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La recensione di Life is Strange: True Colors – Bentornati a casa

Armatevi di cuffie, la vostra bevanda preferita e lasciatevi trasportare

Life is Strange: True Colors, il terzo capitolo della famosa saga, è pronto a debuttare su console e PC il 10 settembre 2021: noi abbiamo avuto l’opportunità di lanciarci in questa incredibile avventura prima del previsto e siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo con questa recensione.

La recensione di Life is Strange: True Colors – un fulmine a ciel sereno

La saga di Life is Strange è sempre riuscita a differenziarsi dagli altri giochi. La sua voglia di narrare una storia e permettere al pubblico di esserne il protagonista, lo ha reso un titolo unico nel suo genere. Dall’uscita del primo capitolo ne abbiamo conosciuti tanti di personaggi, abbiamo vissuto con loro esperienze a dir poco sorprendenti ed educative e ci siamo lasciati trasportare.

Tuttavia l’idea di avere nuovi personaggi, di vivere una nuova storia e una nuova atmosfera, un po’ ci spaventava. Quella raccontata nel primo capitolo di Life is Strange, con Max e Chloe, è stata una storia che ha lasciato il segno. Sapevamo che nulla l’avrebbe superata; la paura era quindi lecita.

L’universo dei videogiochi, da allora, ci ha offerto tre prodotti. Deck Nine ha deciso di regalarci Before the Storm, con protagonista la nostra adorata e ribelle Chloe e Rachel, in carne ed ossa. Dontnod invece, con qualche Easter Egg che ha emozionato i fan, ha invece continuato la narrazione con Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit e Life is Strange 2, con Sean e Dan, i due fratelli lupo.

Nonostante ci trovassimo davanti a nuove storie e, specialmente, nuovi personaggi, queste avventure ci hanno emozionato e sono riuscite a farsi spazio nel nostro cuore.

True Colors arriva un po’ come un fulmine a ciel sereno. Ce lo aspettavamo? Assolutamente no. Abbiamo urlato di gioia? Assolutamente sì. Questa volta la Dontnod ha passato il testimone alla Deck Nine, offrendole in un certo senso la possibilità di continuare la storia.

La nostra nuova protagonista è Alex Chen, una giovane ragazza che ha vissuto gli ultimi anni in una casa-famiglia. Non conosciamo nel dettaglio la sua infanzia e il suo passato ma sappiamo, e intuiamo, che sono stati piuttosto dolorosi.

Alex è stata divisa da Gabe, suo fratello maggiore, che ha invece passato gli ultimi anni a cercarla. Dopo essere finalmente riuscito a portare a termine la sua missione, chiede ad Alex se vuole andare a vivere con lui ad Haven Springs, una cittadina nascosta tra maestose montagne.

Alex accetta, sperando di potersi lasciate il passato alle spalle. Non sappiamo per quale motivo i fratelli Chen siano stati divisi in passato e francamente, al momento, non ci interessa. Ciò che ci interessa è altro.

Vedete, Alex è la tipica eroina della serie Life is Strange: anche lei, come Max e Dan, possiede un potere particolare.

Il potere dell’empatia: forte ma spaventoso

Con Max potevamo tornare indietro nel tempo, cambiare gli eventi e salvare persone da pericoli fisici. Con Sean, invece, dovevamo fare i conti con nostro fratello minore Dan, che aveva il potere della telecinesi. Il piccolo però era instabile a causa di vari eventi, e spesso rischiava di fare del male alle persone accanto a lui e a se stesso. Per questo motivo dovevamo aiutarlo ed indirizzarlo, per far sì che potesse usare il suo potere nel modo migliore.

Con Alex, invece, Deck Nine ha probabilmente introdotto uno dei poteri più interessanti e geniali dell’intera saga: il potere dell’empatia. Essere empatici non è semplice, mettersi nei panni degli altri può essere complicato e strano. Spesso non vogliamo stare nei nostri panni, figuriamoci in quelli delle altre persone.

Il potere di Alex è particolare e funziona in questo modo. Quando le persone provano emozioni forti come rabbia, tristezza o paura, Alex vede intorno ad esse un’aura colorata e scintillante. Ogni colore rappresenta un’emozione: viola è la paura, rosso è la rabbia e blu è la tristezza.

Se la ragazza si avvicina alla persona e si concentra, viene avvolta anche lei da questa aura, che le permette di provare le stesse emozioni della persona accanto a lei. Il suo è un potere forte, intenso, e spesso la ragazza non riesce a trattenersi: in particolare quando si parla di ira e rabbia. Tuttavia il nostro compito, insieme ad Alex, è quello di abbracciare il nostro potere, non vederlo più come una minaccia bensì come un modo per aiutare le persone.

Per anni, infatti, Alex ha represso il suo potere, considerandolo una “maledizione”. Questa sua capacità soprannaturale di provare, assorbire e manipolare le emozioni altrui, che si mostrano ai suoi occhi come un’aura dai colori vibranti, l’ha sempre terrorizzata.

