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YouTube Originals gratis: la sfida a Netflix, senza abbonamento ma con spot durante la visione. Funzionerà?

YouTube è pronta a sfidare Netflix e Facebook con contenuti premium gratuiti (senza necessità di abbonamento). Lo "scotto" da pagare? Pubblicità durante la visione, come succede in TV.

YouTube lancia il guanto di sfida a Netflix, Facebook e Amazon Prime Video con contenuti premium ma senza necessità di abbonamento. Lo “scotto” da pagare per chi guarda YouTube Originals gratis? Ci saranno spot pubblicitari ad interrompere la visione. Sempre meglio che pagare, no?

Cosa succederà a YouTube Originals? Sarà gratis?

YouTube non sta davvero perdendo tempo. La piattaforma video più famosa al mondo infatti sta cercando di recuperare terreno per evitare di soccombere di fronte ad altri grandi del settore, Facebook e Netflix in primis. Come? In realtà sono diversi i fronti scelti da YouTube per questa piccola grande guerra. L’ultimo riguarda YouTube Originals, la sezione che racchiude film e serie TV originali pensati per gli abbonati a YouTube Premium.

Stando a quanto riportato da The Hollywood Reporter, sembra che Google sia intenzionata a rendere visibili a tutti i contenuti marchiati YouTube Originals, senza quindi essere obbligati a sottoscrivere un abbonamento Premium. Ovviamente dovete essere pronti a pagare un piccolo dazio: gli spot pubblicitari. Insomma, in sostanza dovrete sopportare un numero ancora imprecisato di interruzioni per godervi film e telefilm.

Per le serie TV inoltre le cose potrebbero complicarsi ulteriormente: scordatevi le classiche maratone. Youtube potrebbe imporre il limite di un episodio a settimana, rendendo invece disponibile l’intera stagione solo agli utenti Premium.

Ma voi lo conoscete YouTube Premium?

La strategia è stata probabilmente messa a punto per far fronte allo scarso numero di iscrizioni registrate fino ad oggi. Voi, ad esempio, siete abbonati? O, facendo un passo indietro, sapete cos’è e cosa offre YouTube Premium?

Tranquilli, per i meno esperti facciamo un veloce ripasso. Il servizio, che prevede al momento 30 giorni di prova e un costo mensile di 11,99 euro, si basa su 3 fondamentali pilastri: il già citato accesso a YouTube Originals, la possibilità di vedere i video in background, offline e senza annunci e quello di godervi YouTube Music Premium, un servizio di streaming musicale.

Sulla carta non sembra affatto male, ma i problemi da affrontare sembrano diversi. Prima di tutto Google sta chiedendo agli utenti di pagare una piattaforma che usano gratis da anni. In secondo luogo sembra difficile per ora paragonare i contenuti YouTube Originals ai Netflix Originals: nessuno li conosce, nessuno ne parla e, di conseguenza, nessuno è disposto a pagare per guardarli. Infine abbiamo Youtube Music che sì, ha un catalogo enorme, ma una buona maggioranza ormai usa quotidianamente Spotify e, notoriamente, è difficile spostare le persone da una piattaforma all’altra. Pensate ad esempio a Telegram: sulla carta – e nella pratica – è sicuramente meglio di WhatsApp, ma quanti di voi usano solo quello?

Insomma, YouTube sta cercando di evolversi ma è davvero questo il modo giusto?

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Source
The Hollywood Reporter

Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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