fbpx
CulturaEventi

Oggi è la Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo: i numeri dei due fenomeni e le strategie per arginarli

Il report di Terres des Hommes

In due giorni consecutivi sono cadute due celebrazioni tra loro contigue, che spostano l’attenzione di noi adulti sui pericoli della Rete per gli utenti più giovani.

Martedì 6 febbraio (come ogni primo martedì del secondo mese dell’anno) era il Safer Internet Day. Che se formalmente ha l’obiettivo di rendere la Rete un luogo più sicuro per tutti, si focalizza soprattutto sui rischi per bambini e ragazzi.

E oggi, come ogni 7 febbraio, si celebra la Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, che si concentra su uno dei più attuali e spinosi di questi rischi.

Vediamo di cosa si tratta, scopriamo i numeri dei fenomeni e riflettiamo una volta di più su come arginarli.

bullismo

La Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo

La Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo è stata istituita nel 2017 dal Ministero dell’istruzione (con il nome di Prima giornata contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola) proprio in concomitanza col Safer Internet Day di quell’anno.

Obiettivo era, ed è, quello di sensibilizzare non solo gli studenti ma tutte le fasce della cittadinanza su due fenomeni sempre più attuali, soprattutto il cyberbullismo, che solo tra virgolette possiamo definire come “bullismo virtuale”.

La sensibilizzazione vuole essere sia per le potenziali vittime, di modo che sappiano conoscere e denunciare certi atteggiamenti. Ma anche nei confronti di chi, e questo capita davvero spesso con la Rete, sottovaluta la portata discriminatoria e violenta di certi propri atteggiamenti o di una certa propria maniera di relazionarsi.

Nel 2017 l’allora ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli aveva detto: “Dobbiamo far capire con chiarezza alle ragazze e ai ragazzi la netta differenza che passa fra scherzo, insulto, violenza verbale e umiliazione dei compagni. Dobbiamo ribadire che il rispetto dell’altra e dell’altro, chiunque esso sia, è imprescindibile, che la scuola accoglie, non emargina, né lascia soli. Il nostro impegno non si esaurisce oggi, ma sarà sempre più strutturato.”

Bullismo e cyberbullismo

In una pagina ad hoc il Ministero dell’istruzione e del merito illustra le differenze tra bullismo e cyberbullismo.

Possiamo leggere che “oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo.

Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.”

I numeri

Anche per la Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, così come in occasione del Safer Internet Day, sono svariati i report che ci mostrano i numeri e le tendenze dei due fenomeni.

Uno dei più esaustivi è l’Osservatorio indifesa, pubblicato ogni anno dal 2014 da Terre des Hommes, e messo a punto in collaborazione con OneDay e ScuolaZoo.

L’indagine ha coinvolto 4.115 adolescenti. In estrema sintesi, Il 65% dei giovani dichiara di essere stato vittima di violenza. Tra questi, il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo. Percentuale che arriva al 70% se si considerano le risposte delle ragazze e all’83% tra chi si definisce non binario, mentre scende al 56% tra i maschi.

Se il bullismo è un fenomeno più maschile (per il 68%, contro il 60% delle ragazze) si invertono le percentuali per il cyberbullismo (che colpisce il 21% delle ragazze e il 16% dei ragazzi).

Bullismo e cyberbullismo, così come violenze psicologiche e verbali, prendono di mira soprattutto l’aspetto fisico (79%). Seguono l’orientamento sessuale (15%), la condizione economica (11%), l’origine etnica e geografica (10.5%), l’identità di genere (9%), la disabilità (5%) e la religione (4%).

La prima conseguenza delle vittime è la perdita di autostima, sicurezza e fiducia negli altri, riscontrata dal 75% dei casi.

Offerta

La prevenzione

Fanno riflettere le risposte alla domanda sugli effetti di una maggior regolamentazione della Rete. Se il 60% afferma che ciò potrebbe limitare la violenza online, l’8% teme che una conseguenza possa essere la limitazione della libertà personale. E il 31% sostiene che non servirebbe a niente.

È quindi del tutto evidente che un’inversione di rotta servirebbe anche a restituire fiducia ai tanti (parliamo di quasi un giovane su tre) che percepiscono la Rete come un ambiente ormai insanabile in questo senso.

Dice Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia: “Adottare delle regole stringenti che possano prevenire e limitare la violenza in rete è sempre più fondamentale. Oggi sono gli stessi ragazzi e ragazze a chiedercelo.

Ed è nostro dovere ascoltarli, e continuare a dialogare con loro per aumentare la consapevolezza su questi aspetti, perché sono loro le prime vittime di linguaggi e atteggiamenti online sempre più violenti e sempre più pervasivi.”

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
 
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
 
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button