fbpx
Lifestyle

Green Future Project, l’abbonamento che può salvare il Pianeta

A tu per tu con Pietro Pasolini, founder della start-up

Quando abbiamo sentito parlare di Green Future Project per la prima volta il termometro delle città italiane segnava temperature oltre i 40 gradi. Un segnale chiaro che il riscaldamento globale sta diventando un problema da risolvere in tempi brevi. Ecco perchè l’idea di un servizio di abbonamento che ci permetta di contribuire attivamente alla mitigazione del cambiamento climatico ci è sembrata davvero allettante. Con l’occasione, quindi, abbiamo scambiato qualche parola con Pietro Pasolini, CEO di GFP, la piattaforma digitale che offre il servizio a privati ed aziende. Così da collaborare tutti insieme per la salvaguardia del nostro Pianeta.

Green Future Project – A tu per tu con Pietro Pasolini

“Un abbonamento può davvero salvare il Pianeta dal riscaldamento globale?”. Questa la domanda che ci siamo posti sin dal primo momento in cui abbiamo conosciuto Green Future Project, la piattaforma digitale che permette di contribuire alla lotta al cambiamento climatico tramite la sottoscrizione di un abbonamento mensile – proprio come quello che tutti abbiamo per Netflix o Amazon Prime, ma con uno scopo decisamente diverso -. E così, quando abbiamo incontrato Pietro Pasolini, non abbiamo potuto fare a meno di porgli questa domanda. Ma prima di farvi sapere qual è stata la risposta che abbiamo ricevuto, vogliamo raccontarvi di come è nato il progetto e di come funziona nello specifico la piattaforma.

Green Future Project

Anzitutto, Pietro è un fotografo documentarista particolarmente attivo nelle zone colpite dalla deforestazione. Non a caso, l’idea alla base di GFT è nata proprio mentre era impegnato nelle riprese di un documentario nella riserva naturale di Jocotoco in Ecuador. Da quanto ci racconta, è stato l’entusiasmo degli utenti che commentavano frequentemente le sue Instagram Stories ad averlo portato a pensare ad una piattaforma che li mettesse in contatto con le ONG attive sul territorio. A quanto pare, le persone continuavano a chiedergli in Direct come contribuire per garantire la salvaguardia della riserva ecuadoregna.

GFP nasce dall’idea di dare a tutti la possibilità di contribuire attivamente alla lotta ai cambiamenti climatici“. Così ci racconta Pietro Pasolini, che guida la start-up a fianco di Briano Martinoni, Zain Tarawneh e Matthew Levi. “La nostra missione primaria è proprio quella di rallentare i cambiamenti climatici tramite tre soluzioni principali: la riforestazione, la protezione di zone ad altissimo livello di biodiversità e l’investimento in impianti di energia rinnovabile. Soluzioni che la comunità scientifica internazionale ha riconosciuto come tra le più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici. Green Future Project nasce quindi per facilitare un’azione collettiva ponendosi come piattaforma emotiva in grado di fornire sia soluzioni pratiche sia la possibilità di ‘toccare con mano’ i progetti sostenuti tramite una dashboard interattiva e personalizzata“.

GFP 1

Un progetto ambizioso, che propone a privati ed aziende di collaborare per la salvaguardia del Pianeta attraverso uno strumento insolito, un abbonamento mensile. “L’idea dell’abbonamento nasce per permettere agli individui di compensare le proprie emissioni di C02 mensilmente – racconta Pietro -. L’impronta carbonica è, infatti, qualcosa che ognuno di noi produce quotidianamente. L’abbonamento è stato quindi ideato per compensare le emissioni di un cittadino medio europeo. Ovviamente, offriamo anche altre tipologie di ingaggio come ad esempio la possibilità di sostenere un singolo progetto oppure di acquistare regali sostenibili. Ogni individuo è quindi libero di modellare il proprio coinvolgimento in base ai propri bisogni e alle proprie abitudini“. A questo punto, vediamo insieme come funziona davvero la piattaforma di Green Future Project.

Come funziona la piattaforma di GFP

In occasione della nostra chiacchierata, Pietro ci ha fatto da “Cicerone virtuale” per la piattaforma di Green Future Project, così da permetterci di capire come funziona. Anzitutto, l’utente ha la possibilità di scegliere tra tre diversi piani di abbonamento: Climate Trooper, Climate Ranger e Climate Hero. A partire da 7 € al mese, ogni piano vi permette di compensare tra le 8 e le 32 tonnellate di CO2 all’anno. Un obiettivo che potete monitorare attraverso la piattaforma stessa, attraverso un’interfaccia semplice ed intuitiva. Come potete notare dagli screen in questa pagina, ogni singolo elemento di GFP è pensato per avvicinare quanto più possibile l’utente alla causa che supporta.

Green Future Project 1

Attraverso infografiche, immagini satellitari fornite dall’ESA e gallerie di foto scattate nelle località interessate, gli abbonati hanno la possibilità di visualizzare qual è il contributo che stanno dando in tempo reale. Inoltre, come ci fa notare Pietro, la piattaforma fornisce la possibilità di scaricare report dettagliati sui singoli progetti che l’utente supporta. I dati presenti all’interno di questi documenti sono forniti da Pilio, “lo spinoff dell’Università di Oxford specializzata in analisi ambientali“, il che gli conferisce una validità scientifica inequivocabile. Tutti questi dettagli, nel complesso, permettono agli abbonati di monitorare l’impatto delle loro azioni sulla situazione climatica. E quindi sì, un abbonamento può salvare il Pianeta – torniamo così alla domanda che ci ha “tormentate” -. Ma solo se sottoscritto con Green Future Project, una start-up creata da chi davvero ama la nostra Terra. Parola di chi ha conosciuto Pietro Pasolini.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
 
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
 
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button