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La recensione delle Kef LS50 Wireless II: alta fedeltà alla portata di tutti

La prova delle piccole Kef LS50 Wireless II. Valgono quello che costano? Scoprilo!

Le Kef LS50 Wireless II sono l’anello di congiunzione tra l’appassionato di musica e l’audiofilo. Audio di qualità e facilità di utilizzo queste le caratteristiche fondamentali.

La storia delle Kef LS50

La prima volta che ascoltai le LS50 fu al Top Audio di Milano, circa dieci anni fa. All’epoca esisteva solo la versione passiva (senza amplificazione interna).

Entrai In una stanza molto grande e già dall’esterno si sentiva un gran bel suono.

Prima di entrare nella sala, il mio cervello si figurava dei mastodontici diffusori da pavimento ed invece c’erano questi due microbi che mi stupirono non solo per le prestazioni sonore ma anche per il loro design: bello e allo stesso tempo funzionale all’ascolto.

La LS50 è nata in un momento molto particolare. Kef aveva appena vissuto importanti cambiamenti societari e voleva dimostrare al pubblico che il brand era più vivo che mai.

La LS50 era un progetto ambizioso con obiettivi ai limiti dell’impossibile: diventare l’erede dello storico monitor LS3/5 anche soprannominato dagli addetti ai lavori “la scatola da scarpe” a causa delle sue dimensioni. Le LS3/5, utilizzate inizialmente nelle postazioni di regia mobile della BBC, col tempo divennero uno dei diffusori più apprezzati tra gli appassionati audiofili. Avevano la caratteristica di restituire una gamma medio alta semplicemente magica pur con ovvie limitazioni in basso.

Insomma queste LS50 si presentarono come un prodotto importante, tanto importante da rendersi quasi presuntuoso. A distanza di dieci anni possiamo dire, numeri di vendita alla mano, che l’obiettivo è stato raggiunto.

I concorrenti non rimasero assolutamente a guardare e così Kef a distanza di qualche anno presentò alcune evoluzioni ed una prima versione delle LS50 Wireless.

Per un audiofilo con la smania di montare, cambiare e settare il proprio sistema, un diffusore quasi “all in one” come questo significa una limitazione del gioco ma questa è solo una faccia della medaglia. L’altra faccia, parla di ingombri contenuti, pochi fili sparsi per casa ed una sinergia ottimale tra i vari componenti della catena, in quanto tutto è stato studiato per lavorare assieme.

Che cosa sono le Kef LS50 Wireless 2?

Le Kef LS50 Wireless II sono un vero e proprio sistema audio la cui base di partenza sono le LS50 Meta, evoluzione delle LS50, al cui interno è stato inserito tutto il necessario per riprodurre musica in maniera quasi del tutto autonoma.

Quindi non chiamatele semplicemente diffusori, gli Ingegneri Kef potrebbero prendersela a male visto lo sforzo fatto per progettarle.

Io le ho definite come la borsa di Mary Poppins: due piccoli cabinet con dentro un sacco di cose di cui adesso andremo a darvi maggiori delucidazioni.

Dac, streamer, amplificatori, DSP ma come diavolo hanno fatto a mettere tutta questa roba qui dentro?

Tranquilli, ve lo spigheremo.

Display a sfioro

Sappiate che esiste un diffusore principale (Primary) che include le connessioni ,un display con le funzioni base ed il sensore per il telecomando (in dotazione). Il diffusore secondario (Secondary) ha gli attacchi necessari per mettersi in collegamento con il diffusore principale, una connessione per il subwoofer ed un vaschetta IEC per connettersi alla rete elettrica. La cosa in cui differiscono rispetto a molti concorrenti è che ogni diffusore ha le sue amplificazioni onboard.

Se avete pensato che basta il vostro telefonino oltre a questi due speaker per avere a disposizione un vero impianto Hi-Fi non avete sbagliato, è la realtà dei fatti, ma procediamo per gradi e scopriamone di più.

