Il magico mondo di Gigì: il sogno è il motore di tutto

Si torna nel mondo della magia per il nuovo appuntamento con la rubrica degli anime degli anni ’80. Pensavate che avessimo finito con le maghette e invece questa volta voliamo al 1983, anno in cui in Italia ha fatto il suo esordio Il magico mondo di Gigì. Prodotto da Ashi Production, l’anime è composto da 63 episodi che in Italia non sono però arrivati in modo completo. La prima messa in onda dell’anime su Rete 4 ha visto la proiezione di 52 episodi. Bisognerà attendere l’acquisizione da parte della Mediaset negli anni ’90 per vedere la messa in onda degli 11 episodi finali della serie animata con tanto di titolo rinnovato in ‘Benvenuta Gigì’.
Ma qual è la storia di questa nuova maghetta?

Il magico mondo di Gigì: la storia

Gigì arriva sulla Terra

Potremmo dire che le maghette degli anni ’80 sono essenzialmente di due tipi: ragazzine terrestri che ricevono poteri da personaggi o folletti provenienti da magici mondi, oppure fanciulle di lontani mondi magici che arrivano sulla Terra con una ben specifica missione. La nostra Gigì appartiene a questa seconda fazione.

Gigì è una ragazzina di 12 anni che arriva sulla Terra dal Regno della Fantasia, inviata dai suoi genitori – i sovrani del regno in questione – con una missione ben precisa: riavvicinare i due mondi, la Terra e quello della Fantasia, ormai da lungo tempo separati. Per farlo Gigì si finge figlia di una coppia di veterinari, che sono sotto ipnosi, e ha inoltre a sua disposizione un ciondolo magico che all’occorrenza si trasforma in una bacchetta.

La missione di Gigì

Attraverso la sua bacchetta magica Gigì riesce a trasformarsi in un’adulta capace di acquisire ogni tipo di abilità ed essere d’aiuto in ogni situazione. Il suo compito, infatti, è quello di fare delle buone azioni. Solo attraverso queste riuscirà ad accendere le 12 gemme che si trovano sulla corona del padre (ogni 4 azioni buone si accende una gemma). Solo quando tutte saranno accese, la sua missione sarà compiuta e i due regni si riuniranno.

Non mancano al suo fianco gli immancabili aiutanti di ogni streghetta che, nel suo caso, sono Bonki, Coco e Yum Yum, rispettivamente un cane, una scimmietta e un pulcino. La nostra Gigì è una ragazzina molto volenterosa e allegra e le prime missioni sulla Terra filano via lisce. Si accendono, dunque, le prime gemme attraverso le sue buone azioni ma nella seconda metà degli episodi accade qualcosa di drammatico.

La morte di Gigì

Arrivato all’episodio 45 de Il magico mondo di Gigì, l’anime vive una serie di bruschi cambiamenti. Un colpo di scena dietro l’altro che iniziano quando il ciondolo magico di Gigì viene distrutto durante una sparatoria. E se questo non bastasse, nell’episodio successivo la nostra giovane protagonista viene tragicamente investita in strada e muore sul colpo.

Una fine tragica che sembrerebbe mettere fine all’anime, invece l’anima di Gigì vola fino al regno dei suoi genitori ed è a loro che chiede di potersi reincarnare nella figlia neonata naturale della famiglia terrestre che l’aveva adottata. Cosa che, alla fine, accade.

L’avventura di Gigì non è finita

Ora che Gigì è una neonata, ci si chiede chi possa continuare la sua missione e la risposta arriva nelle puntate successive de Il magico mondo di Gigì. Sul regno della Fantasia il padre di Gigì ritrova in un lago una serie di gemme che scopre essere fatte apposta per il foro centrale della sua corona magica. Ogni volta che ne inserisce una, questa proietta delle immagini di Gigì all’età che aveva prima di morire. La ragazzina è impegnata in avventure inedite, sempre collegata alla sua missione.

Per i genitori di Gigì è una sorpresa, perché comprendono che le avventure non sono quelle che la figlia ha già vissuto e, dunque, si chiedono come sia possibile vederla già a quell’età se ora è una neonata. La risposta arriverà poco dopo: la battaglia di Gigì sta infatti continuando nella mente della neonata.

