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La prova su strada di Cupra Terramar, per le strade di Barcellona (e in pista)

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Quello di Terramar è un circuito ovale che ha più di cento anni, con paraboliche che hanno una pendenza del 60%. Noi l’abbiamo percorso con un SUV, suo omonimo (anche se sul sedile del passeggero). E abbiamo guidato Cupra Terramar per Barcellona e lungo la costa catalana, per test drive dal percorso misto fra autostrade, arterie cittadine trafficate e viuzze collinari. Insomma: in una giornata abbiamo provato la nuova Terramar in ogni situazione, dalla pista alle vie a 30 km/h. Vi raccontiamo la nostra esperienza, sia con la versione a benzina che con quella ibrida plug-in.

Il nostro test drive di Cupra Terramar

Cupra ha saputo imporsi in diversi segmenti del mercato automobilistico, puntando molto sul carattere distintivo del brand e su piattaforme solide. Ma Terramar segna l’ingresso di Cupra nel competitivo segmento dei SUV compatti. Con una lunghezza di 4,52 metri (passo di 2,68 metri), si posiziona come alternativa ad alcuni dei modelli più venduti di case automobilistiche storiche. Al tempo stesso, aumentando il peso e il volume, il DNA sportivo di Cupra diventa più difficile da esprimere: a parità di cavalli, un SUV difficilmente potrà avere lo spunto di una Leon. Quindi come può Terramar parlare a un nuovo pubblico, pur mantenendo il suo carattere?

Design esterno: muscoli in bella vista

Il frontale della Terramar cattura subito l’attenzione con la caratteristica firma luminosa a tre triangoli. I fari LED Matrix non sono solo segno di stile, hanno una tecnologia “ad alta definizione” che permette di vedere meglio la strada: nel nostro giro sul circuito di Terramar, nel buio totale, sono l’unica cosa che ci ha fatto mantenere i nervi calmi.

Il frontale mette anche in mostra con orgoglio il logo Cupra, e la griglia prominente e la bocca inferiore sottolineano le ambizioni sportive. È senza dubbio un’auto che si fa notare, e sebbene sempre più spesso si vedano linee decise sui suv premium, ci sembra che la casa automobilistica catalana abbia quel pizzico di carattere in più.

Linee decise che si allungano sui laterali aerodinamici, che con linee sicure snelliscono il volume del SUV. Al posteriore spiccano i gruppi ottici a LED, con il logo Cupra illuminato insieme al nome Terramar.

I cerchi in lega, disponibili da 18 fino a 20 pollici, mostrano ancora una volta il design grintoso del SUV con schemi geometrici che attirano l’occhio. Anche i colori ci sembrano particolarmente curati, con il nuovo Dark Void che si sembra particolarmente originale, specie con gli inserti bronzei tipici di Cupra.

Interni da naviganti dell’America’s Cup

Cupra ha deciso di lanciare Terramar durante le regate dell’America’s Cup (purtroppo non vincenti per Luna Rossa), cosa che ci rende fin troppo semplice trarre dei parallelismi nautici. Al volante del SUV ci siamo sentiti capitani del nostro veicolo, con la strumentazione (compreso il display dell’infotainment) leggermente rivolto verso di noi. La console centrale si collega alla plancia con un dorsale che si muove in diagonale e, sebbene riduca lo spazio di appoggio, avvolge il posto di guida di carattere.

Tecnologia e sicurezza

A proposito di dotazioni tecniche: il cockpit digitale da 10,25 pollici e lo schermo dell’infotainment da 12,9 pollici dominano la plancia, rivolgendosi direttamente a chi guida. Se a questo aggiungete il comodo Head-Up Display proiettato sul parabrezza, avete la possibilità di tenere sotto controllo ogni aspetto del veicolo.

Noi abbiamo guidato per Barcellona seguendo le mappe di Apple CarPlay (cè anche Android Auto, entrambi wireless). Potete gestire tutto facilmente con i comandi a schermo, ma abbiamo trovato comodo che Cupra abbia lasciato un numero sufficienti di pulsanti sulla plancia, dai controlli per il clima alle quattro frecce e il freno a mano.

È però sul volante che troviamo più tasti di quanti ormai ne vediamo su molte vetture. Se sulla destra troviamo i controlli multimediali e l’assistente vocale, sulla sinistra potete facilmente gestire gli ADAS, con il cruise control adattivo che si è comportato abbastanza bene durante i test. L’unica nota negativa è un freno un po’ troppo prudente. Trovate anche il mantenimento attivo della corsia, che ci sembra piuttosto fluido, e la frenata di emergenza.

Sul volante potete trovare anche Start & Stop e il selettore delle modalità di guida, di cui parleremo meglio fra poco. Ma possiamo già dirvi che abbiamo trovato i comandi al volante comodi e lo sterzo sicuro.

Nota di merito va all’impianto audio Sennheiser opzionale da 12 altoparlanti. Abbiamo fatto partire la playlist disponibile su Car Play e la prima canzone hip-hop ci ha subito avvolto con dei bassi davvero profondi, di un livello decisamente superiore alla media. Anche tenendo il volume basso avrete un’ottima qualità audio.

