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Cosa sono e come si usano davvero i retronebbia | Auto for Dummies

Aaah, l’inverno. C’è chi lo odia e chi lo ama, ma tutti abbiamo bene in mente le caratteristiche chiave di questa affascinante stagione. La neve, il freddo pungente, le giornate più corte, le zuppe e le verdure di stagione come broccoli o cavolfiori. A parte questo, per chi abita nella parte settentrionale del nostro Paese, l’inverno fa rima soprattutto con nebbia, e con lei dei misteriosi sistemi che ognuno di noi ha sulla propria auto, ma che molti sembrano non sapere come si utilizzino: i retronebbia. Benvenuti ad Auto for Dummies, la rubrica di techprincess che spiega in maniera semplice il mondo dell’auto. Oggi, affrontiamo un tema quasi sociale, caro ad ogni automobilista del Nord e del Centro Italia: come si usano i retronebbia? Cosa sono? E come si usano? Scopriremo tutto oggi, tentando di fermare la triste e dilagante piaga dei retronebbia accesi in centro città.

Cos’è un retronebbia, e a cosa serve?

Partiamo subito dalle basi, cominciando a spiegare che cos’è un retronebbia. Come chiunque abbia guidato almenon una volta immerso nella nebbia sa bene, la nebbia è una brutta bestia. Sia di giorno che di notte, la coltre bianca di goccioline sospese nell’aria rende la visibilità molto scarsa, che può compromettere le nostre capacità di vista e di guida. Nei momenti di nebbia più fitta, infatti, la visibilità può scendere facilmente sotto i 100 m, calando anche ad un minimo di 50 metri. In queste condizioni, la guida è a dir poco complicata.

La cosa più difficile che affrontiamo quando guidiamo in mezzo alla nebbia è la difficoltà di scorgere le altre automobili, soprattutto quelle che viaggiano nel nostro stesso senso di marcia. Se infatti i fari anteriori hanno una potenza sufficiente per scorgersi anche attraverso la nebbia più fitta, i proiettori posteriori sono adatti a condizioni di visibilità ottimali o scarse, non per un enorme banco di nebbia. Per questo è stato introdotto il retronebbia: come indica la parola stessa, si tratta di un faro posteriore di notevole intensità, tra i più potenti dei proiettori montati su un’auto. Il suo utilizzo è tanto semplice quanto indispensabile: essere capace di attraversare anche i banchi di nebbia più spessi, e permettere agli altri utenti della strada di vedere il proprio veicolo.

Come si attivano i retronebbia?

Si tratta quindi di un dispositivo assolutamente indispensabile, tanto che da decenni è ormai obbligatorio su tutti i nuovi modelli europei. Piccola pillola: in America, le luci posteriori sono già molto potenti per ovviare alle grandi distanze percorse negli Stati Uniti. Per questo, i retronebbia sono facoltativi, e poche Case scelgono di montarli. Solamente le vetture europee e automobili americane vendute anche su suolo europeo (come BMW, MINI, FIAT, Alfa Romeo, Chrysler 300C, Audi e tantissime altre) sono dotate anche in America di retronebbia, anche se non sono affatto diffusi. In più, è possibile avere una sola luce fendinebbia, di solito montata sul lato del guidatore o al centro dell’auto, oppure due, una per lato, in modo da consentire facilmente l’individuazione nello spazio dell’auto.

Ma come si attivano e si disattivano i retronebbia? Come per l’accensione dei fari “normali”, non c’è una convenzione univoca, e a seconda del modello troverete un nuovo modo per accendere i fari retronebbia. In generale, comunque, per individuare il tasto (o la levetta) adibita ai retronebbia dovete cercare il simbolo che trovate qui in alto. Questo è l’indicatore universale per le luci retronebbia, adottate da qualsiasi costruttore mondiale. Per azionare i retronebbia, dovrete premere il tasto o muovere la levetta dedicata. Per capire se i retronebbia si siano effettivamente accesi, si accenderà una spia gialla nel cruscotto con la stessa forma dell’indicatore di prima.

Che sia una levetta, un tasto o un toggle su uno dei devioluci, in questo modo capirete come si accende. Ci sono poi alcune auto un po’ particolari, come ad esempio la prima BMW MINI, la R50/53, che per indicare l’accensione del fendinebbia posteriore accenderà un LED giallo sulla piccola levetta che lo aziona. O ancora, su diversi modelli del Gruppo Volkswagen è necessario tirare verso di voi la rotella per l’accensione dei fari. In ogni caso, però, cercando il simbolino universale non sbaglierete mai. Se poi proprio non lo trovate, il libretto uso e manutenzione dell’auto vi aiuterà di sicuro.

È obbligatorio utilizzare i retronebbia?