Struttura in metamateriale (credit Hifight)

La sezione di amplificazione ed il metamateriale

Ogni diffusore è dotato di due amplificatori. Uno in classe D da 280 watt per le vie basse ed uno in classe AB da 100 watt per quelle alte. Parliamo dunque di un totale di 4 amplificatori che consentono, stando ai dati dichiarati, di raggiunge una pressione sonora di 108 Db a un metro. Insomma, avrete di che divertirvi. Di certo, la pressione sonora da sola non basta, fondamentale è contenere la distorsione. Questo è possibile grazie ad una amplificazione ben dimensionata, ma anche grazie allo studio effettuato dal brand inglese per la realizzazione di un materiale sintetico (metamateriale) che grazie alla sua struttura a labirinto ha la capacità di assorbire i suoni indesiderati provenienti dalla parte posteriore del driver. La sua struttura a labirinto del MAT (metamateriale), è studiata in modo tale che ogni scanalatura assorba un range di frequenze ben precise. I tecnici Kef dichiarano di riuscire ad assorbire il 99% dei suoni indesiderati provenienti dal retro degli altoparlanti.

Ammettetelo voi non c’avreste mai pensato eh? Proprio forti questi ingegneri Kef!

Spiegazione della tecnologia Uni-Q

Il driver brevettato Uni-Q di Kef

Le Kef LS 50 Wireless 2 sono diffusori a due vie equipaggiati con un driver brevettato chiamato Uni-Q. Questa tipologia di brevetto ha radici lontane, risalenti a più di 30 anni fa ed oggi è arrivato alla sua dodicesima generazione. A vederlo da lontano l’Uni-Q sembra equipaggiato con un singolo altoparlante, nella realtà dei fatti invece, il driver delle frequenze medio basse incorpora al suo interno un tweeter con una guida d’ onda, incaricato di riprodurre le alte frequenze

Esploso del driver Uni-Q (credit Kef)

Questa scelta nasce da uno studio secondo il quale le frequenze medio basse e quelle medio alte irradiandosi da due posizioni differenti finiscono per interferire tra di loro. Con l’utilizzo del sistema Uni-Q queste interferenze vengono ridotte e di conseguenza il suono è meno soggetto a distorsioni. Il sistema Uni-Q è la risposta di Kef alla così detta sorgente puntiforme di cui in futuro cercheremo di darvi maggiori dettagli. Non è l’unica soluzione al mondo ma di sicuro è una di quelle valide.

A cosa posso connettermi con le Kef LS 50 Wireless 2?

Le Kef LS50 Wireless II possono connettersi alla maggior parte dei servizi di streaming presenti sul mercato. Noi le abbiamo testate principalmente con Tidal e Spotify tramite Spotify connect. Senza dimenticarci di Amazon HD e Quobuz. Per quanto riguarda Tidal sappiate che queste Kef offrono il supporto ai file MQA oltre alla certificazione Tidal Connect che vi consentirà di gestire la musica direttamente dall’app Tidal senza utilizzare KEF CONNECT.

Abbiamo anche sfruttato la certificazione Roon Ready. Di cosa si tratta? Roon è un player a pagamento di ultima generazione con una interfaccia grafica bella ed user friendly in grado di rendere l’esperienza di ascolto ancora più performante e soprattutto bit perfect.

Schermata di Roon da device mobile Android

La certificazione Roon Ready vi permetterà di sfruttare al massimo il protocollo RAAT di Roon e godere delle tante features presenti sul costoso player.

Cliccate sul menu impostazioni di Roon poi audio e scorrete verso il basso. Troverete i dispositivi Roon Ready. A questo punto cliccate sulle Kef ed il gioco è fatto

Da non dimenticare la presenza dell’ HDMI, compatibile con la tecnologia ARC, per connettere la vostra TV e gli ingressi ottici e coassiali per utilizzare sorgenti esterne come un lettore CD. Non è presente un ingresso USB ma potrete comunque collegarvi ad un pc o un nas via UPNP/DLNA o in alternativa acquistare uno dei tanti convertitori USB/COAX come l’Hiface di M2tech.

Le connessioni presenti sul diffusore principale

Se siete in possesso di un giradischi, potrete utilizzarlo o via bluetooth, se il vostro giradischi ne è provvisto, oppure utilizzando l’ingresso AUX con un apposito cavo terminato rca-jack 3,5mm. Un tradizionale ingresso analogico RCA o XLR ci sarebbe piaciuto di più.

Se siete amanti dei bassi “tellurici” potrete aggiungere fino a 2 subwoofer tramite l’apposita connessione.

Quanto è difficile configurare le KEF LS50 Wireless 2?