Spazio e comodità

I sedili sportivi avvolgenti sono fra le note più positive dell’auto: sono molto comodi, pur non rinunciando al sostegno. In altre parole, incarnano appieno le due anime di questo SUV che si chiama come un circuito storico. I materiali utilizzati, come la pelle con concia vegetale o i tessuti riciclati, dimostrano una particolare attenzione alla sostenibilità che ci piace. E poi sono belli da vedere, con gli inserti color rame di Cupra che colpiscono lo sguardo. Noi, normalmente, opteremmo per dettagli più discreti — ma su Terramar non stanno affatto male.

Come dicevamo, in un SUV il design sportivo non può essere d’intralcio alla comodità. L’abitacolo offre spazio adeguato per cinque adulti (anche il posto posteriore centrale è piuttosto comodo), mentre il bagagliaio ha una capacità di 540-642 litri nella versione a benzina (400-490 litri per l’ibrida plug-in).

I sedili posteriori scorrevoli di 15 cm permettono di modulare lo spazio tra passeggeri e bagagli. E poi ci sono diversi vani portaoggetti: insomma, pur con design sportivo, la comodità di un SUV c’è tutta.

Test drive Cupra Terramar: la prova dei motori benzina e plug-in

La gamma motori della Terramar spazia molto in termini di potenza: andiamo dai 150 ai 272 CV. Trovate, infatti, cinque diverse motorizzazioni: due benzina (una versione da 204 CV e la versione VZ da 265 CV, entrambe a trazione integrale); una mild hybrid con motore da 150 CV affiancato da un motore elettrico da 48V; due opzioni plug-in (una da 204CV e la top di gamma e-HYBRID VZ da 272 CV). Noi abbiamo provato le due versioni più potente benzina e plug-in, potendoci quindi divertire con motori da 265 e 272 CV.

In modalità Sport e in modalità Cupra, infatti, entrambe le auto hanno uno spunto interessante. La versione benzina non sprigiona immediatamente la potenza su strada quando premete l’acceleratore, ma appena il motore termico inizia a rombare potete sprintare con decisione. Anche in collina i cambi di velocità sono decisi, e riprendere velocità dopo il casello in autostrada richiede pochissimo.

Il motore ibrido permette una risposta immediata da fermo, ma il motore termico subentra piuttosto rapidamente per permettervi di sostenere la spinta. Tuttavia, tenete presente che non accelera come il turbo benzina (fa da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi, invece di 5,9). Sono comunque due motorizzazioni piuttosto divertenti, nonostante il peso importante del veicolo, che limita l’impatto di tutti quei cavalli su strada.

E se durante il nostro test drive su strada il buon senso ci ha impedito di testare la potenza fino in fondo, sederci accanto a piloti professionisti Cupra sul circuito di Terramar ci ha fatto capire il potenziale di questi SUV.

A proposito del plug-in: il motore elettrico permette di percorrere fino a 100 chilometri (ma non accelerando come in pista), e la batteria supporta la ricarica da 50kW in CC durante il viaggio, mentre a casa potete usare una wallbox da 11kW.

Al di là delle motorizzazioni, Cupra Terramar ha un assetto sportivo. Lo sterzo progressivo ci è sembrato molto preciso, soprattutto a velocità autostradali. Le sospensioni ribassate di 10 mm rispetto alla piattaforma MQB Evo permettendo una guida più sportiva rispetto ad altri SUV di questa taglia. Nelle curve più impegnative si apprezza il rollio contenuto e la buona stabilità, che abbiamo potuto anche provare sulle paraboliche inclinate del 60% del circuito di Terramar.

Nelle due versioni che abbiamo provato (entrambe VZ) potete anche scegliere l’impianto frenante Akebono opzionale, con dischi anteriori maggiorati. Dovete abituarvi: le prime frenate saranno più brusche. Ma una volta affinato il piede, avrete un controllo decisamente migliore.

Test drive di Cupra Terramar: carattere e comodità

Cupra Terramar è un SUV: sedili comodi, tanto spazio, la sensazione di dominare la strada dall’alto. Ma conserva anche il suo animo sportivo, soprattutto nelle linee e nei colori decisi, ma anche con un assetto ben realizzato e motori potenti, sufficienti a rendere divertente anche la guida di un mezzo dai volumi importanti.

I prezzi partono da 42.250 euro per la versione base mild-hybrid, mentre i due modelli che abbiamo provato, il plug-in da 272 CV e il benzina da 265 CV, costano rispettivamente 56.250 e 53.700 euro chiavi in mano. Questi due modelli ci sono anche in versione America’s Cup Limited Edition, da 59.550 e 57.000 euro.

Sono prezzi importanti, seppur in linea con diversi concorrenti del mercato SUV. Rispetto ai quali, però, Cupra si distingue con il suo stile sempre un po’ più giovanile e sportivo rispetto alla concorrenza. Durante il nostro test drive abbiamo apprezzato che Cupra Terramar risultasse solida al di là del look, che pure ci piace molto. Un’auto con cui solcare decisi la strada (o gli autodromi).

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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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