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TikTok: cosa succederebbe se venisse vietato?

I creator pensano al futuro dopo il social

TikTok è una delle app più popolari al mondo, con oltre un miliardo di utenti attivi mensili. La piattaforma di video brevi ha creato opportunità di business per molti creatori, che hanno guadagnato fama e denaro grazie ai loro contenuti virali. Ma cosa succederebbe a questi creator se TikTok venisse vietato in alcuni paesi, come minacciano di fare gli Stati Uniti e l’India?

I creator di TikTok pensano al futuro in caso di ban

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Secondo un articolo del Wall Street Journal, alcuni utenti stanno già pianificando per un futuro senza la piattaforma. Il giornale riporta la dichiarazione di Shay Regis, una influencer di 33 anni che vende abiti usati a Houston. Dopo aver discusso con suo marito delle loro finanze in vari scenari senza TikTok, spiega: “Potrebbero portarci via tutto“.

Con il rischio di ban da parte degli Stati Uniti, altri creatori stanno cercando di trasferire i loro fan su altre app, come Instagram Reels o YouTube Shorts. Tuttavia, non è facile replicare il successo ottenuto su TikTok, dove l’algoritmo favorisce la scoperta di nuovi contenuti e la viralità.

TikTok influencer

Inoltre, alcuni utenti temono di perdere la comunità e il senso di appartenenza che hanno trovato su TikTok. La piattaforma ospita diversi gruppi e nicchie, come i cosplayer, i ballerini o i sostenitori dei diritti LGBTQ+. Per molti di loro, TikTok è uno spazio di espressione e divertimento.

Il futuro di TikTok è incerto a causa delle tensioni politiche tra la Cina e altri paesi. Il governo statunitense accusa l’app di rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale e la privacy dei dati degli utenti. L’India ha già bloccato l’accesso a TikTok lo scorso anno.

TikTok si difende sostenendo di operare in modo indipendente dalla sua società madre cinese ByteDance e di rispettare le leggi locali dei paesi in cui opera. L’app ha anche cercato di rassicurare i suoi utenti e creatori tramite comunicati stampa e video. Ma anche proponendo di utilizzare server americani negli USA ed europei in UE.

Ma i conflitti non si sono ridotti, anzi sembra che i legislatori siano sempre più convinti di bannare il social. Qualcosa che ha un valore geopolitico, ma anche economico: i creator perderebbero la piattaforma che dà loro lavoro. Passare ad altri social è una soluzione complessa ma, al momento, molto gettonata. Tanto per stare al sicuro.

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Source
Wall Street Journal

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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