Questo era uno degli aspetti che mi intimoriva maggiormente. Leggendo il sito della casa madre si parla di tantissime funzionalità, belle e comode ma che potrebbero generare confusione e paura nell’utente medio. Fortunatamente non è così. Tramite l’app KEF CONNECT nel giro di circa 5 minuti riuscirete a configurare il tutto. Vi basterà seguire le poche e semplici istruzioni (anche in italiano) e come per magia il tutto funzionerà. Bisogna fare veramente i complimenti a chi ha progettato l’interfaccia utente per la semplicità di utilizzo. Se avete sentito parlare di problemi di connessione sappiate che erano riferiti ai primi esemplari della vecchia versione e che nella nostra esperienza non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema. Non dimentichiamoci infine della compatibilità con Google Chromecast e Apple Airplay 2.

Potete scegliere di collegare le Kef LS50 Wireless II in modalità cablata o wireless. Tramite la prima avrete un resampling a 24 bit/192 KHz mentre con la seconda arriverete a 24bit/96KHz.

Kef Connect tutto a portata di TAP

L’applicazione KEF CONNECT è il centro nevralgico del sistema. Tramite questa APP disponibile sia per Android che Ios potrete effettuare i settaggi iniziali e poi sbizzarrirvi con i vari servizi di streaming supportati direttamente nell’APP (Tidal, Quobuz,Amazon HD ed altri)

Tramite un comodo menù a tendina potrete selezionare la sorgente desiderata e regolare il volume.

Potrete inoltre andare a configurare il DSP interno in base al vostro tipo di ambiente. L’interazione tra l’ambiente di ascolto ed il sistema audio è una delle cose che caratterizza maggiormente il risultato sonoro tanto che alcuni appassionati dicono che il primo componente di un impianto Hi-Fi è l’ambiente. Kef risponde a questa problematica con un DSP che vi offre due possibilità diverse di impostazioni a seconda delle vostre esigenze.

KEF CONNECT vi chiederà pochi semplici dati come il posizionamento del diffusore, la grandezza della stanza ed in base a questo lavorerà per offrirvi il massimo delle prestazioni. Detta in maniera decisamente più figa possiamo affermare che le Kef LS50 Wireless II utilizzano una multiamplificazione attiva con 4 amplificatori. Due per le vie basse in classe d e due per le vie alte in classe ab. Il tutto collegato ad un crossover elettronico con DSP in grado di correggere il disallineamento di fase dovuto al crossover ed intervenire sulle varie frequenze in base all’ ambiente in cui sono collegati i diffusori. Tutto ciò anche grazie alle informazioni fornite dall’utente

KEF Connect
KEF Connect

Come suonano le Kef LS50 Wireless II?

Abbiamo provato le LS50 Wireless II utilizzandole sia poggiate su una scrivania che posizionate su uno stand da 60 cm circa di altezza posizionandoci ad una distanza di circa tre metri di distanza. Se acquisterete gli stand Kef dedicati potrete ancorarli al diffusore tramite delle apposite filettature. La risposta alla domanda del titolo è: “Le Kef suonano bene“. Questi mini diffusori hanno una risposta in frequenza in grado di riprodurre la maggior parte dello spettro sonoro. A dispetto delle dimensioni la gamma bassa è ben articolata senza fastidiose code e rimbombi. La gamma medio-alta è estesa e al contempo rifinita, senza divenire mai fastidiosa. Collegando la televisione e guardando alcuni film ci si rende conto di quanto siano precisi e dettagliati i dialoghi.

Il Reflex posteriore

Ovvio che non potrete riprodurre una esplosione nucleare dell’ultimo action movie uscito in DVD ma il risultato rispetto a l’impianto audio di serie di un televisore è semplicemente abissale. Una prova che faccio spesso è quella di vedere un film in inglese senza sottotitoli. Il mio inglese zoppicante ha giovato molto dell’intellegibilità dei dialoghi offerto da queste Kef rendendo la comprensione molto più agevole. I parametri in cui eccellono questi diffusori inglesi sono però la riproduzione del palcoscenico sonoro e la capacità di scomparire. Una prova che vi consiglio di fare è quella di mettere su un disco che conoscete bene. Nel mio caso L’Italiana in Algeri.

Chiudendo gli occhi i diffusori scompaiono e la stanza sembra avvolta dalla musica. Il palcoscenico sonoro ricreato va ben oltre la linea dei diffusori e si ha un effetto tridimensionale. Sembra di trovarsi davanti all’orchestra e la collocazione degli strumenti è attinente a quella reale. Tutti i musicisti sono posizionati nel posto giusto. Il suono è ricco di dettagli ed il decadimento delle note è semplicemente eccellente. Il suono dei piatti non si esaurisce in un istante bensì si affievolisce piano piano nel tempo. Il passaggio dai pianissimo ai fortissimo è riprodotto con inaspettata veemenza per un diffusore di queste dimensioni. La timbrica degli strumenti si avvicina a quella reale. Passo in rassegna un altro album che conosco molto bene di Sara K e qui le Kef sono come la capolista della Serie A che gioca in casa la partita valevole per lo scudetto: danno il meglio di loro senza perdere neanche una nota.