Arriviamo alla parte spinosa. Accendere i retronebbia è infatti una pratica semplice, che si compie senza grandi fatiche. Il vero problema arriva quando c’è da capire come si utilizzano e se è obbligatorio utilizzarli e in quali occasioni. Il loro utilizzo non è infatti standardizzato, come quello dei fari anabbaglianti, ed è strettamente legato ad un fenomeno difficilmente regolabile: le condizioni atmosferiche. Il Codice della Strada infatti prevede l’utilizzo delle luci posteriori retronebbia solamente in tre casi:

  • visibilità sotto i 50 metri;
  • pioggia o foschia intensa;
  • nevicata particolarmente fitta

Visto che questi tre casi non sono “omologabili” come, ad esempio, il calare del sole e l’inizio delle ore notturne, è demandata al conducente dell’auto una discrezionalità per capire e scegliere quando azionare i retronebbia in modo corretto. Perciò, ci sono persone che non avranno mai acceso i retronebbia nella loro vita, oppure altri automobilisti che ne abusano. Per questo, tra poco, vi daremo alcuni consigli per un utilizzo corretto dei retronebbia. Il CdS, comunque, ha inserito delle regole con dei contesti in cui i retronebbia non vanno utilizzati. In condizioni di nebbia poco intensa, ad esempio, di leggere piogge o nevicate, o, ovviamente, con cielo sereno, i retronebbia sono vietati. Inoltre, il Codice della Strada ne vieta l’utilizzo all’interno di un centro urbano. In ogni caso e in ogni situazione di visibilità, viste le basse velocità e l’illuminazione artificiale delle città, i retronebbia sono banditi dai centri urbani.

Quali sono i consigli per l’utilizzo corretto dei retronebbia?

Abbiamo quindi capito che utilizzarli in modo improprio è vietato, e come vedremo tra poco è anche pericoloso. Come si utilizzano allora i retronebbia in modo corretto e senza incorrere in sanzioni? La prima regola principe è che non vanno utilizzati in condizioni di visibilità accettabile, né in presenza di illuminazione artificiale. I retronebbia vanno utilizzati solamente quando è evidente la loro utilità. È più difficile a dirsi che a farsi, perciò vi faccio un esempio pratico semplicissimo.

State viaggiando in autostrada, e sul tratto che state percorrendo si abbatte un bel banco di fitta nebbia. Il sole è già tramontato, e la visibilità è davvero scarsa. Se però riuscite chiaramente a vedere i fari posteriori dell’automobile davanti, i retronebbia sono superflui. La visibilità è ad un livello tale che bastano i semplici fari posteriori. Se invece non doveste riuscire a vedere i fari dell’auto davanti, allora è necessario accenderli per rendervi visibili da chi sopraggiunge. Se invece state viaggiando su una strada extraurbana, magari di campagna piena di curve, con nebbia o una fitta nevicata, è bene accendere il retronebbia per rendervi il più possibile visibili dagli altri utenti della strada.

C’è però un’accortezza che dovete assolutamente seguire per essere dei buoni utenti della strada. Se infatti sopraggiunge un’auto che vi segue a breve distanza, dovete tassativamente spegnere i retronebbia. Non solo questo comportamento è passibile di sanzione economica, ma è anche molto pericoloso per la salute di chi vi segue, e per la sua capacità alla guida.

È pericoloso utilizzare i retronebbia quando non ce n’è bisogno?

Avremo sperimentato tutti l’esperienza di viaggiare e guidare accecati da un retronebbia rimasto acceso di un altro automobilista. Proprio per il suo compito di “tagliare” i banchi di nebbia, questi fari aggiuntivi sono davvero potenti. Per darvi un’idea, la regolamentazione internazionale vuole per i retronebbia una luminosità tra i 150 e i 300 candela. Le luci di posizione posteriori, invece, stanno ben al di sotto dei 50 candela, mentre le luci freno oscillano tra i 60 e i 150 cd.

Una potenza così alta crea nell’occhio umano un effetto ad “alone” che impedisce di vedere con lucidità e chiarezza tutto il resto del campo visivo. In più, strizzando gli occhi o addirittura abbassando le alette parasole, l’automobilista che vi segue potrebbe davvero perdere il controllo di ciò che gli succede di fronte, con la possibilità di portare a degli incidenti. La potenza dei retronebbia è simile se non superiore a quella dei fari anteriori abbaglianti, e se fissati per diverso tempo possono finire addirittura per danneggiare il bulbo oculare di chi segue.

È quindi una buonissima regola da non dimenticare mai spegnere i retronebbia quando qualcuno vi segue a scarsa distanza. Non solo è una mancanza di attenzione e di conoscenza delle regole, ma è anche una pratica parecchio pericolosa che può ledere altri utenti della strada.

Rischio una multa se li uso impropriamente?

Per scongiurare l’utilizzo selvaggio dei retronebbia, il Codice della Strada ha previsto delle sanzioni pecuniarie non proprio ridicole per chi non usa in modo corretto i fari posteriori fendinebbia. Se infatti veniste beccati con i retronebbia ancora accesi in città, o in condizioni di visibilità ottimali o comunque non sufficienti per giustificarne l’utilizzo, rischiate una multa che può andare dagli 84 ai 335 euro. Non ci sono occasioni di ulteriori sanzioni in caso di recidiva, ma prendere una multa piuttosto salata per una motivazione così sciocca di certo non vi farà piacere.

E tu, utilizzerai ancora i retronebbia in città?

Dopo aver letto questo vademecum sull’utilizzo dei retronebbia, ora sapete tutto ciò che c’è da conoscere di questi potenti fari posteriori. Questo dispositivo è uno dei più utili per la sicurezza stradale, in quanto è in grado di garantire la sufficiente visibilità in condizioni di guida davvero difficili come nebbia e precipitazioni intense. Citando Ben Parker, però, Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Se usati in malo modo, i retronebbia possono passare da salvavita a peggiori nemici della sicurezza stradale. Conosci qualcuno che usa male o non usa proprio i retronebbia? Inviagli questo articolo: non potrà più dire “non so come usarli!”. E con questo consiglio, si chiude la seconda puntata dell’anno di Auto for Dummies. Se ti è piaciuta commenta qui sotto: noi ci vediamo presto, sempre qui su techprincess. Ciaoo!

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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