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Lotta alla contraffazione online: Amazon e ministero dell’Interno uniscono le forze

Redatto un report

Dal momento che la contraffazione online è un problema sia per le aziende che per i consumatori, occorre che le une e gli altri (o chi in qualche modo li tutela) agiscano di comune accordo.

Così è accaduto tra il ministero dell’Interno e Amazon, che nei giorni scorsi hanno presentato il report “La contraffazione online – Analisi del fenomeno, modi operandi e attività di contrasto”.

Nel rapporto annuale sulla sua difesa dei marchi, Amazon ha fatto sapere di aver investito, nel 2023, oltre 1,2 miliardi di dollari e impiegato più di 15.000 persone.

E ora c’è questo impegno col Viminale che, come vedremo, è stato preceduto da un memorandum.

logo di un magazzino amazon in primo piano

Viminale e Amazon: il report

Redatto dal Servizio Analisi Criminale del dipartimento della P.S. del Ministero dell’Interno con la partecipazione di Amazon, il report “La contraffazione online – Analisi del fenomeno, modi operandi e attività di contrasto” è stato di recente presentato a Novara.

Ha partecipato ai lavori anche Indicam, associazione di imprese per la tutela della proprietà intellettuale e la prevenzione delle pratiche di commerciale sleale.

Obiettivo del documento, quello di contribuire ad ampliare la rete dei soggetti impegnati nella lotta alla contraffazione e nella tutela della proprietà intellettuale, favorendo la collaborazione tra pubblico e privato a ogni livello per sviluppare attività di formazione e strumenti di condivisione.

Il report, leggiamo nella nota del Viminale, “è finalizzato a condividere il patrimonio conoscitivo sulla contraffazione online tra pubblico e privato, fornendo indicazioni e spunti di approfondimento a tutte le istituzioni e gli enti coinvolti nella tutela della proprietà intellettuale, salvaguardando così anche i consumatori, le piccole e medie imprese nazionali e il settore del Made in Italy”.

I numeri

Il report indica la sensibile crescita del commercio elettronico negli ultimi anni.

Ciò ha inevitabilmente portato la criminalità ad adeguarsi ai mutamenti del mercato. In risposta, dal 2019 al 2023 si è registrato un continuo incremento delle operazioni di prevenzione e contrasto al commercio online di beni contraffatti, passate da 11 a 135 in ambito penale e da 2 a 374 in ambito amministrativo.

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Tra i canali maggiormente utilizzati per la compravendita si segnalano i social network, i siti fraudolenti che clonano quelli ufficiali, i principali marketplace, le applicazioni di messaggistica istantanea, i web-forum e le chat, utilizzate per promuovere, pubblicizzare e recensire le merci contraffatte sul mercato online.

I commenti

Sulla partnership tra il Viminale e Amazon per il contrasto alla contraffazione online si è espresso Stefano Delfini, Direttore del Servizio Analisi Criminale.

Delfini ha detto: “L’analisi dei dati evidenzia come, a partire dal 2019, si registri un sensibile incremento delle operazioni di contrasto del commercio online dei prodotti usurpativi. L’analisi congiunta delle operazioni elencate nel report ha evidenziato i modi operandi adottati dai contraffattori che, favoriti dall’anonimato della rete, cercano di sottrarsi alle indagini del law enforcement con sistemi sempre in continua evoluzione.

Le evidenze dimostrano che il percorso tracciato per prevenire e contrastare il nuovo fenomeno delle vendite online di merci contraffatte si sta dimostrando efficace, grazie alle collaborazioni avviate con i principali stakeholders, quali Amazon e Indicam.”

E Alessandro Nicolis, Head of External Relations, Trust & Safety, Europe di Amazon: “Da sempre in Amazon la nostra priorità è quella di costruire un ambiente sicuro e affidabile per i nostri clienti. Nel 2023 abbiamo impedito oltre 700.000 tentativi di creazione fraudolenta di account e individuato e rimosso più di 7 milioni di articoli contraffatti.

Siamo quindi molto orgogliosi della collaborazione avviata con il Ministero dell’Interno che ci permette di poter mettere a fattor comune le nostre risorse. In particolare, la protezione dei marchi e del Made in Italy si inserisce nel nostro più ampio impegno a supportare la crescita delle 21.000 Piccole e Medie Imprese italiane che vendono nel nostro negozio online e a promuovere il Made in Italy nel mondo.”

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Il memorandum

Già nell’ottobre del 2023 ministero dell’Interno e Amazon avevano firmato un memorandum d’intesa per combattere la contraffazione.

Il memorandum intendeva promuovere un approccio multidisciplinare e di ampliare la collaborazione tra il settore pubblico e privato nel combattere la contraffazione e proteggere la proprietà intellettuale. Per raggiungere questo obiettivo, le parti coinvolte avrebbero sviluppato attività formative e strumenti condivisi, di cui il report è un esempio.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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