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Fujifilm GFX50R recensione: un concentrato di potenza

Medio formato per tutti? È possibile

Fujifilm GFX 50R è la penultima tra le medio formato del produttore giapponese e si presenta come scelta “economica” per chi desidera una mirrorless estremamente professionale ad un prezzo decisamente accessibile. Questa prova è stata molto particolare in quanto si tratta della mia prima vera recensione approfondita di una mirrorless medio formato, un tipo di connubio da cui sono sempre stato incuriosito.

Fujifilm GFX 50R: il medio formato al giusto rapporto

Per capire al meglio le potenzialità di questa fotocamera mi sono concentrato esclusivamente nell’utilizzo in ritrattistica e reportage, due argomenti che per questo prodotto sono come per me il pane con il salame (golfetta, mi raccomando).

Il fatto che io la chiami “medio formato” non è pazzia, perché, per chi non lo sapesse, questa fotocamera non ha un sensore “normale” e non appartiene né alla categoria APS-C e né alla categoria Full Frame. È qualcosa di più. Un sensore APS-C misura circa 23×15, un full frame 36×24 mentre un medio formato circa 43×32, questo significa che un APS-C sta due volte in questo sensore, che risulta infatti essere gigantesco. La prima volta che ho tolto il tappo sono rimasto ad osservare il sensore come se fosse un pianeta enorme in cielo, poi, dopo due ore circa, mi sono accorto che la vita intorno a me andava avanti.

Fujifilm GFX 50R Caratteristiche

Il sensore è un medio formato da 51.4 megapixel che misura 43.8×32.9mm, il mirino è OLED e ha 3.69 milioni di punti mentre il display posteriore da 3.2″ ne ha 2.36 milioni ed è touch. Questo display posteriore è, come piace definirlo a me, “Fuji-Tiltabile”, nel senso che è orientabile in un modo “tutto Fuji”. Non può essere ribaltato verso la parte frontale ma vi prego, non consideratelo un difetto perché se vi trovo per strada a fare VLOG o Selfie con una GFX 50R vi lancio un treppiede in alluminio sui denti, senza cattiveria però. Dopo aver ripreso il treppiede vi lascio il bigliettino del mio dentista, sapete, è molto bravo e vi aiuterà a capire i motivi per cui con una GFX50 R non si fanno VLOG o selfie.

A parte questo, è presente un Joystick nella parte posteriore per gestire facilmente i punti di messa a fuoco, il corpo è tropicalizzato, lo slot per SD è doppio e supporta lo standard UHS-II, è presente un connettore USB-C ma non potete usarlo per la ricarica (grave difetto) e non mancano ovviamente Bluetooth e WiFi per la gestione della fotocamera da smartphone. La raffica è pari a 3fps, non è assolutamente veloce ma va bene così: al di là del sensore, questa fotocamera non è fatta per andare allo stadio a fotografare i calciatori o catturare Formula 1 che sfrecciano davanti a voi. Una caratteristica aggiuntiva è la possibilità di registrare video in Full HD a 1080p @30fps, niente di che, ma per quanto mi riguarda questa caratteristica poteva anche non esserci. È interessante osservare come, per quanto concerne la registrazione video, non ci siano limiti a 29 minuti ma sia possibile arrivare praticamente fino alla saturazione della scheda (che nel mio caso erano 99 minuti).
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Fujifilm GFX 50R Design & materiali

Parlando di design e materiali, dovete sapere che Fujifilm GFX 50R nasce come sorella minore di GFX 50S, che è stata la prima mirrorless medio formato di Fuji. Entrambe sono presenti nel listino Fujifilm ed entrambe sono pensate per scopi simili ma anche diversi, soprattutto per chi vuole fare un investimento minore o non necessità di alcune peculiarità presenti nel modello più caro e “maggiore”. Diciamo che il sensore è praticamente lo stesso nelle due fotocamere, ma GFX 50S ha un grip più pronunciato, un battery grip opzionale, un mirino completamente diverso e circolare e soprattutto un display secondario superiore che in GFX 50R non è presente. La mancanza di questo display si sente? Dipende da voi, a me personalmente manca esattamente come mi manca in Sony A7III, ma non è così indispensabile, si può vivere anche senza.
I controlli sono comodi e ben distanziati, fatti sia per chi ha le mani piccole sia per chi ha le mani grandi. Di questa fotocamera ho adorato fin da subito l’ergonomia: è grossa ma non troppo, è solida e ben costruita ma non pesa 200kg. Insomma, c’è dietro un lavoro ingegneristico di tutto rispetto e che posso notare e apprezzare ancor prima di accendere la fotocamera. Chi ha le mani grandi si troverà bene per la dimensione del corpo però, va detto, si troverebbe certamente meglio con una GFX 50S che ha un’impugnatura ben più pronunciata.
Se avete usato una Fuji qualsiasi in passato, saprete subito usare anche Fujifilm GFX 50R, i comandi sono gli stessi, il menù anche. Se non avete mai usato una Fuji…beh sappiate che il menù e l’utilizzo non è affatto tra i più ostici, basta solo orientarsi nei primi momenti e poi sarete comodi comodi.

