fbpx
AttualitàCulturaPersonaggi

La sai l’ultima di Elon Musk? Fenomenologia di un chiacchierone con più di 92 milioni di follower

Ora l’acquisizione di Twitter sembrerebbe congelata

A tutti sarà capitato di avere un amico poco capace di trattenere le confidenze. A costui, o costei, abbiamo imparato che è meglio non confidare i nostri segreti. Perché se no, in un attimo li saprebbero tutti.

Ma a quanto ammonterebbe, quel tutti? A qualche decina di persone, forse qualche centinaia nel caso di individui particolarmente solerti nelle relazioni sociali.

Inoltre, quelli che spifferano tutto degli altri lo fanno anche di sé, e danno l’impressione di non avere alcun filtro tra ciò che passa loro per la testa e ciò che esce dalle loro bocche.

Pensate se un tizio di tale fatta fosse un personaggio pubblico, magari con un seguito non indifferente su uno o più social.

Ehm, temiamo di non aver fatto esattamente un esercizio di fantasia. Il tizio esiste, si chiama Elon Musk e su Twitter vanta ormai più di 92 milioni di follower.

La sai l’ultima di Elon Musk? Forse non compra più Twitter!

Si potrebbe davvero modificare l’adagio “La sai l’ultima su…” in “La sai l’ultima di…”, perché non passa quasi giorno senza che il Ceo di SpaceX non esterni qualcosa, specialmente sull’amato Twitter. Tanto amato che, da uomo più ricco del mondo qual egli è… se l’è comprato. O no?

Eh già, perché nelle scorse ore lo stesso Musk è intervenuto, guarda caso con un cinguettio, per rimettere in discussione la sua acquisizione della piattaforma social. Come vi abbiamo riportato in un altro articolo, in un tweet di venerdì 13 maggio scritto da Elon Musk leggiamo: “L’accordo per Twitter temporaneamente in pausa previa verifica che supporti il calcolo degli account spam/fake rappresenti davvero meno del 5% degli utenti.”

Elon Musk Twitter 2

Elon Musk e Twitter: le ultime perle della collezione

Chi ci segue, o segue le gesta mediatiche del patron di Tesla, sa quali e quante affermazioni abbia fatto Elon Musk. Quasi sempre su Twitter, social che si distingue per la necessaria brevità dei contenuti. E dove lo stile spesso paradossale (a essere generosi) del tycoon può librarsi in tutta la sua maestosità.

Ogni giorno, o quasi, parte il tweet di Musk. E ogni giorno sono centinaia di migliaia i commenti e i retweet. Tra gli ultimi cinguettii? Quello secondo cui Twitter potrebbe diventare a pagamento per “gli utenti commerciali/governativi”, o quello in cui Musk fa intendere che sarebbe potuto morire in circostanze misteriose vista la sua diatriba con Dimitry Rogozin, direttore di Roscosmos, l’agenzia spaziale russa.

Ma Elon Musk non è solo Twitter: recentissima, ad esempio, la sua dichiarazione sulla possibilità per “quasi tutti” di andare su Marte con SpaceX, visto che il biglietto costerà “solo” 100.000 dollari. E questa uscita, avrete pensato anche voi, la dice lunga sull’aderenza alla realtà dell’imprenditore.

Le conseguenze dell’amore (per i tweet)

Le esternazioni di Elon Musk su Twitter sono assai varie per quanto riguarda il tono. Che passa da punte di narcisismo da manuale (pensiamo a tutti i tweet in cui Musk si è dichiarato paladino della libertà di parola) a momento di ripiegamento vittimistico (come il cinguettio sul suo ruolo di perseguitato dalla Russia).

C’è un piccolo, si fa per dire, elemento ulteriore. Stiamo parlando dell’uomo più ricco del mondo, con quasi 93 milioni di follower su Twitter, Ceo di diverse aziende e capo in pectore dello stesso Twitter, a meno che il suo ultimo cinguettio non sfoci in una clamorosa rinuncia.

Quanto c’è di vero, di solito, in quel che Musk scrive? Difficile dirlo: la percentuale può variare dallo 0 al 100%.

Il problema è un altro: le sue parole non sono quelle di un qualunque chiacchierone al tavolo di un bar. E quindi quasi ogni suo tweet ha le relative conseguenze. Ad esempio, il suo strillo secondo cui l’acquisizione di Twitter è stata congelata sino a future verifiche, ha prodotto un -20% del titolo in Borsa nel giro di nemmeno un’ora.

Che fare?

Come arginare questo diluvio pressoché quotidiano di tweet di Elon Musk, che in molti casi hanno avuto serie ripercussioni economiche? Pensiamo, anche, a tutte le volte che una sua parola di apprezzamento nei confronti dei Bitcoin ha fatto schizzare il valore della criptovaluta.

Ahinoi, è assai possibile che ci si trovi un un’impasse. Perché le ipotesi sono due: o cambia qualcosa dal versante del mittente, o da quello del ricevente. Benissimo.

Tuttavia, immaginare che un giorno Musk smetta di usare il suo giocattolo Twitter è poco probabile. Altrettanto difficile è supporre che i media inizino a snobbare ogni sua pubblica sortita. Un personaggio da 93 milioni di follower fa troppo gola, e un atteggiamento ai confini con lo spirito francescano – rinunciare a un articolo che faccia il pieno di lettori a favore della qualità dei contenuti – sarebbe raramente realizzabile.

Quale via d’uscita resta? Forse, quella individuale: ciascuno di noi potrebbe cominciare a badare di meno, e magari a smettere di badare del tutto, ai tweet dell’uomo più ricco del pianeta. D’altronde, sono arrivate le prime giornate tiepide, e mai come in questo periodo fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta – con lo smartphone accuratamente lontano dallo sguardo – è bellissimo.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button