La focalizzazione delle voci è eccellente e si riescono a cogliere anche le più piccole sfumature.

L’istinto è quello di alzare il volume perché non si percepisce fatica di ascolto e le piccole Kef non faticano a sonorizzare un ambiente di circa 45 metri quadrati. Tutto il lavoro svolto dagli ingegneri per combattere la distorsione ha un suo perché.

Ho effettutato diverse prove in doppio cieco switchando dalla modalità cablata a quella wireless e cogliere differenze all’ascolto è veramente difficile. La grande comodità della modalità senza fili è quella di avere il solo vincolo del cavo di alimentazione per il posizionamento.

Le differenze qualitative tra i vari servizi di streaming sono facilmente udibili e tra tutti quelli provati, Tidal e Quobuz sono quelli che hanno soddisfatto maggiormente le nostre aspettative. A seguire metteremmo Amazon Music HD e poi Spotify. Se deciderete di acquistarle vale la pena spendere qualche soldo in più per un servizio di streaming ad alta risoluzione.

Potrei continuare per pagine ma non mi sembra il caso. In sintesi, se cercate un diffusore con una timbrica realistica, finiture di ottimo livello e facile da utilizzare con queste Kef potreste smettere di cercare e pensare di dedicarvi esclusivamente ad ascoltare musica. Il tutto comodamente dal divano mentre, ispirati da ottima musica, passate dall’app Kef Connect a Tinder cercando un messaggio originale da mandare al vostro/a match.

Appena arrivate le Kef hanno effettuato un aggiornamento firmware

Belle, ma tra 10 anni saranno attuali?

Ammettetelo vi siete posti questa domanda eh? Potrei rispondervi chiedendovi se il vostro telefonino o il vostro televisore lo saranno, ma non è bello rispondere ad una domanda con un’altra domanda. Diciamo che tramite gli aggiornamenti firmware, un sistema del genere è in grado di fornirvi un supporto duraturo nel tempo e che probabilmente tra 10 anni le ascolterete ancora. Nel settore dell’audio a due canali le novità non sono così frequenti e rivoluzionarie come in altri settori e se il produttore vi supporterà potreste vivere sonni tranquilli.

Comprerei le Kef LS50 Wireless II?

Anni fa acquistai le prime LS50 passive e mi piacquero talmente tanto da metterci a monte elettroniche dal costo almeno 4 volte superiore perchè ritenevo giusto valorizzarle. La versione Wireless a 2.799 Euro posso affermare con assoluta certezza che è addirittura conveniente. Il prezzo vi sembra elevato? fatemi la cortesia di ascoltarle e poi scriveteci. Probabilmente cambierete idea. Ah portatevi anche la vostra compagna/o le dimensioni, le linee ed i pochissimi fili sparsi per casa potrebbero convincere anche il più scettico e spilorcio partner. Finalmente un prodotto Hi-Fi che svincola questo mondo dallo stereotipo comune Hi-Fi=difficile. Ben vengano prodotti come questi facili, di qualità e che possano aprire le porte dell’Hi-Fi anche a chi è alle prime armi.

A questo punto sarebbe bello capire cosa sono in grado di combinare le nuove Kef Blade Meta. Noi ci prenotiamo per un ascolto.

Caratteristiche tecniche

Credit immagine Hifight

I prodotti Kef sono distribuiti in Italia da Hifight.

PRO

  • Qualità Costruttiva
  • Prestazioni sonore
  • Facilità di utilizzo

CONTRO

  • Manca un ingresso analogico RCA/XLR

Leggi anche:

I diffusori attivi sono il futuro? Istruzioni video per Ios e Android
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Alta fedeltà
  • Hornby, Nick (Autore)

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Francesco Taddei

Appassionato di musica fin da bambino, con una grande passione per l'alta fedeltà. Adoro la tecnologia e tutto ciò che la circonda. Da sempre fautore della "casalinga di Voghera" cerco di dialogare con le persone parlando in maniera semplice. Su Instagram trovi le mie peripezie giornaliere tra elettroniche e qualche tentativo (molto maldestro) di DIY audio.

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