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In arrivo Gemini, l’IA di Google. Ecco cosa sappiamo

Alcune aziende hanno già testato il rivale di GPT-4

Si tende un po’ troppo frettolosamente a far coincidere ChatGPT, nelle sue diverse versioni, con l’intelligenza artificiale generativa tout court.

È invece evidente, e inevitabile, come tutte le grandi aziende del comparto tech stiano più o meno segretamente sviluppando la propria IA capace di generare nuovi contenuti, testuali e magari non solo. E di competere con GPT-4, il finora più avanzato prodotto di casa OpenAI.

Se Apple sta lavorando al fantomatico Progetto Ajax, nei giorni scorsi è trapelato che anche Meta sta mettendo a punto un’intelligenza artificiale generativa in grado di rivaleggiare con quella di OpenAI, anzi di superarla in potenza. E adesso arrivano notizie riguardo a Google Gemini, sviluppata in estate, che potrebbe addirittura essere cinque volte più potente di GPT-4. Ecco cosa sappiamo finora del progetto.

Google

Google Gemini

L’azienda di Mountain View, già nell’agone delle IA generative con Bard, negli scorsi mesi avrebbe valorato in gran segreto a un software ben più avanzato, che secondo i rumor sarà cinque volte più potente di GPT-4.

Dovrebbe chiamarsi Google Gemini, e il suo lancio dovrebbe essere prossimo. Ecco le (finora poche) informazioni in nostro possesso.

Cosa sappiamo

A darne notizia è stata l’agenzia Reuters, che in un articolo pubblicato nella giornata di venerdì 15 settembre riporta informazioni che The Information avrebbe avuto per via diretta.

Il progetto dell’azienda di Mountain View si chiama Google Gemini, è pronto a vedersela con GPT-4 e sarebbe già stato testato da un ristretto numero di aziende.

Reuters riporta che Google Gemini è una raccolta di modelli linguistici di grandi dimensioni, capaci di diverse declinazioni. La principale resta quella testuale, ovvero la veste di chatbot conversazionale in grado di riassumere testi o produrne ex novo sulla base delle richieste dell’utente. E gli ambiti di utilizzo potranno essere i più vari, da quelli compilativi a quelli creativi, come la produzione di testi narrativi o canzoni.

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Ma il software sarà anche capace di aiutare gli ingegneri informatici nella generazione di immagini e addirittura nella scrittura di codici.

Google Gemini 5 volte più potente di GPT-4?

Già lo scorso 28 di agosto era stato pubblicato un interessante articolo su SemiAnalysis, pubblicazione molto importante per l’industria dei semiconduttori.

Analizzando la struttura di Google Gemini, dall’articolo si evince che il software di Mountain View potrà essere addestrato con una potenza di calcolo superiore di 5 volte rispetto a GPT-4, e questo già entro la fine del 2023. Ma entro la fine del 2024, la  potenza di calcolo di Gemini potrebbe essere superiore di 20 volte rispetto al suo concorrente sviluppato da OpenAI.

Google Gemini imminente?

Google non ha fornito risposte a Reuters, quindi non si conoscono i tempi di rilascio, che tuttavia dovrebbero essere prossimi.

Le aziende, che hanno testato una versione non definitiva dello strumento, potranno accedervi da Vertex AI.

Nel mese di agosto Alphabet (azienda proprietaria di Google) ha introdotto l’intelligenza artificiale nel suo motore di ricerca per gli utenti di India e Giappone, con funzionalità in grado di mostrare risultati testuali o visivi in base alle richieste ricevute.

Alphabet ha inoltre reso disponibili i suoi strumenti basati sull’IA ai clienti aziendali, a fronte di un canone mensile di 30 dollari a utente.

L’ultimo modello di Bard

Intanto Google, come vi abbiamo riportato in un articolo, ha appena presentato il modello più avanzato di Bard.

Grazie al nuovo aggiornamento, le risposte di Bard sono più rapide e precise, e si può accedere alle funzionalità di IA in più lingue, incluso l’italiano.

Si possono inoltre chiedere risposte più personalizzate, o modificarle in base e specifiche richieste. E Bard può recuperate le informazioni simultaneamente da diversi strumenti Google, come Gmail, Documents, Drive, Maps, YouTube, Google Flights e Hotel.

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In Italia arriva AI Smart report

In collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, Google ha lanciato nel nostro Paese AI Smart Report.

Si tratta di uno strumento dedicato alle PMI italiane, che permette (gratuitamente) alle aziende di “scoprire le applicazioni dell’intelligenza artificiale più pertinenti per il proprio settore e comprendere come sfruttarle al meglio.”

Sono state analizzate 177 tecnologie di intelligenza artificiale per identificare le applicazioni più efficaci in 8 settori. Lo strumento è progettato per ridurre sino al 10% alcune voci di costo delle PMI, come le materie prime e l’energia, e portare “significativi miglioramenti generali dell’efficienza con le soluzioni basate sull’IA”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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