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Guida alla costruzione del tuo PC assemblato: I LED RGB per PC

Diamo al nostro PC un tocco di colore!

Rieccoci nuovamente con la guida per costruire il vostro PC assemblato, oggi per parlare di un argomento, irridescente, acobalenoso, discotecante: i LED RGB per PC!

Nel caso ve li foste persi vi lascio qua sotto tutti i precedenti articoli perché, se è vero che gli RGB possono essere anche un’entità a sé stante rispetto al computer, è anche vero che riuscire ad integrarli e quindi sincronizzarli è la figata più grande. Andiamo a vedere come!

I LED RGB per PC: il segno tangibile della potenza del nostro computer?

Il mondo degli appassionati di PC da gaming e videogiocatori si spacca in due fazioni nette e contrapposte. Più agguerriti degli shinobi di Naruto e più insistenti nel convincervi della loro posizione di un Terminator venuto dal futuro, I LED RGB dividono. Molti li trovano superflui, brutti o addirittura “tamarri” (ancora mi chiedo perché), altri invece hanno le camere e tutto il loro hardware, periferiche incluse, tappezzate. Non vi dico nemmeno in quale delle due categorie rientro io. : )

Insomma o li ami o li odi, ma quello che conta è che, anche se ci ho scherzato innumerevoli volte, i LED colorati non aumentano in nessun modo le prestazioni del vostro PC ma hanno solo valore estetico, sembra superfluo dirlo, ma vi assicuro che c’è gente che ancora lo cerca su Google.

@TRSetups – Instagram

Non solo strisce LED, gli RGB stanno dentro e fuori i nostri PC

Come detto una volta, le strisce LED erano appunto solo delle strisce, ma dato che la mia fazione, cioè quella degli amanti dei PC belli colorati, è la più rappresentata, abbiamo oggi un incredibile quantità di hardware da PC e non solo che integra LED RGB, eccone un elenco:

Differenze e tipologie di LED RGB per PC

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione di questo piccolo settore, ovvero l’introduzione degli aRGB (Addressable RGB).
Grazie alla crescente richiesta unitamente all’evoluzione dei controller, e grazie anche all’uniformarsi delle tecnologie, produrre e integrare LED colorati non è diventato solo facile, ma anche utile per aziende che producono l’hardware perchè malchevada le luci possono semplicemente essere spente.

Che differenza c’è però RGB e aRGB?
Anzitutto le tipologie di effetti che potrete ottenere! Nel primo caso abbiamo bulbi di LED consecutivi che prendono tutti lo stesso colore, possono cambiarlo certo, ma tutte le luci presenti sulla striscia, nella ventola o nel case del computer saranno di colore blu… di colere rosso… di colore giallo e via dicendo.
Con gli aRGB invece è possibile avere un colore per ogni bulbo e creare delle onde di colore o scegliere addirittura LED per LED quale colore dello spettro far riprodurre. Inoltre le principali aziende del settore hanno creato il proprio ecosistema di luci e di software per un controllo molto accurato e preciso di ogni periferica dotata di queste luci.

Attenzione però che nonostante la somiglianza le porte sulla scheda madre e i cavi da collegare non sono tutti uguali. Per i normali RGB le porte saranno quelle a 4 pin da 12 volt dove c’è un pin dedicato a ogni colore (R = Red, G = Green, B = Blu, dalla cui combinazione nascono tutti gli altri) più il quarto per l’alimentazione a 12v appunto. 

Quelli aRGB sono distinguibili per avere invece 3 soli pin da 5 volt: uno per l’alimentazione, uno buco per la massa e gli altri due di entrata e uscita dati che gli consentono di passare l’informazione del colore da un capo all’altro della striscia permettendo colori differenti a ogni LED presente.
Fanno però eccezione le strisce LED di NZXT che hanno una configurazione a 5v ma a 4 pin.

Connessioni e funzionamento dei LED RGB.

Come facciamo quindi a sapere quali sono gli RGB giusti per la nostra configurazione e avere la certezza che comunichino correttamente tra di loro?
Il primo step è sempre guardare alla scheda madre, dove sono presenti molto spesso sia attacchi maschio, sia da 12 che da 5 volt.