La batteria è la stessa di GFX 50S, una NP-T125 ENORME e che vi permette un’autonomia di circa 400 scatti. Lo svantaggio in questo caso è che non è previsto un battery pack per GFX 50R, a differenza della sorella maggiore, pertanto dovrete fisicamente avere un’altra batteria e cambiarla oppure attendere il tempo di ricarica (pari a circa due ore).

Il corpo pesa 775 grammi con batteria e una SD, niente male per una medio formato, assolutamente.

Fujifilm GFX50R recensione prestazioni

Arriviamo al succo di tutto il discorso: come si comporta Fujifilm GFX50R? Vi dò subito una risposta: sappiate che un file raw pesa tra i 100 e i 120mb, che è davvero tanto, ma in effetti è giusto aspettarsi questo tipo di dimensioni contando la dimensione del sensore, i megapixel e le varie caratteristiche.
Un JPEG non compresso derivato da un DNG di Lightroom pesa invece circa 30mb, ma, in realtà, un normale JPEG che esce da questa fotocamera può arrivare anche a 50mb. Tenete presente che questa fotocamera cattura immagini a 8256×6192 pixel, una dimensione decisamente importante.

La qualità già in camera e su questo display mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta, esattamente come mi lasciò a bocca aperta GFX 50S. Questo perché il risultato qualitativo è praticamente lo stesso dato il sensore uguale, quindi anche in questo caso gli scatti sono incredibili.

Ciò che mi ha incredibilmente impressionato è la definizione, che va ben oltre qualsiasi altra reflex con megapixel simili. Questo grazie ovviamente al sensore molto più grande, capace di acquisire più luce e gestire meglio la gamma dinamica. I colori sono incredibili, i dettagli superlativi e la qualità globale lascia la necessità di poche modifiche in post. Ecco, parlando di post-produzione, una cosa che ho notato è che il recupero ombre e alte luci non è sempre fantastico, dipende molto dalle condizioni di scatto e da ciò che volete ottenere. Partiamo dal presupposto che, oltre ogni aspettativa, potreste ottenere risultati migliori con una reflex di fascia molto alta, ma stiamo sempre parlando di recupero ombre, non di qualità complessiva. Mi permetto di spiegare meglio questo punto: in effetti mi è capitato di avere qualche problema con la gestione delle ombre ma non proprio su tutti gli scatti. Nelle situazioni più “standard” ho notato ottimi recuperi, nella ritrattistica invece ho notato recuperi slavati. Questo è un comportamento decisamente anomalo, contando che il sensore è di provenienza Sony e per quanto mi riguarda quel brand è sempre stato una garanzia sui recuperi insieme a Nikon (che alla fine montava comunque sensori Sony).

La sensibilità ISO può essere estesa fino a 102.400 ma di default, nel menù, troverete la possibilità di settare fino a 12.800 ISO (come nativi). C’è da dire che, grazie al sensore così grande, la sensibilità ISO gioca a favore in questo prodotto. Riuscirete infatti ad avere ottimi risultati a tutti i vari stop, contando comunque che va previsto un po’ di rumore in eccesso rispetto alle classiche fotocamere proprio a causa della grande risoluzione di questo prodotto. Ovviamente, rispetto ad una qualsiasi altra reflex da 50 megapixel, le prestazioni ISO sono migliori, sempre grazie al grande sensore.

Da notare anche la presenza di un triplo otturatore: meccanico, elettronico sulla prima tendina o totalmente elettronico. Per la maggior parte degli utilizzi vale la pena scegliere la modalità elettronica sulla prima tendina che inizia l’esposizione in maniera digitale e si sincronizza meccanicamente sulla seconda tendina. Questo parametro riduce il rischio di un piccolo movimento causato dall’apertura dell’otturatore meccanico.
Lo svantaggio di tutto questo è che potrebbe avere un impatto negativo sul bokeh, pertanto valutate bene quale delle tre modalità scegliere in base al tipo di foto che state scattando. Ottimo comunque il fatto di poter scegliere: dà libertà ad ogni professionista.