A causa però dell’improvvisa morte di suo fratello Gabe, la ragazza deve fare affidamento sul suo potere per scoprire la verità. Riuscirà, grazie anche al nostro aiuto, ad apprezzarlo per la prima volta e anche a migliorarlo. Più avanti, infatti, riusciremo ad utilizzare meglio il nostro potere: con un pizzico di concentrazione in più, e coraggio, riusciremo a comprendere cosa spaventa, fa arrabbiare o rende tristi le persone accanto a noi.

Concentrandoci al massimo riusciremo a toccare il livello successivo di empatia. Deck Nine è riuscita a rendere questo aspetto molto realistico, permettendo al giocatore di essere avvolto da queste forti emozioni. Tali emozioni ci catturano violentemente, quasi come se fossero nostre.

Esplorazione e Ricordi, i nuovi collezionabili

Uno degli elementi che differenzia questo capitolo dai precedenti è l’esplorazione. Life is Strange: True Colors risulta essere molto più interattivo ed esplorativo. Le strade e i luoghi di Haven Springs, infatti, nascondono tanti premi, sorprese e segreti, dalle vicende dei cittadini che potete seguire e influenzare nel corso dell’avventura, ad aree e oggetti che permettono di approfondire la ricca storia della cittadina.

In merito a ciò dovete infatti sapere che Alex è anche in grado di vedere un’aura empatica intorno ad alcuni rilevanti oggetti. Per questo motivo dovete prestare particolare attenzione all’ambiente che vi circonda ed esplorarlo in ogni angolo.

Una volta individuato l’oggetto scintillante, dobbiamo avvicinarci ad esso e concentrarci come se fosse una persona: in quel momento si sbloccano i ricordi. Questi ricordi sono i nuovi collezionabili del gioco, un po’ come le polaroid per Max e gli oggetti per Sean.

I ricordi ci permettono di conoscere uno spaccato della vita di quella persona e permettono, a noi ed Alex, di cambiare opinione sulla persona. Assicuratevi quindi di interagire con ogni elemento presente nello scenario. Potete anche interagire più volte con l’oggetto: questo vi permette di sbloccare nuovi dettagli e anche nuovi dialoghi.

Un dettaglio che abbiamo apprezzato molto riguarda il modo in cui Alex si approccia alle persone nel momento in cui vede questa fantomatica aura luccicante. La ragazza alza la mano e si concentra, come Max quando tornava indietro nel tempo. Si tratta di un piccolo dettaglio che però, per gli amanti della serie, offre emozioni forti.

Ciò che ci ha emozionato è anche il modo in cui Alex somigli a Max mantenendo, però, la sua personalità. Dettagli come la chitarra, le battute e i pensieri sciocchi e divertenti, la sua timidezza, la sua passione per l’arte in generale, sono tutti elementi che ci hanno fatto sorridere perché non potevamo fare a meno di pensare a Max e quindi alla nostra prima esperienza con Life is Strange.

Allo stesso tempo, però, Alex ha una sua personalità, forte e decisa. Siamo sicuri che Max ed Alex sarebbero state grandi amiche. Inoltre la presenza di Steph, direttamente da Before the Storm, ci offre quelle vibrazioni alla Chloe che ci fanno sentire a casa. È una sensazione nuova e familiare allo stesso tempo: esattamente quello che ci aspettavamo da questo nuovo capitolo.

La recensione di Life is Strange: True Colors – diario e cellulare

Molti di voi probabilmente ricorderanno il diario della nostra amata Max e il quaderno dei disegni di Sean. Anche in questo capitolo, la nostra protagonista possiede un diario. Ogni volta che Alex si imbatte in una persona o un oggetto, è consigliabile controllare il proprio diario.

Lì sopra ci saranno nuovi approfondimenti sui personaggi ma anche sui misteri che dobbiamo risolvere. Basta cliccare su ciascun ricordo per sbloccare una nuova pagina di diario contenente le riflessioni di Alex a riguardo.

Max ci narrava le sue giornate, il modo in cui si sentiva. Sean, invece, disegnava e ogni tanto scriveva qualche pensiero personale. Per Alex, come potete immaginare, il diario è uno spazio in cui potersi sfogare e riflettere. È anche un posto in cui la nostra aspirante cantautrice scrive i testi delle sue canzoni.

Come nel primo capitolo di Life is Strange, in True Colors torna il cellulare e una particolare applicazione chiamata MyBlock. Attraverso lo smartphone di Alex potete ricevere e leggere messaggi mentre su questa nuova app troverete storie secondarie, interessanti Easter Egg (se siete attenti) e molto altro.

Ogni tanto ricordatevi di consultare MyBlock, è davvero divertente.

Un altro aspetto interessante riguarda l’armadio di Alex. Sbizzarritevi e lasciatevi trasportare dal momento: ogni volta che lo desiderate, potete cambiare abbigliamento della nostra protagonista. Aguzzate la vista perché, anche qui, non mancano gli Easter Egg.

