Nei giorni scorsi gli appassionati di nuove tecnologie sono rimasti ammirati dalla presentazione di Sora, l’intelligenza artificiale creata da OpenAI, in grado di produrre clip video di un minuto partendo da un testo.
Nel nostro articolo dedicato alla notizia, vi abbiamo parlato dei video estremamente realistici creati con Sora, nelle figure in primo piano ma anche nei dettagli. Abbiamo indicato il cinema come possibile campo di applicazione di uno strumento così avanzato (e che, a detta della stessa OpenAI, andrà via via affinandosi). E abbiamo fatto nostri i timori che già stanno circolando in Rete: quelli legati al fatto che un’IA generativa di video di quella qualità potrebbe ingarbugliare ulteriormente il problema delle fake news e della disinformazione. Anche se l’azienda di Sam Altman ha già rassicurato in questo senso.
Un’altra notizia circolata nelle scorse ore conferma la necessità di mantenere desta l’attenzione nell’ambito delle possibili bufale diffuse tramite intelligenza artificiale.
Il servizio dell’attentato contro Macron ordito da Zelensky
Ha fatto il giro dei social un video clamoroso. In cui il conduttore di France 24 Julien Fanciulli annuncia una notizia che ha dell’incredibile. In pratica, un attentato contro Emmanuel Macron che Volodymyr Zelensky avrebbe ordito durante la visita del presidente francese a Kiev, allo scopo di far ricadere la colpa su Putin e di “attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sull’Ucraina e consentire un aumento delle forniture di armi al Paese”.
Le prove a sostegno di questo tentativo di attentato? Diverse chat circolate su Telegram, riportate in alcuni screenshot, provenienti da una persona vicina a Valerij Zalužnyj. Ossia l’ex comandante in capo delle Forze armate ucraine, destituito lo scorso 8 febbraio.
L’attentato a Macron ordito da Zelensky non si sarebbe potuto attuare perché l’intelligence francese avrebbe scoperto il piano, e come ovvia conseguenza il presidente Macron ha annullato la sua visita in Ucraina.
Verità e menzogna
Siete ormai allenatissimi alle bufale, cari lettori, e sapete bene come ogni fake news che si rispetti nasca in qualche modo da un grumo di verità.
Effettivamente a inizio febbraio i quotidiani francesi hanno annunciato che la visita in Ucraina di Emmanuel Macron, prevista per il 13 e 14 dello stesso mese, sarebbe stata rimandata per non meglio specificati “problemi di sicurezza”.
Figurarsi se la vaghezza della notizia non sarebbe stata colta al volo dai dispensatori di bufale, che sono stati lesti a confezionarne una a tempo di record. Con il chiaro tentativo di gettare discredito sulla figura di Volodymyr Zelensky, già preso di mira da fake news di ogni tipo dallo scoppio della guerra a oggi. Compreso un video deepfake in cui avrebbe invitato il proprio esercito ad arrendersi a Mosca.
La bufala
Se abbiamo scritto che l’attentato contro Macron ordito da Zelensky ha dell’incredibile, è proprio perché… non ci si può né deve credere, essendo la notizia un’enorme bugia.
Come sempre, facciamo un bel respiro e ragioniamo. È a dir poco eccessiva anche solo l’idea dell’attentato ucraino al presidente di uno dei principali Paesi europei al solo scopo di incolpare la Russia e ottenere più aiuti. E un eventuale piano di quella portata sarebbe stato condotto in modo così scellerato da permettere a un’emittente televisiva di venire in possesso di alcuni documenti segretissimi? E perché solo quell’emittente e non, nel giro di pochi minuti, il resto della stampa mondiale?
Inutile aggiungere che France 24 ha immediatamente smentito la notizia del video, peraltro mai andato in onda. E, soprattutto, creato dall’intelligenza artificiale. Con l’aiuto di un rozzo espediente: il video fake mostra un televisore che dà l’ipotetica notizia. La qualità video è quindi modesta, e impedisce ai fruitori di analizzarne la veridicità.
Intelligenza artificiale e fake news
Certo, la specifica notizia dell’attentato contro Macron organizzato da Zelensky fa acqua da tutte le parti. È inammissibile dal punto di vista narrativo, e grossolana dal versante tecnico.
Ma è comunque un campanello d’allarme: con ogni probabilità, le menzogne passeranno sempre di più attraverso le immagini. E, proprio perché abbiamo scoperto l’eccellente qualità dei video creati con Sora, nel futuro prossimo occorrerà l’impegno di tutti. Dei produttori di software di IA, affinché sia normato in maniera chiara il loro utilizzo. E di noi tutti, che dovremmo essere sempre più abili nel saper distinguere il falso dal vero.
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