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YouTube lancia Creator Music, per le licenze musicali commerciali

Il nuovo marketplace è accessibile per tutti i membri del Partner Program negli USA

YouTube ha annunciato il marketplace Creator Music, che tutti i membri del Partner Program di YouTube negli Stati Uniti possono utilizzare per ottenere licenze musicali commerciali. Annunciato dapprima lo scorso settembre, offre un ampio catalogo di brani che i creator possono esplorare, cercare e acquistare per aggiungere tracce audio ai propri video su YouTube.

YouTube Creator Music, via al market per le licenze musicali

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Stanto a quanto annunciato da YouTube, uno dei vantaggi di questa piattaforme è la semplicità: i termini dei diritti musicali sono espressi in un linguaggio semplice, in modo che i creatori capiscano subito i costi coinvolti. I creator possono acquistare le licenze. Ma anche selezionare brani che offrono opzioni di compartecipazione alle entrate, in modo che chi ha creato le tracce guadagni in percentuale sugli introiti del video.

Questa novità permette di gestire un punto di controversia di lunga data sulla piattaforma. Finora – e ancora fuori dagli USA – un creatore che utilizza una canzone che di cui non possiede i diritti, finisce per dare tutte le entrate pubblicitarie del proprio video al titolare della licenza musicale. Questo porta molti a non utilizzare musica coperta da diritti. Un danno per gli artisti musicali e per i creator. Oltre che per i fan, che devono sempre ascoltare le stesse generiche note delle canzoni di pubblico dominio.

Come funziona il nuovo marketplace

Con il lancio di Creator Music, YouTube vuole semplificare la gestione delle licenze. Attraverso una dashboard online, i creatori possono cercare i brani che hanno in mente o sfogliare per raccolte, generi o stati d’animo. Una volta scelti i brani giusti per il proprio video, possono visualizzare i costi di licenza associati. E possono persino impostare un budget massimo per limitare la ricerca alle tracce che possono permettersi.

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Una volta scelta la traccia perfetta, i creatori possono scegliere se acquistare una licenza dopo aver esaminato i termini. In alternativa, possono trovare un accordo di compartecipazione alle entrate. Con il primo basta scaricare la canzone da aggiungere al loro video. Se non vogliono pagare un costo anticipato per l’utilizzo della musica, possono invece scegliere una traccia con l’opzione di compartecipazione alle entrate.

Questa doppia modalità di pagamento permette di venir incontro sia ai creatori più grandi che vogliono controllare i costi associati alle produzioni, sia quelli più piccoli che spesso non possono permettersi di pagare i costi anticipati sul video.

Più opzioni per i creativi

Il nuovo servizio non sostituisce la libreria audio di brani gratuiti di YouTube, utilizzatissima soprattutto da chi fa lo youtuber più per hobby che come lavoro. Anzi, potete visualizzare i brani gratuiti anche in YouTube Creator Music, compresi quelli della Raccolta audio. Non dovrete far altro che impostare “zero” come costo massimo delle tracce.

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YouTube aveva già portato molte tracce popolari negli Shorts, il formato nato per competere direttamente con TikTok. Il fatto che TikTok utilizzi musica popolare ha portato l’app video ad avere una forte influenza sulle classifiche musicali: i video virali generano più streaming e download delle tracce utilizzate, specie quelle più orecchiabili. Tanto che sembra che anche TikTok voglia lanciare il proprio servizio di streaming musicale, altro mercato in cui competerà con YouTube.

Ora negli Stati Uniti tutte queste canzoni di successo saranno disponibili anche per video più lunghi. L’azienda ha spiegato che punta a espandere queste funzionalità presto anche all’estero – e di solito l’Italia è nel gruppo di nazioni che segue subito dopo gli USA. Vi terremo aggiornati.

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Source
TechCrunch

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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