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Hertz e Touring Survey indagano sulle vacanze degli italiani

Come sono cambiate le vacanze degli italiani durante questa estate?

Come sono cambiate le vacanze 2020 degli italiani durante questa strana estate? L’indagine che il Centro Studi del Touring Club Italiano ha condotto in partnership con Hertz Italia sulla community TCI, fa emergere le tendenze del turismo in questa estate così diversa e particolare.

Le vacanze 2020 degli italiani

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L’Italia è da sempre la meta preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali e quest’anno, a causa della pandemia da COVID-19, ancora di più. Durante queste vacanze, il 94% ha scelto una destinazione domestica mentre il 6% ha scelto l’Europa (l’anno scorso il rapporto Italia/estero era 60:40).

Le regioni più frequentate sono le seguenti:

  • Trentino-Alto Adige (15%);
  • Toscana (11%);
  • Sardegna (8%);
  • Puglia (8%).

All’estero, anche se i numeri sono molto più bassi rispetto gli anni precedenti, i paesi più visitati sono stati Grecia (21%) e Francia (20%), seguite da Croazia (11%) e Spagna (8%).

Tra le tipologie di vacanza quella sole e mare è la preferita (44%) degli italiani. Al secondo posto c’è la montagna (26%) che ha registrato un forte incremento rispetto allo scorso anno (15%). La possibilità di effettuare attività all’aria aperta e di avere a disposizione ampi spazi ha convinto molti a passare le ferie a contatto con la natura.

Tra le strutture ricettive, invece, hotel e villaggi restano la tipologia preferita per l’estate (35%) anche se si segnala un calo rilevante rispetto al 2019 (49%). A seguire troviamo case e appartamenti in affitto, campeggi e agriturismi. Quelle ad aver fatto la differenza però sono le seconde case di proprietà (17% rispetto al 6% del 2019) e quelle di parenti e amici (7% rispetto al 3% dell’anno scorso).

I viaggi nel prossimo futuro

La situazione di preallarme a seguito dell’incremento dei contagi nelle scorse settimane viene ormai percepita come strutturale. Per circa il 74% durerà finché non si troveranno una cura efficace o un vaccino sicuro, per il 18% non si potranno registrare miglioramenti fino a primavera 2021. Pochissimi, invece, vedono una possibile svolta entro la fine del 2020 (8%).

Ciò significa che la disponibilità a viaggiare, soprattutto all’estero, viene particolarmente influenzata. La maggior parte delle persone non se la sente di andare all’estero, in particolare hanno affermato di non sentirsi sicuri nel visitare Croazia (l’89% risponde “no”), Spagna (87%), Regno Unito (86%), Grecia (81%) e Francia (79%).

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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