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Dammi un po’ di zucchero, baby: L’armata delle tenebre compie 30 anni

30 anni fa usciva nelle sale il terzo incredibile capitolo della saga de La casa di Sam Raimi

Quando capita di trovare un capitolo di una qualunque saga molto diverso dai suoi predecessori, occorre stare molto attenti alle parole che si usano. Perché è vero, ci sono film che fanno prendere alla saga una direzione inaspettata, altri che introducono delle grosse novità e altri ancora che riscrivono ciò che fino a quel momento pensavamo di conoscere. Però è anche vero che questa è una realtà in cui esiste L’armata delle tenebre, il campione incontrastato dei capitoli che se ne fregano, schiacciano l’acceleratore e prendono spudoratamente la strada che gli pare.

Voglio dire, quello di cui stiamo parlando è il terzo capitolo di una saga che si chiama La casa, ma non ha la parola “La casa” nel titolo manco per sbaglio. Se ne sbatte al punto da chiamarsi L’armata delle tenebre. Manco La casa 3 – L’armata delle tenebre, no, no, L’armata delle tenebre e basta. Army of Darkness è il titolo completo, finito, non c’è altro. Riuscite a capire il distacco? Capite perché è molto importante non dire fesserie quando dite, ad esempio, che Thor: Ragnarok è qualcosa di completamente diverso dai primi due Thor?

E rimanendo in tema Marvel, visto che quest’anno è uscito nelle sale Doctor Strange nel Multiverso della Follia, abbiamo pensato fosse il caso di ricordarci di cosa era capace il buon Sam Raimi quando non firmava contratti con la Disney. E lo facciamo proprio oggi che questo suo incredibile film compie 30 anni.

L'armata delle tenebre

La trilogia de La casa e l’affermazione di Sam Raimi e Bruce Campbell

Andiamo con ordine: nel 1981 esce La casa, film horror a basso budget che narra di un gruppo di giovani che pensano di trascorrere un tranquillo weekend in montagna, ma che invece si trasforma in un incubo per colpa di presenze demoniache. Costato 375.000 dollari, il film incassa 2,4 milioni solo negli Stati Uniti, diventa un cult del genere horror, dà i natali al personaggio iconico di Ash Williams e lancia Raimi e Bruce Campbell, al tempo appena ventenni.

evil dead 2

Nel 1987 esce La casa 2, film horror a medio budget che narra di una coppia di giovani che pensano di trascorrere un tranquillo weekend in montagna, ma che invece si trasforma in un incubo per colpa di presenze demoniache. Più che un sequel un remake virato più sulla commedia rispetto al precedente, il successo è ancora più grosso, applausi da pubblico e critica, Ash mito assoluto, Raimi e Campbell ormai di diritto nella storia del cinema horror e non solo.

evildead2

E poi nel 1992 esce L’armata delle tenebre.

L’armata delle tenebre: un viaggio nel tempo a lungo atteso

Ora, quello di allontanarsi gradualmente dall’horror crudo del primo capitolo e virare verso il demenziale, può essere visto dalle malelingue come un tradimento per ingraziarsi un budget sempre più alto. Ma in verità Raimi aveva in mente un film come L’armata delle tenebre da un pezzo. Originariamente Ash doveva finire nel Medioevo attraverso un portale spazio-temporale già dal secondo capitolo. Ma a fronte di un budget più basso di quello che Raimi chiese, si vide costretto ad accantonare l’idea. Poco male: l’avrebbe ritirata fuori anni dopo, quando finalmente gli avrebbero dato i soldi necessari a compiere questa follia.

La casa 2 finisce infatti con quella che sembra essere solo una gag e invece diventa l’incipit per il terzo capitolo. Le forze demoniache vengono sconfitte e risucchiate da un vortice spazio-temporale, dove però finisce anche Ash. Catapultato nel Medioevo, dopo aver salvato dei cavalieri da un’arpia viene acclamato da questi ultimi come un eroe e il film finisce con lui che, mentre questi lo idolatrano, urla disperato perché non sa come tornare nel presente.

L'armata delle tenebre

Un turbinio di citazioni cinematografiche e riferimenti letterari

L’armata delle tenebre inizia esattamente da qui e completa in modo totale e definitivo la trasformazione della saga voluta da Raimi: dall’horror splatter a basso budget a questo ibrido inaudito di tante cose insieme. Perché, lasciatemelo dire, ci sono pochi film che sanno mescolare avventura, commedia, fantasy e horror come L’armata delle tenebre.

In questo Medioevo traboccante di fantasia il nostro Ash deve fare i conti con maghi, mostri, signori feudali, demoni, legioni di scheletri e persino il suo alter ego malvagio. Tutto pur di ritrovare il Necronomicon, il magico libro dei morti che può riportarlo nel suo tempo. Per Raimi è finalmente arrivata l’occasione per scatenare tutto il suo estro immaginifico. La trama riecheggia Un americano alla corte di re Artù di Mark Twain, ma a un certo punto cita I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. Gli scheletri animati in stop-motion si muovono come quelli di Ray Harryhausen ne Gli argonauti. È un vortice che prende dentro di tutto, da Ultimatum alla terra passando per Mad Max e Tex Avery, fino a Steven Spielberg e I vichinghi di Richard Fleischer.

L'armata delle tenebre

Il magico trio: Raimi, Campbell e Greg Nicotero

L’armata delle tenebre è un cartone animato travestito da film in live action e se il sottoscritto lo avesse visto da bambino sarebbe diventato immediatamente il suo film preferito di sempre. Perché c’è anche questo da dire sull’eccezionalità di questo film come capitolo di una saga già avviata: che in fondo non è così importante aver visto i primi due, si gode comunque. Del resto come non si potrebbe? È cinema che oggi non vediamo più da nessuna parte. Di incontro magico tra carne ed effetto speciale analogico. Dove la regia indiavolata di Raimi, la mimica facciale di Campbell e i trucchi prostetici del grande Greg Nicotero creano un rollercoaster dal quale vorremmo non scendere mai.

E Ash è la perfetta parodia dell’avventuriero americano: deve fare i conti con una minaccia che lui stesso ha generato e ne esce pure come l’eroe del giorno. Rimane un mistero come Campbell non sia diventato ambitissimo da Hollywood dopo una performance del genere. A oggi L’armata delle tenebre è ancora il suo ultimo film da protagonista.

L'armata delle tenebre

Il super cofanetto di Midnight Factory e Ash vs. The Evil Dead

Purtroppo L’armata delle tenebre è anche una storia di numerosi attriti tra Raimi e la produzione. Al punto che esistono varie versioni dello stesso film con montaggi diversi. Più un finale alternativo che secondo Raimi doveva essere quello ufficiale, ma la produzione glielo negò in favore di uno meno cinico. Se volete recuperare tutto ma proprio tutto di questo grandioso film il nostro consiglio è di accaparrarvi il super cofanetto edizione speciale targato Midnight Factory. Quattro dvd, tre blu-ray, tutte le versioni, mille contenuti speciali e il Necronomicon. Cosa aspettate?

L'armata delle tenebre

Tantissimi anni dopo, nel 2015, esce la serie televisiva Ash vs. The Evil Dead. Campbell torna a vestire per l’ultima volta i panni dell’avventuriero cialtrone e Raimi torna a fare (forse per l’ultima volta) ciò che sa fare meglio. Se non l’avete mai vista recuperatela. 30 episodi per far incontrare la follia de L’armata delle tenebre con il mondo di oggi. Godere per l’ultima volta della faccia da schiaffi di Ash e dello splatter senza freni di Raimi. Ritrovare vecchi amici e salutare un modo di fare cinema.

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