Live Nation smetterà di organizzare e promuovere concerti in Russia

Anche Live Nation, uno dei più grandi produttori e promoter di musica dal vivo al mondo, si unisce ai numerosi artisti e aziende che stanno isolando la Russia dopo la cruenta invasione dell’Ucraina.

“Basta concerti in Russia e non faremo affari con loro” afferma Live Nation

Live Nation, compagnia composta da quattro colossi della live music (Ticketmaster, Live Nation Concerts, Artist Nation Management e Live Nation Media/Sponsorship), ha annunciato che non organizzerà più eventi in Russia. Una manovra conforme con quanto stiamo già vedendo da parte di numerose aziende hi-tech, che hanno smesso di fare affari con Mosca. Nel mondo della musica poi, numerosi sono gli artisti che stanno cancellando i concerti in programma in terra russa. La dichiarazione è arrivata ieri attraverso i social del colosso degli eventi dal vivo:

“Come tutto il mondo, ci uniamo nella condanna all’invasione russa dell’Ucraina e ci applaudiamo a tutti quei musicisti che stanno usando la propria voce per promuovere la pace. Non produrremo spettacoli in Russia. Non faremo affari in Russia.”

Secondo NME l’azienda starebbe anche interrompendo i rapporti con i propri fornitori sul territorio russo. Nel frattempo Green Day, Yungblud, Louis Tomlinson, Franz Ferdinand, Iggy Pop, Nick Cave, SlipKnot, Biffy Clyro, Placebo e Maneskin sono solo alcuni degli artisti che hanno cancellato i propri concerti in programma in Russia. Ulteriori reazioni per chiedere lo stop della guerra sono arrivate da David Gilmour e da altri importanti esponenti del mondo della musica e dello spettacolo.

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