Spesso poi i case che hanno già integrate ventole o strisce RGB al loro interno, hanno dei controller RGB, ovvero delle “scatolette” che fanno un po come la ciabatta della corrente: permettono il collegamento di ventole, strisce o altro materiale RGB, ed escono con un solo header da collegare alla scheda madre.

Diciamo in generale che le tipologie di cavo che ci possiamo aspettare sono 4:
– prese maschio femmina di strisce LED a 12 o 5v come detto;
– cavi di alimentazione dei controller, solitamente SATA o a 4 pin;
– cavi usb di comunicazione con la motherboard;
– adattatori per collegamento aRGB a cascata a 5 pin.

E se le porte sulla scheda madre non bastassero? In effetti capita spesso.
In questo caso avete due opzioni, o dotarvi di cavi multipli che aumentano il numero di prese (attenzione sempre al voltaggio!), o comprare delle centraline aftermarket che fanno quello descritto poco fa.

Tra le migliori vi segnalo quelle di Cooler Master, compatibili con quasi tutto quello che il mercato propone e l’interessante possibilità di rendere maschio/femmina i cavi con dei pin adattatori.

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Se volete vedere brevemente due semplici video tutorial realizzati proprio da Cooler Master sulla connessione delle centraline trovate qui quello relativo all’ARGB Control Box e al suo fratellino minore Mini Wired ARGB Controller.

Una valida e ben funzionante alternativa arriva proprio da chi fa eccezione: NZXT che con le sue strisce LED, le sue ventole e il suo dissipatore AIO creano un piccolo ecosistema con il loro controller proprietario Hue+.

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Tante periferiche, pochi standard, tanti software.

Questione non da poco è capire come controllare tutto questo popò di luci! Eh già, come fare?
“Ardua la risposta da dare è!” ammetterebbe anche il maestro Yoda.

I software di controllo infatti sono molto utili e danno una serie di funzioni esclusive, eccone alcune:

– Creare onde di colore, arcobaleno o di un pre determinato gruppo di colori che si ripetono;
– Decidere l’ordine con il quale illuminare i componenti;
– Far cambiare colore ai LED a seconda della temperatura interna del PC;
– Sincronizzare le luci con le specifiche app per smartphone e tablet;
– Accendere e spegnere i LED a tempo di musica (e qua lo scouter di Vegeta esploderebbe per il livello di tamarria raggiunto!)

Per mettersi al riparo dallo spettro dell’incompatibilità, spesso soltanto fare un PC che integri tutto l’hardware di una singola marca, può darti la certezza di usare un unico programma che controlli tutte ma proprio tutte le componenti RGB.

La realtà dei fatti è che ogni brand mette a disposizione il proprio software di gestione e solo alcune isolate aziende come GSkill, DeepCool e la già citata Cooler Master, si “lasciano controllare” da applicativi terzi.
Ad ogni modo eccovi i 6 principali software di controllo dei LED RGB per il vostro PC (con link al download se volete provarli) ma ricordatevi: meno marche avete dentro il computer, meno software dovrete aprire per controllarli!

Cito infine Philips Hue e Nanoleaf, ne avevamo già parlato nell’articolo relativo alle periferiche e, anche se non sono strettamente legate al funzionamento del PC, possono costituire un valido eco sistema esterno a completamento della vostra build da gioco!

Anche per questa settimana è tutto, ci vediamo sempre qua sulle pagine di Tech Princess, con nuovi articoli e approfondimenti dal mondo dei PC!

Mata ne!!!

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Davide Coco

Davide Coco AKA Japan Tomato, designer e video maker di giorno, otaku e gamer di notte. Appassionato di tutto ciò che riguarda tecnologia e Giappone, colleziono fumetti, disegno a mano libera e assemblo PC, di quelli belli tamarri RGB ovviamente! Amo condividere con gli altri ciò che so fare, per questo mi trovi sul web… e qui dagli amici di Tech Princess. Mata ne!

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