Congresso USA vs TikTok, il social cinese potrebbe essere presto bannato negli Stati Uniti

Grosse novità dagli Stati Uniti: il Congresso americano è vicinissimo a vietare TikTok.

Le motivazioni degli Stati Uniti riguardano la sicurezza nazionale

Marco Rubio, senatore della Florida, ha unito le forze con il repubblicano Gallagher (Wisconsin) e la democratica Krishnamoorthi (Illinois) per dichiarare guerra a TikTok.

Il disegno bipartisan sembra andare di pari passo con un altro storico disegno di legge che il Senato USA ha approvato proprio ieri: il “No TikTok on Government Devices Act”. Si tratta di una legge rivoluzinaria, che andrà a proibire ai dipendenti federali di scaricare o usare TikTok sui dispositivi governativi.

Tuttavia la legge passata in Senato dovrà andare prima al vaglio della Camera e, successivamente, ottenere la firma del Presidente Biden, ma considerando le attuali preoccupazioni di alcune tra le più alte cariche politiche americane, appare quasi scontato pensare che la legge passerà l’ultimo step al Congresso e otterrà la firma presidenziale.

Il disegno bipartisan degli Stati Uniti contro TikTok

E sulla scia del No TikTok on Government Devices Act si colloca anche la proposta di legge di Rubio, Gallagher e Krishnamoorthi, il cui obiettivo è quello di estendere il ban di Tik Tok a livello nazionale e non solo governativo.

A tal proposito, lo stesso senatore Rubio ha così commentato la proposta: “TikTok raccoglie dati su decine di milioni di bambini e adulti americani ogni giorno“. Parole che sembrano fare eco a quelle di Janet Yellen, segretario del Tesoro, che ha giustificato la messa al bando da parte del Senato come “legittime preoccupazioni per la sicurezza nazionale“.

Insomma, la questione è tutta relativa alla sicurezza interna del Paese, motivazione avvallata anche da Christopher Wray, direttore dell’FBI, che ha spiegato come dietro la società di TikTok ci sarebbe in realtà il governo cinese, che potrebbe utilizzarla per “operazioni di influenza“.

Tik, Tok… Tak?

In realtà non è la prima volta che il Congresso USA tenta di far scorrere rapidamente le lancette dell’orologio del social per vederne la fine. Già lo scorso anno aveva tentato di presentare un disegno di legge molto simile al No TikTok on Government Devices Act, arenatosi poi alla Camera.

Inoltre, a livello interno (e quindi federale) avevano tentato l’impresa Utah, Maryland e Texas, senza ottenere però alcun successo.

Uscendo dai confini americani approdiamo in India, dove in tempi non sospetti il governo di Nuova Delhi ha vietato l’app cinese nel Paese, in quanto considerata una minaccia alla sicurezza nazionale e alla sovranità.

TikTok risponde alle accuse degli Stati Uniti

“È preoccupante che, invece di incoraggiare il Governo a concludere la revisione sulla sicurezza nazionale di TikTok, alcuni membri del Congresso abbiano deciso di spingere per un divieto dettato da motivazioni politiche, che non farà nulla per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti” ha commentato un portavoce della società, che continua.

“TikTok è amato da milioni di americani che usano la piattaforma per imparare, far crescere le loro attività e connettersi con contenuti creativi che portano allegria. Continueremo a informare i membri del Congresso sui piani che sono stati sviluppati sotto la supervisione delle più importanti agenzie di sicurezza nazionale del nostro Paese – piani che siamo in procinto di implementare – per rendere ancora più sicura la nostra piattaforma negli Stati Uniti“.

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