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Bruce Willis nega di aver venduto i propri diritti d’immagine a una società Deepfake

Bruce Willis ha negato di aver concesso la licenza sull’uso della propria immagine a una società di deepfake. La smentita arriva dopo le notizie di settimana scorsa, quando il giornale britannico Daily Mail aveva riferito che l’attore aveva raggiunto un accordo con Deepcake. Quest’ultima è una società russa specializzata nella virtualizzazione dei volti mediante intelligenza artificiale.

La tecnologia avrebbe permesso a Willis di uscire, almeno virtualmente, dal ritiro annunciato a marzo, quando l’attore ha reso noto che gli era stata diagnosticata l’afasia, annunciando l’addio al cinema dopo 44 anni di carriera.

Bruce Willis: nessun accordo con società deepfake

Dopo il clamore suscitato dalla news di Daily Mail, oggi un portavoce di Bruce Willis ha rilasciato una dichiarazione nella quale si afferma che l’attore “non ha in essere alcuna partnership o accordo con Deepcake”. 

La società russa aveva in realtà collaborato con l’attore lo scorso anno. Nello specifico aveva utilizzato le tecnologie deepfake per creare un “gemello” di Willis per alcuni spot pubblicitari. Deepcake aveva anche caricato sul proprio sito diverse immagini del “finto” Bruce Willis.

Insieme alla smentita dei portavoce della star, anche l’azienda russa ha tenuto a precisare che “Willis ha dato il suo consenso per realizzare un suo avatar digitale, ma non ha ceduto alcun diritto d’immagine per progetti futuri”.

Deepfake e cinema: un rapporto controverso

Il concetto di deepfake nel mondo del cinema è ancora oggetto di molte controversie. La tecnologia sfrutta l’Intelligenza Artificiale (IA) per ricreare immagini realistiche di attori partendo da fotogrammi e scene di altri film. Non solo immagini però, l’IA può essere utilizzata anche per simulare e imitare la voce.

Lo scorso mese James Earl Jones, iconico doppiatore di Darth Vader, ha acconsentito affinché la sua voce venisse utilizzata per i futuri film della saga di Star Wars mediante tecnologia deepfake. Il franchise di Guerre Stellari ha già utilizzato svariate volte l’IA. In particolare il deep fake è stato utilizzato per ricreare le versioni più giovani di Luke Hamill, Carrie Fisher e del compianto Peter Cushing.

Infine, ad agosto, Trey Parker e Matt Stone (creatori di South Park) hanno fatto sapere che utilizzeranno tecnologie deepfake per un film su Donald Trump.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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