Il finale

La Gigì neonata continua dunque la sua missione in un mondo onirico ma le cose si complicano quando un’entità malvagia si infiltra nei suoi sogni, trasformandoli in incubi per convincerla a desistere. Aiutata da Kajira, un draghetto rosa che si trasforma poi in un ragazzo, Gigì riesce a distruggere questa entità malvagia, tornando ad essere serena. La missione di ricongiungere la Terra e il regno della Fantasia non è ancora giunta al termine ma la nostra protagonista neonata è certa che un giorno questo sogno diventerà realtà.

Il magico mondo di Gigì: curiosità e considerazioni

La storia di Gigì continua con una… seconda Gigì!

È insomma chiaro che la storia di Gigì non ha una vera e propria conclusione, d’altronde la Terra e il regno della Fantasia non si sono riuniti come prefissato. È proprio da questo spunto che parte la seconda serie, ambientata 10 anni dopo i fatti di Gigì e la sua rinascita in una neonata terrestre. La protagonista non è però lei ma sua omonima cugina, proveniente da Mare Incantato, una colonia del regno della Fantasia. Con la prima pritagonista questa seconda non condivide solo il nome ma anche l’aspetto: le due sono identiche. Anche la nuova Gigì quindi affronta la stessa missione, con poteri analoghi e con tanto di tre aiutanti a seguito.

La missione questa volta verrà portata a termine? Ancora una volta la risposta è no! L’ostilità degli uomini ai sogni costringe le creature di Mare Incantato e delle altre colonie del Regno della fantasia a lasciare la Terra per non rischiare di sparire per sempre. Gigì però vi rimane, così come la prima, con la differenza che lei mantiene tutti i ricordi del suo pianeta d’origine, nella speranza di poter un giorno realizzare la sua missione.

La fiaba di Momotarō

Il magico mondo di Gigì è un anime che si ispira alla fiaba di Momotarō. Si tratta di una fiaba giapponese risalente al periodo Edo in cui si parla proprio di una principessa e ricalca alcuni aspetti della trama dell’anime. La principessa della fiaba arriva sulla Terra per far sognare gli umani, in modo da riavvicinarli al suo pianeta.

Il richiamo a questa fiaba, d’altronde, sottolinea un tema molto amato negli anime degli anni ’80, soprattutto quando di parla di maghette, che è quello dei sogni e dei significati onirici, spesso elemento chiave per la sopravvivenza del regno. Come dimenticare l’importanza del sogno in Evelyn e la magia di un sogno d’amore?

Gigì come Pollon

Se Gigì richiama Evelin per l’importanza del sogno nella trama dell’anime, la protagonista presenta forti similitudini anche con un’altra protagonista assoluta degli anni ’80: Pollon. Il fulcro di entrambe le storie è l’importanza di produrre buone azioni, di aiutare chi è in difficoltà. Gigì, in particolare, si impegna non in attesa di una qualche ricompensa, ma in modo totalmente disinteressato. Le sue azioni sono sincere, dettate solo dal buon proposito di riportare il sogno sulla Terra e riavvicinarla al regno della Fantasia.

Anche per questo i toni dell’anime non sono mai drammatici ma, anzi, leggeri, mai privi di un tocco di colore. Sia Pollon, che vuole diventare una dea, che Gigì mostrano la tenacia e l’intraprendenza di chi ha un importante sogno e vuole realizzarlo a tutti i costi.

La sigla

La prima sigla de Il magico mondo di Gigì è de I Sorrisi, cantata da Dominique Mancinelli Merrill. Nel 1990 arriva una nuova sigla dal titolo Benvenuta Gigì che è cantata da Cristina D’Avena. La seconda serie, invece, avrà un’altra sigla, dal titolo Tanto tempo fa Gigì, sempre cantata da Cristina D’Avena.

Desiderosi di rivivere altre storie legate agli anime degli anni ’80? Siamo andati sui monti insieme ad Heidi e Annette, tifato per i protagonisti di Prendi il mondo e vai e vissuto i tormenti d’amore di Johnny. Ci siamo immersi in trame horror con Bem il mostro umano, vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e Benji, Shingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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