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Rete 6G, Bosch e Nokia estendono la loro collaborazione

Con il 6G i dati saranno trasmessi a velocità elevatissime, fino a un terabit al secondo, con una latenza minima, dell'ordine di circa 100 microsecondi, ovvero quattro volte più veloce di un fulmine.

In tutto il mondo si intensificano le attività di ricerca e sviluppo legate al futuro standard di comunicazione mobile della rete 6G, con aziende e Paesi che investono fortemente in questa tecnologia. Bosch è in prima linea ed è parte attiva di progetti, collaborazioni e iniziative a livello nazionale e internazionale per porre basi importanti per la tecnologia 6G e ne parla al Mobile World Congress 2023.

Bosch coinvolta in progetti per un ruolo chiave nella definizione della rete 6G

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Il 6G sarà molto più che un’infrastruttura per la connettività. Aumenterà in modo sostanziale l’efficienza dei veicoli a guida autonoma, delle smart city e dell’industria connessa. Per questo, è un campo tecnologico di importanza strategica” ha dichiarato Andreas Müller, che gestisce le iniziative Bosch legate al 6G.Attualmente l’azienda conta circa 40 collaboratori impegnati nello studio di questa tecnologia, un numero che sarà probabilmente raddoppiato nei prossimi due anni” ha affermato Müller. Bosch sta investendo diversi milioni di euro nelle attività di ricerca e sviluppo per il 6G.

Bosch e Nokia estendono la loro collaborazione per la rete 6G

Al Mobile World Congress 2023 di Barcellona, Bosch e Nokia hanno annunciato che la loro collaborazione, avviata nel 2017 per lo sviluppo di soluzioni IoT industriali nell’area del 5G, si amplierà con l’inclusione della nuova tecnologia 6G. Le due aziende conducono una ricerca congiunta sulla prossima generazione di reti e stanno studiando come usare le reti 6G per la comunicazione e per i sensori.

L’impegno di Bosch nelle iniziative nazionali e internazionali

Attualmente Bosch partecipa a cinque progetti a finanziamento pubblico mettendo a disposizione la propria competenza ed esperienza. Di questi, i progetti 6G-ICAS4Mobility, KOMSENS-6G e 6G-BRAINS si occupano in particolare dell’integrazione di comunicazione e riconoscimento ambientale basato sui sensori. 

Bosch è alla guida del primo progetto che, oltre a esaminare scenari pertinenti il traffico stradale, utilizzerà le conoscenze tratte come base tecnologica per le applicazioni del campo dei droni connessi nei sistemi di trasporto senza guidatore. I progetti 6G-ANNA e 6G-SHINE, invece, studiano le strutture per la nuova connettività, con l’obiettivo di potenziare l’efficienza delle future architetture E/E dei veicoli o delle celle robotiche.

Inoltre, Bosch avrà un ruolo attivo nelle consultazioni preliminari e nelle attività relative agli standard di comunicazione mobile futuri all’interno di varie collaborazioni di settore. Per esempio, nella 5G Automotive Association (5GAA), le aziende leader dei settori dell’automotive e delle telecomunicazioni collaborano per sviluppare soluzioni per la mobilità del futuro. La 5G Alliance for Connected Industries and Automation (5GACIA) riunisce le aziende del settore industriale per studiare la connettività di macchinari e apparecchiature.

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Reti con un sesto senso grazie all’integrazione della tecnologia dei sensori

La prossima generazione di comunicazione mobile integrerà nuove funzionalità simili ai sensori radar. Il 6G permetterà di rilevare la posizione di oggetti nell’area di copertura della rete senza che questi debbano essere dotati di un modulo radio.

Con il 6G i dati saranno trasmessi a velocità elevatissime, fino a un terabit al secondo, con una latenza minima, dell’ordine di circa 100 microsecondi, ovvero quattro volte più veloce di un fulmine. Con l’aiuto dei gemelli digitali sarà quindi possibile, per esempio, monitorare e simulare i processi produttivi del mondo reale in un mondo virtuale, senza limitazioni di tempo e spazio. Gli esperti prevedono che il primo standard 6G sarà completato entro il 2028.

Negli ultimi mesi Germania ed Europa hanno avviato numerosi progetti 6G con l’obiettivo di rafforzare la loro superiorità tecnologica. Il governo tedesco, attraverso il Ministero Federale per l’Istruzione e la Ricerca (BMBF), erogherà circa 700 milioni di euro nei prossimi 3 anni per finanziare attività legate al 6G. La UE ha destinato altri 900 milioni di euro fino al 2027. Anche il Giappone e gli USA hanno avviato programmi di investimento analoghi per un totale di 4,5 miliardi di dollari.

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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