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Una leak rivela che Samsung vuole produrre i suoi stessi chip

Alla ricerca di migliori performance, Samsung si lancia sui microprocessori.

La testata sudcoreana Inews24 ha pubblicato un’indiscrezione che, pur lungi dall’essere ufficiale, ha risvegliato l’attenzione degli appassionati mobileSamsung avrebbe deciso di afferrare le redini del proprio destino e di autoprodursi dei chip personalizzati per i Galaxy serie S in uscita nel 2025. Non solo, l’azienda avrebbe intenzione anche di produrre microprocessori per la concorrenza, coprendo le necessità di mastodonti del settore quali Motorola e Vivo.

Samsung e chip, una storia complessa

La leak ha ricevuto anche l’endorsement del creator IceUniverse, informatore ben noto nell’ambiente tech della Corea del Sud. Inoltre, i contenuti che espone non sono affatto stralunati se si considera il panorama ampio del settore e il fatto che già in passato voci di corridoio avevano già suggerito questo genere di soluzione. Nonostante le ottime prestazioni, alcuni utenti di Snapdragon 8 Gen 1 e dell’Exynos 2200 hanno lamentato problemi di surriscaldamento. Da qui le manovre del mondo della telefonia di alta gamma per ricorrere ad alternative meglio ottimizzate.

samsung galaxy

Un caso, ma non isolato

A ben guardare, l’episodio che ha coinvolto Samsung non è troppo dissimile da situazioni omologhe che hanno toccato praticamente tutte le industrie del settore. Il problema sostanziale è condiviso: la crescente potenza dei processori non viene compensata da un miglioramento sostanziale dei sistemi di raffreddamento dei device. Si studiano costantemente dissipatori più efficienti, tuttavia lo spazio offerto dalle strutture fisiche degli smartphone è tutto sommato limitato, in genere non c’è posto per una ventola di quelle che si potrebbero invece innestare sui laptop.

Per questioni di mercato, i produttori di apparecchiature digitali portatili devono però ogni anno promuovere il lancio di processori all’avanguardia, sempre più potenti, ma il resto degli elementi hardware faticano a tenere il passo e un po’ tutti sono costretti a porre un freno artificiale – e spesso occulto – ai semiconduttori adoperati.

sede samsung

L’ipotesi dell’autogestione Samsung dei chip

Concentrando su di sé la produzione di chip, Samsung finirebbe dunque con il seguire le orme di Apple, intavolando una genesi tecnologica che, pur schiava delle criticità condivise dall’intera categoria, sarebbe in grado di fornire un elemento strutturale cucito su misura per le necessità dei Galaxy, cosa che su carta potrebbe ottimizzare la gestione delle GPU. In passato, Samsung aveva installato CPU personalizzate sui chip Exynos, tuttavia la sezione CPU della ditta è stata definitivamente chiusa nel dicembre 2019, elemento che va ulteriormente a suggerire che il gigante sudcoreano possa seriamente valutare un nuovo approccio.

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