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Microsoft avvia i licenziamenti in Italia: ecco dove

Tra le grandi Big Tech che hanno messo in atto una serie di importanti licenziamenti, è arrivato il turno di Microsoft Italia. Gli esuberi saranno 59 dei circa 1.000 dipendenti assunti tra Roma e Milano. La trattativa inizierà la settimana prossima, secondo quanto affermato dalle fonti sindacali.

Microsoft e licenziamenti, la trattativa in corso con i sindacati

L’azienda sta facendo di tutto per trovare un accordo con i sindacati e gestire al meglio il piano di esuberi. L’obiettivo è quello di dare il massimo supporto a coloro che dovranno lasciare il proprio posto di lavoro.

Secondo Wired, che cita fonti vicine alla trattativa in corso con i sindacati, i tagli riguarderanno il reparto vendite, e 16 dei 59 dipendenti sono attualmente dirigenti della multinazionale.

Si tratta di 10.000 tagli al personale che, secondo l’azienda, dovrebbero portare a 1,2 miliardi di risparmi l’anno. Mossi dalle mutate condizioni economiche, dall’inflazione e dalle incertezze internazionali, come aveva spiegato a inizio anno l’amministratore delegato Satya Nadella.

“Stiamo assistendo a grandi cambiamenti: le organizzazioni di tutto il mondo stanno evidenziando segnali di cautela data l’incertezza economica globale”, fanno sapere da Microsoft, che conferma i piani di investimento “in aree strategiche di crescita per rispondere alle esigenze del mercato e delle imprese”. 

Tra di esse troviamo ChatGPT, il bot di intelligenza artificiale creato da OpenAI, su cui Microsoft ha deciso di investire moltissimo del suo patrimonio. “Le decisioni che hanno un impatto sulle nostre persone sono particolarmente difficili, e ci impegniamo affinché tutti coloro che sono impattati ricevano il nostro pieno supporto”, conclude Microsoft.

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Licenziamenti previsti anche per Meta

Altri guai in vista per Meta, nel cui futuro c’è una nuova ondata di licenziamenti che dovrebbe colpire circa un migliaio di dipendenti. A riferirlo è Bloomberg News, con un nuovo rapporto che afferma che i nuovi tagli dovrebbero cominciare già questa settimana

I licenziamenti andranno quindi ad incrementare quel 13% di personale tagliato nelle scorse settimane, nella massiccia operazione di riduzione costi annunciata lo scorso novembre. All’epoca lo stesso Mark Zuckerberg aveva dichiarato che il 2023 sarebbe stato “l’anno dell’efficienza”. I primi tagli del nuovo anno sono cominciati a febbraio, con la chiusura di interi dipartimenti.

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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