Sono circa 300.000 i correntisti passati in pochi giorni da Intesa Sanpaolo a Isybank. E la cifra complessiva dei trasferimenti entro il 2024 sarà addirittura di 4 milioni.
A sorprendere, tuttavia, non è tanto l’altro numero di clienti, quanto il fatto che Intesa Sanpaolo avrebbe agito quasi d’ufficio, senza avvisare in modo esaustivo i clienti. Ricordiamo che Isybank è una banca online appartenente allo stesso gruppo.
Per questa mancanza di trasparenza, l’Unione Nazionale Consumatori ha presentato un esposto all’AGCM, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Vediamo più nel dettaglio cosa è accaduto, e cosa possono fare ora i correntisti trasferiti forzosamente da Intesa Sanpaolo a Isybank.
Intesa Sanpaolo-Isybank: l’esposto dell’Unione Nazionale Consumatori
Il comunicato stampa è apparso nella giornata di lunedì 9 ottobre sul sito ufficiale dell’Unione Nazionale Consumatori.
E riporta praticamente per intero una lunga dichiarazione dell’avvocato Massimiliano Dona, presidente dell’associazione.
L’esposto muove dalla lamentela di molti correntisti. Che, come dicevamo, hanno appreso del passaggio del loro conto da Intesa Sanpaolo a Isybank solo a operazione avvenuta.
“Abbiamo deciso di presentare un esposto all’Antitrust sul trasferimento d’ufficio dei correntisti di Intesa Sanpaolo a Isybank, una banca dello stesso gruppo ma completamente online, per accertare la correttezza della pratica commerciale. I nostri sportelli sono letteralmente tempestati dalle proteste dei consumatori che lamentano di non essere stati adeguatamente informati di questo passaggio forzoso.”
Comunicazione insufficiente
Massimiliano Dona parla di una grande quantità di utenti “cascati dalle nuvole”.
Pare che la comunicazione dello spostamento d’ufficio non sia passata del tutto sotto silenzio, ma sia stata comunicata in modo insufficiente, vista soprattutto l’importanza dell’operazione.
Spiega Dona: “Per quanto Intesa SanPaolo abbia inviato l’informativa in base alle modalità che il correntista aveva scelto come canale preferenziale, chiediamo all’Antitrust se per una comunicazione così rilevante, che non rientra certo tra i consueti avvisi che solitamente si ricevono, fosse sufficiente la modalità scelta dall’istituto bancario e se poteva valere il silenzio assenso, come se fosse una semplice modifica unilaterale del contratto. Può bastare, ad esempio, una notifica in un’App, che spesso sfugge alla nostra attenzione?”
Le difficoltà a rientrare in Intesa Sanpaolo
Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori sottolinea poi un ulteriore aspetto, anch’esso segnalato all’Antitrust. I clienti spostati d’ufficio a Isybank con un’azione immediata, se desiderano rientrare in Intesa Sanpaolo devono invece aprire un nuovo conto corrente, “una procedura più complicata rispetto al passaggio inverso precedente”.
Sì al profitto, no alla trasparenza
Nel paragrafo finale dell’esposto, Massimiliano Dona fa notare come l’operazione quasi segreta ha certamente portato un grande numero di clienti di Intesa Sanpaolo a Isybank, la nuova banca digitale del gruppo (lanciata nel mese di giugno). Ma sull’altro piatto della bilancia c’è un comportamento del tutto incongruo verso i propri clienti.
Dona spiega insomma che l’operazione, magari inappuntabile dal punto di vista strettamente contrattuale, è stata di certo inopportuna nelle modalità. Dice infatti il presidente: “Al di là della legittimità formale dell’iniziativa (sulla quale adesso sarà l’Autorità Antitrust a pronunciarsi) resta l’amaro in bocca per un comportamento che non ci saremmo aspettati da una banca così importante nel nostro Paese. Per questo abbiamo deciso di abbandonare tutti i tavoli di lavoro in essere tra Intesa SanPaolo e le associazioni dei consumatori.”
La parola a Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo, in fondo, non fa che confermare i dubbi dell’Unione Nazionale Consumatori: l’operazione è stata legittima, ma non certo messa in chiara evidenza. L’avviso ai correntisti è stato dato tramite app, e chi non ha negato il consenso per il passaggio entro il 30 settembre è diventato un nuovo cliente Isybank.
Spiega Intesa Sanpaolo: “L’informativa è stata inviata in base alla modalità che il cliente stesso aveva scelto come canale preferenziale per ricevere le comunicazioni della Banca, quando aveva aperto il conto”.
Come rientrare in Intesa Sanpaolo
Dicevamo che i clienti già trasferiti da Intesa Sanpaolo a Isybank sono già 300.000, ed entro la fine dell’anno arriveranno a 4 milioni.
Sono esclusi solo gli over 65, chi ha almeno 100.000 euro di giacenza in banca e chi ha effettuato almeno 10 operazioni in filiale nell’ultimo anno.
Come abbiamo scritto, per chiudere il conto su Isybank è necessario presentare una richiesta scritta e firmata, e il tempo necessario varia dai 3 ai 12 giorni. Dopo di che, a chi volesse tornare alle condizioni iniziali non resta che aprire un nuovo conto corrente con Intesa Sanpaolo.
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