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OpenAI: fondo da 1 milione di dollari per finanziare 10 ricerche sull’intelligenza artificiale

Si tratta di dieci sovvenzioni da 100.000 dollari ciascuna

Se dallo scorso novembre, quando è stato lanciato ChatGPT, OpenAI sta facendo parlare di sé, l’azienda capitanata da Sam Altman non è mai stata tanto citata sui media globali come in questi ultimi giorni.

Non tanto, stavolta, per prodezze o censure legate a un nuovo prodotto di intelligenza artificiale generativa messo sul mercato. Quanto, più in generale, per ciò che riguarda il futuro dell’IA stessa.

In un recentissimo articolo vi abbiamo dato conto della dichiarazione, con successiva smentita, del Ceo dell’azienda. Che in un primo momento, timoroso che l’Artificial Intelligence Act (la proposta di legge dell’Unione Europea in materiadi regolamentazione dell’IA) possa essere troppo severa, ha minacciato di far uscire OpenAI dall’Europa. Salvo poi fare dietrofront.

OpenAI Ue 1

OpenAI tra potenzialità e regole

Ma evidentemente i vertici di OpenAI sono sensibili al discorso delle regole. Lo aveva già fatto intendere lo stesso Sam Altman quando, in un’audizione al Senato americano, aveva addirittura dichiarato che per l’intelligenza artificiale servirebbero le stesse cautele adottate per il nucleare.

E, una volta ritrattata l’uscita sull’eventuale addio della sua azienda all’Ue, sempre Altman ha aggiunto che occorre trovare “il giusto equilibrio tra protezione e impatto positivo dell’IA”.

Servono dunque idee che da un lato possano innovare e dall’altra normare l’intelligenza artificiale.

Per questo motivo OpenAI ha pensato a un fondo da 1 milione di dollari per ricerche sull’intelligenza artificiale. Di cosa si tratta?

OpenAI e il fondo da 1 milione di dollari per ricerche sull’IA

L’iniziativa è seducente, ben retribuita e i tempi… sono assai stretti. Andiamo con ordine.

OpenAI ha lanciato un fondo del valore complessivo di 1 milione di dollari, suddiviso in dieci sovvenzioni da 100.000 dollari ciascuna. Se le aggiudicheranno le dieci persone o aziende che sottoporranno a OpenAI le migliori idee e proposte sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale.

Idee e proposte, dunque, che mirino a trovare il tanto difficile punto di equilibrio tra libertà d’uso della sempre più imprescindibile IA, e l’istituzione di confini sempre più necessari.

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Basti pensare all’attualissimo caso di un avvocato di New York che ha presentato una causa scritta da ChatGPT. Peccato che il chatbot si sia inventato di sana pianta una serie di precedenti legali.

L’azienda ha comunque specificato che nessun suggerimento contenuto nelle proposte finanziate sarà vincolante per il futuro modus operandi di OpenAI.

Le dieci sovvenzioni

OpenAI mette dunque a disposizione 1 milione di dollari suddiviso in dieci sovvenzioni da 100.000 dollari ciascuna.

Le borse potranno andare a ricercatori singoli, organizzazioni o aziende di qualunque parte del pianeta, scelte dopo un’accurata selezione interna.

OpenAI fa sapere: “Esistono molti modi in cui un tale processo potrebbe essere strutturato: incoraggiamo i candidati a essere innovativi, basandosi su metodologie note e proponendo approcci completamente nuovi. I beneficiari della sovvenzione dovranno implementare un prototipo della loro soluzione, coinvolgendo almeno 500 partecipanti, e pubblicando un rapporto entro il 20 ottobre del 2023”.

Modi e tempi di partecipazione

Per assicurarsi una delle dieci sovvenzioni, dicevamo, i tempi sono decisamente stretti.

Le proposte vanno inviate entro il 24 giugno 2023 a OpenAI. L’azienda le valuterà in maniera trasparente, e nel report finale – consultabile pubblicamente – saranno esplicitati i criteri di valutazione e di selezione dei dieci progetti vincitori.

Entro il 24 giugno i partecipanti potranno iscriversi accedendo questo link e compilando tutti i campi richiesti. Altrettanto rapida sarà la selezione, che si concluderà entro il prossimo 25 luglio. E il 20 ottobre saranno finalmente rese note le dieci proposte che si divideranno equamente il milione di dollari messo a disposizione da OpenAI.

La rivoluzione ChatGPT!
  • ESSOULAMI, Khalid (Autore)

Il fondo di OpenAI e l’EU IA Act

A ben pensarci, non è del tutto chiaro il senso ultimo del fondo da 1 milione di dollari istituito da OpenAI.

Nel senso che l’Unione Europea sta finalizzando l’Artificial Intelligence Act (più noto con la sigla  EU AI Act). Il cui scopo sarà proprio quello di regolamentare l’intelligenza artificiale.

Non è dato ancora di capire se questo bando istituito da OpenAI serva in qualche modo per prepararsi alle norme che presto saranno introdotte in Europa, o se per istituire una sorta di confronto dialettico proprio col documento dell’Ue che presto sarà esecutivo.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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