fbpx
Com'è cambiatoRubriche

Come è cambiato: il fax

Breve storia dell’invio di documenti tramite servizio telefonico

Come è ormai consuetudine per questa rubrica, partiamo dalla definizione dell’oggetto di cui parleremo. Che in questo caso è avvolto da un’aura mitica, essendo uno strumento affascinante, irresistibilmente démodé e a suo modo misterioso.

Dunque, prima di scoprire quando è nato e come è cambiato il fax, diciamo di cosa si tratta.

Fornire la definizione di fax dimostra già quanto un oggetto ritenuto antiquato sia in realtà estremamente complesso. Per iniziare, la parola fax è abbreviazione di telefax. Dove il prefisso tele- indica la trasmissione a distanza, e fax è abbreviazione di facsimile, cioè l’invio di documenti per mezzo di un apparato di lettura elettronica dell’immagine e di un apparato di riproduzione su carta.

Quindi, in breve, il fax è un servizio telefonico che consente di trasmettere immagini fisse, di solito documenti.

fax come è cambiato

Quando nasce il fax

Non solo il fax è ancora tra noi, ma le sue origini sono molto più remote di quanto si creda.

Il brevetto, che dobbiamo all’ingegnere e inventore scozzese Alexander Bain, è stato depositato nel 1843, tre anni dopo un’altra sua invenzione, l’orologio elettrico.

Come è cambiato il fax: i primi modelli

Il fax inventato da Bain si basava su un meccanismo elettromagnetico a pendolo. Sincronizzando due pendoli attraverso un orologio, le immagini venivano scansionate riga per riga, e trasferite su un cilindro che le riproduceva sfruttando proprio la sincronizzazione.

Il fisico inglese Frederick Backewell ha poi migliorato il primo fax, sostituendo i pendoli con un cilindro rotante, ma la sua intuizione non ha avuto un grande successo (nonostante l’esposizione alla World’s Fair londinese del 1851).

Il primo fax con una certa diffusione commerciale si deve invece al fisico italiano Giovanni Caselli, inventore del pantelegrafo. Cioè del primo vero precursore del fax moderno. Il pantelegrafo, realizzato nel 1856, era un perfezionamento del telegrafo, capace di trasmettere a distanza qualunque segno effettuando una scansione per linee successive a bassa velocità.

Il pantelegrafo, col quale Caselli è riuscito a inviare un documento da Parigi a Lione, ha catturato l’interesse di Napoleone III, che ha insignito il nostro fisico della Legione d’Onore.

Come è cambiato il fax tra Otto e Novecento

Il pantelegrafo si è diffuso in tutto il mondo negli ultimi decenni dell’Ottocento.

Ma per capire come è cambiato il fax moderno dobbiamo arrivare alla prima data cardine del secolo scorso, il 1924. È stato allora che Richard H. Ranger, tecnico della Radio Corporation of America (RCA), ha inventato il fotoradiogramma senza fili. Ovvero un dispositivo capace di trasmettere immagini fisse via radio a distanze molto elevate, anche attraversando l’Atlantico. E infatti nel novembre del 1924 Ranger ha trasmesso l’immagine dell’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Calvin Coolidge, da New York a Londra.

fax
Fax machine in the office

La commercializzazione del fax

Quell’esperimento sarebbe stato destinato a dare al fax una risonanza enorme. Due anni dopo, nel 1926, è iniziata la sua commercializzazione.

E nel 1929 il tedesco Rudolf Hell inventa la Hellschreiber, una tipologia di fax utilizzata sino agli anni Ottanta del secolo scorso. Nel 1942 è la volta del primo fax a colori.

La tecnologia avrà poi un importante sviluppo negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale.

Sino ad arrivare al 1964, quando la Xerox Corporation mette in commercio la Long Distance Xerography (LDX), che però non ha avuto un grande successo per il costo elevato e la difficoltà di utilizzo.

Due anni dopo la stessa Xerox rilascia il Magnafax Telecopiers, un fax più piccolo, di “soli” (per allora) ​​21 chili. Facile da usare, poteva essere collegato a qualsiasi linea telefonica standard. Ed era in grado di trasmettere un documento in formato lettera in circa sei minuti.

Ed ecco, nella metà degli anni Settanta del Novecento, i prodotti compatti, che in uno dispositivo racchiudono stampante, scanner e modem. Subito venduti in Giappone, si diffondono in tutto il mondo a partire dalla prima metà degli anni Ottanta.

HP LaserJet Pro M148fdw 4PA42A, Stampante Multifunzione A4,...
  • Connettività: USB + Wi-Fi
  • Stampa solo in bianco e nero, stampa fronte e retro automatica
  • Effettua scansioni e fotocopie, scansione fronte e retro manuale, con caricatore automatico di documenti

Il fax oggi

Come è cambiato il fax col boom dei computer e di Internet?

L’incontro tra le due tecnologie è del 1985, quando Hank Magnuski, fondatore della Gammalink, ha realizzato la prima scheda fax per computer, chiamata Gammafax.

Mentre risale al 1995 l’epocale invenzione di J2 Global, ancora oggi attiva: eFax, che permette di inviare i fax tramite Internet.

Oggi è possibile inviare fax tramite mail e smartphone: le prime app per iOS e Android sono del 2017. E c’è da dire che il fax resiste, nonostante l’introduzione (nel 2015), della PEC, ovvero la posta elettronica certificata, il cui valore legale è appunto tale e quale a quello di un documento inviato col vecchio, caro telefax. Che continua a essere adoperato da un numero sorprendente di privati e aziende: vuoi perché ha saputo adattarsi alle nuove tecnologie, vuoi perché – come il vinile per chi ascolta la musica – continua a emanare un irresistibile fascino vintage.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button