Grazie alla modalità totalmente elettronica sarete in grado di scattare silenziosamente e arrivare ad una velocità massima di 1/16000 di secondo che è qualcosa che non si vede così facilmente su una fotocamera. Attenzione: scattare a questa velocità vi permette di ritrarre un proiettile ma anche di avere gravi problematiche di rolling shutter e banding. Difficilmente scatterete a questa velocità, però sappiate che è possibile farlo.

Parlando di Autofocus, questa fotocamera ha un motore AF a contrasto e può arrivare fino a 117 punti o 425 zone, sufficienti per coprire buona parte del sensore (seppur non tutta ovviamente) e permettervi di eseguire scatti a fuoco nella maggior parte delle situazioni. L’autofocus non brilla per velocità ed è anche per questo motivo (oltre alla scarsa raffica) che vi sconsiglio di usare Fujifilm GFX 50 R per fotografia sportiva. Nelle situazioni in cui potete stare tranquilli e programmare lo scatto, come ritrattistica e paesaggistica, vi sarà possibile capire i grandi vantaggi di questo prodotto.

È giusto anche menzionare la parte riguardante la registrazione video ma senza soffermarsi troppo: come già detto, Fujifilm GFX 50R registra video in Full HD a 30 fps, niente di speciale ma è comunque possibile arrivare ad un ottimo minutaggio in termini di registrazione, ben più superiore rispetto alle fotocamere.
Per il resto non aspettatevi grandi prestazioni lato video, ma va bene cos; Fujifilm GFX 50R resta una fotocamera con la f maiuscola che vi permette di raccontare storie fantastiche e gioire della vera essenza della fotografia.

Fujifilm GFX50R conclusioni

Fujifilm GFX50 R risulta essere un prodotto eccelso per matrimoni, ritratti e paesaggistica; se poi volete usare questa fotocamera anche per Street Photography nessuno ve lo vieta e sono certo che otterrete risultati straordinari, però dovete comunque capire che il corpo e le lenti sono ben più ingombranti di una mirrorless normale, quindi magari non sempre risulta comoda da portare in giro. Sicuramente provare approfonditamente questa fotocamera mi ha fatto riflettere tantissimo sul tipo di evoluzione che stiamo avendo nel corso degli ultimi anni e su tutti i fronti: pensare di creare una medio formato mirrorless con questo tipo di tecnologia era impossibile anche “solo” 6 anni fa, quindi sicuramente siamo nel bel mezzo di una grande rivoluzione tecnologica che ha fortunatamente colpito anche la fotografia. Purtroppo, il software ha qualche bug: capita spesso che il Joystick impazzisca e inizi a selezionare cose a caso, ma è un problema che si può tranquillamente risolvere con un aggiornamento firmware. L’autofocus è decisamente lento e non sempre preciso, dovrete avere pazienza.
Inoltre, per quanto sia una macchina eccelsa da studio in termini di qualità, devo dire che il solito difetto delle mirrorless si presenta: dato il mirino elettronico, se scattate in studio con flash monotorcia, iso bassi e diaframma chiuso non vedrete assolutamente nulla, quindi inquadrare sarà difficile. È presente una modalità che simula il mirino ottico e cerca di mostrarvi la realtà per quella che è, ma non funziona decisamente bene, quindi le sessioni di shooting in esterno si fanno con un po’ di difficoltà.
Lato invece “pro”, c’è sicuramente da ricordarvi come la qualità d’immagine sia spettacolarmente incredibile (anche se in italiano non vuol dire nulla, ma fatemelo passare come enfatizzazione estrema), ed è presente un’ottima gamma dinamica che riesce ad imporsi sulle concorrenti.
Il rapporto qualità-prezzo è unico nel suo genere e resta unico anche con la presenza di GFX 100.

Fujifilm GFX 50R costa infatti 4.575€ di listino per il solo corpo e rappresenta la medio formato economica per eccellenza che però non lascia nulla al caso e offre, praticamente, le stesse potenzialità della sorella superiore.

Fujifilm GFX50R

Pro Pros Icon
  • Una qualità d'immagine incredibile;
  • Ottima gamma dinamica che riesce ad imporsi sulle concorrenti;
  • Le lenti GF sono uno spettacolo;
  • Il rapporto qualità-prezzo è unico nel suo genere e resta unico anche con la presenza di GFX100;
Contro Cons Icon
  • Il software ha qualche bug di troppo;
  • L'Autofocus è decisamente lento e non sempre preciso;
  • La modalità di simulazione del mirino ottico non è funzionale;
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Ricky Delli Paoli

Parlo italiano e inglese di giorno, russo di notte. Molti mi definiscono "creativo", io rispondo che sbagliano perché sono un creatino. Fotografo, riprendo (sia come "video" sia se sbagliate qualcosa), faccio Time Lapse, metto miei filmati su YouTube e racconto cose alla gente.

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