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Sirti: dalla prima rete telefonica italiana alla rivoluzione digitale

Forse non ne avete mai sentito parlare, eppure Sirti ha costruito la spina dorsale di diverse infrastrutture italiane e oggi, a distanza di decenni, si prepara per una nuova sfida: la rivoluzione digitale.

Ma chi è Sirti?

Sirti sta per Società Italiana Reti Telefoniche Interurbane, è stato fondata nel 1921 da Vittorio Tedeschi e Piero Pirelli ed è ora specializzata nelle Telecomunicazioni, nei Trasporti, nell'Energia e nell'ICT. Un colosso che è passato dalla prima, timida rete interurbana italiana alla realizzazione di progetti sempre più impegnativi, inclusa la posa della fibra ottica, la costruzione della rete LTE e il cablaggio per il digitale terrestre.

Roberto Loiola – AD di Sirti

L'esperienza maturata da Sirti dopo quasi un secolo di attività le ha permesso di sviluppare un'enorme varietà di competenze e un know-how individiabile, due elementi che le consentono di essere un partner valido ed affidabile sia per il settore pubblico che per quello privato e che hanno aiutato l'azienda ad espandersi anche all'estero, con progetti in Arabia Saudita, negli Emirati Arabi Uniti e in Qatar, ma anche in Spagna, Polonia, Austria e Romania.

Alla guida di Sirti troviamo due importanti figure di riferimento. La prima è rappresentata da Roberto Loiola, Amministratore Delegato dell'azienda dal settembre 2017; Loiola lavora in questo settore ormai da anni, passando per aziende come Telecom Italia, Alcatel-Lucent e Nokia. L'altra faccia della medaglia è invece John Davison, il Presidente di Sirti; Davison ricopre anche il ruolo di AD in Pillarstore, la società di investimento che è diventata azionista unico di Sirti.

La nuova strategia di Sirti

I recenti cambiamenti al vertice sono però solo una piccola parte del piano ideato da Sirti.

L'azienda punta in primis al potenziamento delle 4 Business Unit, partendo da quello che è sempre stato il cuore della società, ossia le telecomunicazioni. A renderlo possibile sono 400 nuovi dipendenti, l'impegno verso il progetto della banda ultra larga e lo sviluppo di alcune particolari tecnologie. Tra queste troviamo ad esempio il One Day Dig, una tecnica dedicata alla posa della fibra e pensata per minimizzare l'impatto ambientale.

Oltre 200 nuove risorse sono invece entrare a far parte della BU Energy & Utilities, che, dopo l'acquisto di Basso e Foi & Vitali Spa, si prepara ad attaccare il settore idrico e quello del gas.  Più vaghi invece i piani legati alla BU ICT. Si parla infatti di una generica politica di acquisizioni e di un altrettanto generico interesse per le soluzioni IoT, quelle legate alla cybersecurity e ovviamente all'immancabile cloud.

Infine abbiamo i Trasporti. Il piano dei prossimi anni prevede 14 milioni di investimenti per lo sviluppo di prodotti per il segnalamento ferroviario, soluzioni che prendono vita all'interno del centro d'eccellenza di Genova.

Sirti goes Digital

Accanto alle strategie incentrate sulle Business Unit ne troviamo però tante altre. Il rinnovamento dell'azienda prevede infatti l'assunzione di altro personale, lo sviluppo di un sistema di misurazione delle performance e un programma chiamato "Sirti goes Digital". Cosa significa? Che l'azienda italiana ha deciso di trasformarsi in una Data Driven Company.

Per farlo è però indispensabile introdurre nuovi sistemi informativi, nuovi processi e nuovi modelli operativi. Insomma, è necessario abbandonare gli strumenti più obsoleti per affidarsi completamente al mondo digitale. Una sfida che naturalmente riguarderà tutti i riparti dell'azienda e che consente di ridurre i costi, di potenziare la produttività delle persone e di arricchire i servizi offerti ai clienti.

Qualche esempio? L'uso dei Big Data rende possibile la manutenzione predittiva, mentre quello dell'Intelligenza Artificiale consente di programmare in totale autonomia circa 6000 interventi al giorno. Da non scordare poi il progetto "Augmented Operations", ossia l'utilizzo della realtà aumentata per dare supporto ai tecnici che si trovano sul campo.

Insomma, la svolta digitale sembra ormai tanto utile quanto indispensabile. Non ci resta quindi che attendere le prossime mosse di Sirti per capire se riusciranno davvero a portare avanti questa grande rivoluzione.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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