160 nazioni, 300 milioni di utenti e 75.000 dipendenti. Tre numeri che fotografano TCL, colosso della tecnologia sul mercato da ormai 40 anni. Noi siamo abituati ad associarli ai televisori, segmento che li vede al secondo posto a livello mondiale, ma in realtà l’azienda asiatica non si occupa unicamente di TV. Lavatrici, frigoriferi e condizionatori rappresentano settori altrettanto importanti per TCL, senza dimenticare il mondo della telefonia con una strategia volta a conquistare il cuore del mercato. Tutto questo per dare vita ad un ecosistema sempre più avanzato e completo.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire nel dettaglio chi è stata TCL, com’è ora e cosa dobbiamo attenderci nel prossimo futuro.
40 anni di TCL
TCL – acronimo di The Creative Life – è stata fondata nel 1981 da Dongsheng Li e no, all’inizio questo non era il suo nome. 40 anni fa l’azienda si chiama TTK ed era specializzata nella produzione di audio cassette.
Nel 1985 le cose cambiano: TTK diventa TCL e inizia così la sua ascesa, quella che l’ha trasformata in una delle società leader nel settore dell’elettronica. Non solo in Cina, ma anche nel resto del mondo.
Nel luglio del 2003 infatti il presidente di TCL annunciò il “Piano Dragone e Tigre” che prevedeva l’individuazione di tre settori in cui potessero essere leader nel mercato cinese (le tigri) e due settori in cui TCL potesse invece competere a livello mondiale (i dragoni). TCL Communication, produttrice di smartphone, e TCL Multimedia Technology Holding, sussidiaria votata ai televisori, divennero così i due dragoni con cui l’azienda si buttò sui mercati di tutto il mondo.
Accanto a questa strategia ne troviamo però un’altra, quella legata ad accordi e acquisizioni. Nel 2002 infatti TCL acquistò tutti gli assett della società tedesca Schneider Rundfunkwerke AG, mentre nel 2003 arrivò la joint venture con la francese Thomson SA.
Il 2004 è l’anno in cui TCL e Alcatel annunciarono la creazione di una società compartecipata per la produzione di cellulari, che nel 2014 acquisì il marchio “Palm” da Hewlett-Packard.
Nel 2019 nasce TCL Mobile, ultima aggiunta alla vasta offerta di TCL, che ha subito iniziato la scalata nel competitivo mercato degli smartphone.
Il display al centro
40 anni di storia significa decenni di esperienza. In primis nel settore dei TV, segmento che vede l’azienda cinese tra i grandi protagonisti mondiali. Non parliamo però del solo prodotto finito – con una gamma estremamente ampia che va dai Full HD al 4K con tecnologia Mini LED – ma anche dei singoli componenti, realizzati anche per aziende terze.
Un’eredità sfruttata a pieno per la produzione dei display, oggi punto di forza della gamma TCL Mobile. L’azienda infatti ha deciso di puntare sugli schermi dei propri smartphone grazie alla tecnologia NXTVISION, giunta oggi alla versione 2.0.
Questa è la teoria. E la pratica? Beh, se volete un esempio concreto vi basta prendere in mano TCL 20Pro 5G. Il flagship di TCL, con il suo display AMOLED, permette agli utenti di vivere un’esperienza immersiva costruita con colori brillanti, un eccellente contrasto e immagini nitide e dettagliate. Tutto questo senza dimenticare i gusti e le preferenze dei singoli utenti: il software consente di definire la modalità e la temperatura del colore, con preset automatici o customizzati per i più esperti.
Mettere il display al centro però non significa concentrarsi unicamente su quello. TCL, ad esempio, è un pioniere sul fronte 5G. L’azienda ha iniziato a dedicarsi al nuovo standard già nel 2015, diventando la prima società a dimostrare il funzionamento di questa tecnologia durante il MWC 2019.
Tutto questo si è poi concretizzato nel 2020, con l’uscita di TCL 10 5G, il primo smartphone dell’azienda dotato di questa tecnologia.
Tutto questo sempre tenendo d’occhio il prezzo. Contrariamente a quanto fatto da altri colossi del settore, TCL ha scelto di concentrarsi sulla fascia media del mercato con l’obiettivo di democratizzare le migliori tecnologie.
Il futuro è pieghevole
Non fatevi però ingannare da questa strategia. La scelta di puntare alla pancia del mercato, oggi costituita da prodotti fino ai 500 euro, non significa rinunciare ad innovare. O, peggio, attendere passivamente l’evoluzione della tecnologia.
A dimostrarlo è stato il CES 2021. La fiera tecnologica più grande al mondo è stato il palco su cui TCL ha voluto mostrare il Display Printed Scrolling OLED da 17 pollici e il display AMOLED Rollable da 6.7 pollici. Da un lato il futuro degli schermi pieghevoli di grandi dimensioni, con una tecnologia di stampa a getto d’inchiosto all’avanguardia, dall’altro un pannello che può passare da 6,7 a 7,8 pollici con un semplice tocco.
Questi sono solo due esempi di ciò che TCL ha in serbo per noi in futuro. L’azienda infatti è sempre in prima linea sul fronte innovazione per riuscire a portare sul mercato nuovi prodotti che possano sposare le esigenze degli utenti, strizzando l’occhio al portafoglio senza lasciare indietro le ultime novità.
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