Musica e paesaggi suggestivi: siamo davvero a casa

Era impossibile non mettere in evidenza, in un intero paragrafo, l’anima di Life is Strange.

Ciò che ha reso la serie riconoscibile e preziosa sono, in particolare, la colonna sonora e i paesaggi suggestivi. Il primo capitolo racchiude l’essenza di questi due elementi: ogni singolo capitolo ci regala canzoni incredibilmente piene di pathos, in grado di offrirci la possibilità di far parte del gioco e che si fondono completamente con i paesaggi.

Nel secondo capitolo, purtroppo, il comparto sonoro come lo abbiamo conosciuto noi, si è leggermente perso. Tuttavia i paesaggi offerti da Dontnod Entertainment, facevano per due.

Con Life is Strange: True Colors, torniamo letteralmente alle origini. Non solo perché la maggior parte della colonna sonora è stata realizzata dal duo australiano Angus & Julia Stone (Santa Monica Beach in Life is Strange) ma perché la musica torna ad essere un elemento portante dell’intero gioco.

Anche qui si fonde perfettamente con i suggestivi paesaggi di montagna, così cristallini e magici. Ogni angolo di questo gioco è una meraviglia per gli occhi. Dal punto di vista del comparto grafico Deck Nine ci ha davvero offerto un prodotto con i fiocchi.

Le differenze con i primi capitoli sono molto evidenti. I paesaggi risultano ancora più realistici, sono caratterizzati da colori vibranti e l’attenzione al dettaglio si nota incredibilmente. In particolare nell’estetica dei personaggi e nei movimenti facciali.

Il primo capitolo di Life is Strange purtroppo, da quel punto di vista, era abbastanza piatto. Con True Colors, invece, abbiamo espressioni facciali più realistiche, con tanto di rughe di espressione e altri dettagli che ci permettono di vedere meglio l’emozione che il personaggio sta provando. L’audio e il doppiaggio, inoltre, sono ben sincronizzati con il movimento delle labbra dei personaggi.

Prendetevi un momento per respirare

Conosciamo l’intensità di questa saga, sappiamo a cosa stiamo andando in contro e siamo consapevoli che, ad un certo momento, i sentimenti avranno la meglio. A differenza dei titoli precedenti, con True Colors abbiamo la possibilità di giocare tutti e cinque i capitoli nella stessa giornata.

Vi consigliamo però di prendervi delle pause, in particolare per apprezzare al meglio l’esperienza e per permettere a voi stessi di elaborare ciò che avete vissuto.

Con Life is Strange si vive l’esperienza in prima persona e in un modo o nell’altro, verrete colpiti dagli eventi narrati. Alcuni sono piuttosto profondi, crudi e non sono molto semplici da elaborare sul momento. Sembra infatti che in Life is Strange: True Colors le scelte contino davvero e siano anche aumentate.

Deck Nine ha in serbo per noi delle sorprese a dir poco sconvolgenti, quindi prendetevi delle pause in modo da poter fare sempre la scelta più giusta per voi.

Prendersi delle pause, però, non significa solo spegnere il gioco e tornarci dopo qualche giorno. Significa anche concedersi dei momenti zen in game, mentre ascoltate i suoni di Haven Springs. Fatevi trasportare dal momento. Esplorate l’ambiente e trovate questi posti. Un piccolo indizio? Provate la terrazza del Black Lantern.

La recensione di Life is Strange: True Colors – conclusioni

Life is Strange: True Colors è un’esperienza che cambia la vita. Permette di esplorare un terreno estraneo come quello dell’empatia, capacità che non tutti possiedono o comprendono. Permette di mettersi a nudo ed esplorare il nostro io più profondo. Aiutando Alex a conoscere sé stessa, in un certo senso siamo in grado di conoscere noi stessi.

True Colors è un viaggio emozionante, caratterizzato da emozioni forti, reali, vive. La storia di questo nuovo capitolo di Life is Strange ci riporta alle radici della saga, ci ricorda per quale motivo ci siamo innamorati di essa e ci permette di vivere qualcosa di incredibilmente profondo.

È raro ed è molto meglio di quanto potessimo desiderare quindi tenetevi forte, perché state per intraprendere un viaggio che capita una volta nella vita. Godetevelo fino alla fine.

Per concludere vi ricordiamo che il titolo sarà disponibile a partire dal 10 settembre 2021 su PC tramite Steam, Google Stadia, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X | S. Entro la fine dell’anno arriverà anche su Nintendo Switch. Invece Life is Strange: Wavelengths, il DLC con protagonista Steph Gingrich, sarà disponibile per i possessori delle versioni Deluxe Upgrade, Deluxe Edition o Ultimate Edition a partire dal 30 settembre 2021.

Life is Strange: True Colors - PlayStation 4
  • La verità farà male: scopri i segreti scioccanti dietro la morte di tuo fratello in un'avventura piena di emozioni
  • Percepisci tutto: Cambia il destino e le vite delle persone con il potere dell'empatia
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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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