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Le Undici canzoni più belle di Stranger Things

Mancano poche ore ormai. Tra poco uscirà l’attesissima quarta stagione di Stranger Things, una serie popolarissima anche per la sua immersione totale nella cultura pop degli anni ’80, tra canzoni, riferimenti visivi e cinema. La serie è infatti costellata di brani che hanno segnato quella decade incredibile del mondo della musica. Basti pensare che in soli 10 anni è esplosa la disco music, il Pop ha incoronato un Re e una Regina, quella che inizialmente era una scena punk nichilista ha lasciato spazio alle riflessioni politiche prima, e al più cupo post-punk dopo, e poi la new wave britannica. Non stupisce quindi che tra gli oggetti più iconici di quegli anni ci sia proprio l’immancabile walkman. Del resto, come cantavano gli Afterhours, non si esce vivi dagli anni ‘80.

In questo articolo abbiamo voluto raccogliere alcune di quelle che, per noi, sono le più belle e iconiche canzoni disseminate nelle varie stagioni di Stranger Things, tra brani iconici e piccole gemme nascoste. Ma bando alle ciance: avventuriamoci nel Sottosopra musicale di Hawkins!

Stranger Things: le canzoni più belle della serie

Sappiamo che questa sarà nella lista, quindi tanto vale metterla per prima. Dustin e Suzie rinnovano i loro giovani sentimenti cantando una canzone eterna, infinita, come tutte le storie d’amore dovrebbero essere. Un momento iconico della saga, a suo modo commovente, a suo modo esilarante. Vale poi la pena sottolineare che la canzone originale, composta per l’omonimo film La storia infinita, è stata cantata dal britannico Limahl, ma scritta e composta da Klaus Doldinger e nientepocodimenochè Mr. Giorgio Moroder.

Restiamo romantici, perchè no? Nelle prime puntate della terza stagione, quando Mike e Undici si baciano, in sottofondo c’è una didascalica ma irresistibile Can’t Fight This Feeling. Canzone cantata a squarciagola dallo stesso Mike un attimo prima del tenero bacio. I nostri protagonisti, nel corso dell’intera serie, ne vedono di ogni tipo: combattono mostri, creature dal Sottosopra e persino le forze armate sovietiche. Ma i sentimenti no, quelli non si combattono. Lacrimuccia.

Ancora Stagione 3, e ancora una canzone incredibilmente avvolta nelle sonorità post-punk degli anni ’80. Per chi non conoscesse i Gentleman Afterdark, questo è il momento giusto per rimediare. Open the door è perfettamente coerente con la narrazione tetra ma sorridente di Stranger Things. La disperazione più forte se cantata con allegria.

Quale miglior banda come simbolo degli anni ’80 se non i Devo? La canzone appare nella premiere della seconda stagione, stabilendo subito il contesto per chi si fosse dimenticato che, si, siamo negli eighties.

Nella prima stagione vediamo Jonathan Byers che, da buon fratello maggiore, introduce il giovane Will al mondo della musica. In cameretta gli fa ascoltare Should I Stay or Should I Go, tra i brani più popolari dei The Clash. Nelle puntate successive, quando Will sarà intrappolato nel Sottosopra, egli tenterà di comunicare con sua madre (Winona Ryder) attraverso l’elettricità, facendo risuonare il brano da quello stesso stereo. Ironico che il testo reciti “Dovrei restare o andare via? Se resto ci saranno problemi, se me ne vado saranno doppi” proprio mentre sua madre scappa spaventata dalla casa per mettersi in auto.

Il brano è la terza traccia dell’album Combat Rock, uscito nel 1982, che segna un approccio più post-punk e new wave dei Clash, che cominciano ad allontanarsi progressivamente dal punk puro dei primi lavori.

C’è una sola Regina del pop: Madonna, e non poteva certamente mancare lei in questo gigantesco omaggio agli anni ’80 messo in piedi da Stranger Things. In quegli anni, negli USA, i grossi centri commerciali fungevano da punto di ritrovo per gli adolescenti, che inconsapevolmente alimentavano l’enorme macchina capitalistica sulla quale la società americana era fondata. Lo si vede bene nella terza stagione, quando Undici scopre lo shopping, e nel divertirsi a provare vari look, non senza una punta di ironia, dalla produzione hanno inserito Material Girl di Madonna, brano del 1984. Il risultato è irresistibile.

Nello speciale trailer della seconda stagione, quello pubblicato in occasione del Comi-Con 2017, si può udire una versione strangerthingsiana dell’inconfondibile Thriller di Michael Jackson. Del resto se c’è una Regina, c’è anche un Re.

Le canzoni scelte per Stranger Things non sono mai utilizzate in modo banale. Un esempio? Questa scena del secondo episodio della stagione 3, quando la madre di Will si reca a casa del Professor Clark, con in sottofondo la dissacrante My Bologna di Weird Al Yankovic, brano parodia di My Sharona dei The Knack.

Torniamo nella seconda stagione, quando nel secondo episodio ci ritroviamo tra le sognanti note di Girls on Film, brano dei Duran Duran datato 1981.

Questa è una vera perla, sia per la canzone che per il modo in cui è stata inserita nella serie. In questa scena della terza stagione ci ritroviamo in piscina, con in sottofondo il rockabilly degli Stray Cats (Rock this town). Subito dopo entra in scena lui, Billy, il fratellastro un po’ onzo di Max, e subito parte Moving in Stereo dei The Cars, una band storica, che ha ispirato numerosissimi progetti musicali, ma che forse in Italia non ha mai goduto del successo che meritava.

Il cambio di mood è istantaneo, e l’effetto è un misto tra comico e ipnotico. In realtà l’intera scena è un omaggio al film Fuori di Testa, dove la stessa canzone è utilizzata in un contesto pressochè identico. Vi lasciamo i due video per un confronto.

Tra i brani remixati con maggior successo troviamo anche questo grande classico dei The Who, qui in versione Sottosopra direttamente dalla terza stagione.

Queste erano per noi le nostre undici (anzi Undici) canzoni più belle delle tre stagioni di Stranger Things. C’è però da dire che l’intero franchise ha visto la presenza di brani e artisti incredibili, che sarebbe impossibile citare tutti. Vale però la pena di fare qualche nome: The Go-go’s, Jim Croce, Patsy Cline, Corey Hart, Life by Night, Smart Remarks, Peter Gabriel, Cindy Lauper, The Police, Psychedelic Furs, TOTO, Joy Division, New Order, Echo & The Bunnyman, The Bangles e tanti tanti altri.

Siamo poi sicuri che questa nuova stagione nel sottosopra ci porterà tonnellate di buona musica da (ri)ascoltare, direttamente dai magnifici anni ottanta.

Stranger Things: Soundtrack From The Net
  • Stranger Things Season 3 Soundtrack
  • The WhoBaba O'Riley (ConfidentialMX Remix)
  • Howard JonesThings Can Only Get Better

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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