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Un hacker avrebbe rubato i dati all’anagrafe Argentina

I dati di moltissime persone rubati, compresi quelli di stelle del calcio come Messi e Aguero

Un attacco hacker all’agenzia anagrafica dell’Argentina avrebbe esposto i dati della popolazione, che potrebbero finire online per essere vendute sul mercato nero. Su Twitter sono arrivate alcune informazioni della carta d’identità di alcune celebrità argentine, fra cui Lionel Messi e Sergio Aguero.

Attacco hacker all’anagrafe dell’Argentina

Secondo le prime ricostruzioni, gli hacker avrebbero preso di mira RENAPER, il Registro Nacional de las Personas. La versione argentina dell’anagrafe, che fornisce i documenti d’identità e conserva in versione digitale i dati sulla popolazione per conto del Ministero dell’Interno.

La prima prova dell’avvenuto attacco arriva da Twitter, dove un utente appena registrato dal nome @AnibalLeaks ha pubblicato le foto delle carte d’identità di 44 celebrità argentine. Fra loro figure politiche come il presidente Alberto Fernández, giornalisti e anche calciatori famosi, come Lionel Messi e Sergio Aguero.

attacchi hacker

Lo stesso utente, un giorno dopo aver pubblicato le fotografie, ha scritto in un forum argentino di poter rintracciare informazioni su qualsiasi utente iscritto all’anagrafe del Paese.

Dopo le pressioni mediatiche seguite dal tweet, il governo argentino ha ammesso la breccia nella sicurezza tre giorni dopo. Il 13 ottobre, il Ministero dell’Interno ha affermato di aver trovato un account VPN del Ministero della Salute utilizzato per prendere 19 foto “nell’esatto momento in cui erano pubblicate su Twitter”. Il governo ha ammesso il furto di questi dati ma ha assicurato che non c’è stato nessun diretto attacco al RENAPER.

Tuttavia, The Record ha contattato direttamente gli hacker. Che afferma: “forse nei prossimi giorni pubblicherò i dati di un milione o due milioni di persone”. Ha inoltre affermato di aver avuto accesso ai dati per via di “impiegati disattenti”. Secondo le sue parole, il database contiene nomi, indirizzi, date di nascita, genere, data di emissione e scadenza della carta d’identità. E ancora identificativi lavorativi, indicazione di cittadinanza e foto.

Senza una conferma governativa non possiamo affermare con certezza dell’avvenuto attacco. Ma il rischio sembra essere reale. Vi terremo aggiornati.

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Source
The Record

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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