volte avuto accesso ai dati raccolti negli Stati Uniti.

Secondo il rapporto, uno dei membri della divisione Fiducia e Sicurezza di TikTok avrebbe riferito nel settembre 2021 che tutto viene visto in Cina”. E un direttore di quel dipartimento in un altro incontro ha fatto riferimento a un “Master Admin che avrebbe “accesso a tutto”.

La ‘sovranità’ del dato e i dubbi della FCC

Poche ore prima dell’uscita del rapporto di BuzzFeed News. TikTok aveva annunciato che avrebbe migrato il 100% del proprio traffico dati verso un’infrastruttura Oracle Cloud negli Stati Uniti. Qualcosa che arriva anche sulla spinta di diverse autorità federali (fra cui la FCC) che avrebbero espresso perplessità su come TikTok gestisce i dati.

Ma sembra che Carr sia più preoccupato rispetto ai propri colleghi, essendo l’unico firmatario della lettera. Nella quale parla di “prove preoccupanti riguardo le pratiche sui dati di TikTok“. Fra queste, cita il fatto che sembrerebbe che l’app possa aggirare le misure di privacy di Android e iOS, come riportato in due studi usciti lo scorso febbraio. Il commissario inoltre ha sottolineato come già nel 2021 TikTok pagò 92 milioni di dollari per chiudere fuori dal tribunale delle accuse di raccolta dati impropria.

Gli Stati Uniti possono davvero bandire TikTok?

Nella sua lettera, Carr dà tempo ad Apple e Google fino all’8 luglio per rimuovere TikTok dagli store, oppure per spiegare perché non intendono farlo. Ma il fatto che abbia firmato la lettera da solo, fa pensare che il resto della FCC non sia d’accordo con questo corso delle azioni. Al momento risulta difficile valutare la legalità di questa lettera.

Nell’attesa di maggior chiarezza da parte della FCC e delle due aziende americane, si risollevano gli spettri di un possibile ban a TikTok. Qualcosa che la scorsa amministrazione Repubblicana aveva perseguito per diversi mesi, pur senza arrivare a farlo.

La questione privacy resta al centro del dialogo tecnologico, ma interventi tanto drastici difficilmente potranno avere effetti immediati. Al momento quindi non sembra probabile che gli Stati Uniti possano davvero bandire TikTok. C’è però il rischio che si apra un nuovo caso “ban di TikTok”, con conseguenze imprevedibili. Vi terremo aggiornati.

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