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La truffa di Leonardo da Vinci e delle criptovalute: due arresti

Finiscono ai domiciliari due presunti truffatori, che secondo la procura si sarebbero spacciati per consulente finanziario e avvocato, su ordinanza del gip Guido Salvini a Milano. L’accusa è di aver perpetrato una truffa che vede protagonisti Leonardo da Vinci e le criptovalute. Che è costata ben 125 mila euro a una donna.

La truffa delle criptovalute coinvolge anche Leonardo da Vinci

Tutto il genio di Leonardo da Vinci non sarebbe bastato all’artista e inventore per sospettare che un giorno lo avrebbero coinvolto in una truffa sulle criptovalute. Eppure F. C., 46 anni, e Davide Cuccato, 49, non si sarebbero fatti problemi a usare il suo nome in una truffa “complessa e bizzarra“, come l’ha definita il gip che ha messo ai domiciliari i due uomini.

Il presunto raggiro avrebbe sottratto a una donna 125 mila euro. Che sarebbero dovuti servire per acquistare 12 finti “microquadri nascosti nei quadri di Leonardo da Vinci”, oltre che 32 frazioni digitali della pittrice Alina Ciuciu, estranea quando Leonardo alle indagini. Ma la truffa a quanto pare avrebbe coinvolto ben 200 potenziali clienti.

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Ai truffati i due imputati avrebbero offerto la possibilità di entrare a far parte di un fondo di investimento. L’obiettivo annunciato era quello di diffondere una galleria web con la rappresentazione digitale delle più importanti opere d’arte. I sospetti assicuravano di frazionare le opere “in singole porzioni di cui chi avesse aderito al fondo sarebbe divenuto proprietario e il titolo di proprietà sarebbe stato costituito per ciascuna frazione da un ‘token‘, una sorta di gettone digitale il cui valore sarebbe rapidamente salito nel giro di pochi anni sino a decuplicarsi per effetto automatico della crescita di valore dell’arte mondiale.

Complessa e bizzarra

La presunta truffa sfruttava finti esperti d’arte e richiami di natura esoterica nei quadri di Leonardo. C’era persino un fantomatico contatore online dei token che salivano. Ma soprattutto sfruttava la scarsa conoscenza dei truffati di termini quali tokenizzazione e blockchain. Se infatti nell’ultimo anno è nato il mercato degli NFT artistici, usando la blockchain per vendere opere d’arte digitali, digitalizzare opere d’arte e trasformale in criptovalute sembra troppo complesso per essere vero.

Ora i presunti responsabili sono finiti nelle mani della giustizia. Spiegare il funzionamento dei token delle opere di Leonardo ai giudici potrebbe essere più complicato. In ogni caso, sarà la procura a fare luce su questa vicenda “complessa e bizzarra”.

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Source
Corriere della Sera Milano

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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