Tesla è al centro di una nuova controversia riguardo al suo sistema di guida autonoma FSD (Full Self-Driving). Infatti, mentre Elon Musk promette un futuro di veicoli autonomi, i test su strada e i recenti incidenti sollevano seri dubbi sulla sicurezza e sull’efficacia del sistema.
Le Tesla a guida autonoma non sono ancora pronte, gli esperti evidenziano problematiche di sicurezza
Come anticipato, negli ultimi mesi il sistema Full Self-Driving di Tesla ha ricevuto diverse critiche per comportamenti potenzialmente pericolosi. In particolare William Stein, analista tecnologico presso Truist Securities, ha testato più volte il sistema FSD di Tesla, riscontrando manovre poco sicure (e in alcuni casi persino illecite per il codice della strada).
Durante uno dei test, una Tesla ha eseguito una svolta a sinistra attraversando la corsia di marcia e passando al contempo con il semaforo rosso. Un comportamento definito “sconcertante” dallo stesso Stein (via Autoblog). Nonostante il miglioramento percepito nella fluidità di guida rispetto a versioni precedenti, Stein sostiene che il sistema attuale non sia pronto per un uso autonomo su larga scala.
Le esperienze di Stein riflettono in realtà un problema ben più ampio, evidenziato da un incidente mortale avvenuto lo scorso aprile vicino a Seattle. Qui una Tesla con il sistema Full Self-Driving ha investito e ucciso un motociclista. Il conducente, che utilizzava il FSD e guardava il telefono al momento dell’incidente, non è stato ancora incriminato.
La posizione delle autorità statunitensi
I numerosi incidenti hanno attirato l’attenzione anche degli enti regolatori federali negli Stati Uniti. La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) sta indagando sulla sicurezza dei sistemi di guida autonoma di Tesla da oltre due anni. In particolare la NHTSA ritiene che molti incidenti siano stati causati dai malfunzionamenti software. Nel 2023, l’agenzia ha spinto Tesla a rivedere il sistema Full Self-Driving dopo aver rilevato che, in alcune rare circostanze, il software potrebbe violare il codice della strada.
Anche Michael Brooks, direttore esecutivo del Center for Auto Safety, ha espresso dubbi sulla capacità di Tesla di mettere in strada una flotta di robotaxi autonomi nel prossimo futuro. Questo nonostante le roboanti promesse di Musk. Gli fa eco Alain Kornhauser, esperto di veicoli autonomi alla Princeton University. Questi, dopo aver testato una Tesla a guida autonoma, ha affermato che il sistema necessita di supervisione umana costante, specialmente in condizioni atmosferiche e di visibilità non ottimali (come maltempo o buio).
La Tesla e le altre auto a guida autonoma: cosa cambia?
A differenza di altre aziende come Waymo e Cruise, che utilizzano una combinazione di sensori radar e lidar (laser) per il rilevamento dell’ambiente circostante, Tesla si affida principalmente a telecamere e intelligenza artificiale. Un approccio che, secondo diversi esperti, potrebbe limitare la capacità del sistema di identificare correttamente gli ostacoli e rispondere adeguatamente in situazioni inaspettate.
A tal proposito si è espressa anche Missy Cummings, professoressa di ingegneria alla George Mason University. Cummings ha sottolineato che i sistemi basati esclusivamente sulla “visione” (come appunto le telecamere) non possono pianificare e agire correttamente se non riescono a “vedere” il mondo con precisione. Sensori avanzati, al contrario, risultano molto più affidabili nel rilevamento degli ostacoli.
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