Qualche giorno fa la notizia dello stupro di una donna avvenuto all’alba in pieno centro storico ha scosso la città di Piacenza. La notizia ha avuto un’enorme risonanza sui social media dopo che Giorgia Meloni ha condiviso sui suoi account un video che riprendeva l’abuso. Un’azione che, come potete immaginare, ha messo in allerta Twitter, Facebook ed Instagram, che hanno immediatamente eliminato le immagini dello strupro di Piacenza, poichè non conformi alle policy delle piattaforme.
Stupro di Piacenza: i social rimuovono il video condiviso da Giorgia Meloni
“Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorni a Piacenza da un richiedente asilo“. Queste le parole che accompagnavano il video dello strupro di Piacenza condiviso da Giorgio Meloni su Twitter. Un filmato che, a quanto pare, è stato girato dal testimone che ha contattato le forze dell’ordine e permesso l’arresto dell’uomo. La qualità del video, come potete vedere, non è delle migliori, considerando che il testimone lo ha girato dalla finestra di casa come eventuale prova da consegnare alla Polizia. Senza alcun motivo chiaro, il contenuto è stato prima pubblicato – e poi rimosso – da Il Messaggero. E poi condiviso da Giorgia Meloni su Twitter, Facebook ed Instagram.
Nel giro di poche ore, il video è finito nel mirino dei team di moderazione delle piattaforme. Probabilmente, gli utenti hanno ritenuto il contenuto non adatto ai social e hanno attirato l’attenzione dei moderatori attraverso segnalazioni ripetute. Oppure, semplicemente, è stato il video stesso a far scattare la revisione e la conseguente rimozione del contenuto. Una mossa incredibilmente rapida, in ogni caso. Al momento, infatti, al posto del tweet condiviso da Giorgia Meloni potete trovare l’indicazione “Questo Tweet ha violato le Regole di Twitter“, con un link che rimanda alla policy della piattaforma. Meta, invece, ha spiegato di aver rimosso il video perchè violava le norme relative allo “Sfruttamento sessuale di adulti”. Insomma, le piattaforme si sono fatte sentire ed hanno rimosso il video dello stupro di Piacenza. La questione, in ogni caso, ci lascia con una domanda: il video di una violenza può davvero ritenersi buona informazione?
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