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[Provato] Ash of Gods: Redemption – Medioevo, battaglie e sangue

Una landa desolata spazzata dal vento, due popoli che si scontrano, un potere oscuro che si impadronisce dei capi di una delle due fazioni nemiche. E poi… Armi, frecce, scontri corpo a corpo e sangue versato per difendere la propria terra. Sembra una di quelle storie di lotte tra coloni e popoli autoctoni, con immagini che ci ricordano scontri à la Braveheart o Il signore degli Anelli, con tribù di uomini che si colorano ancora il volto e le membra per dichiarare valorosamente la loro appartenenza a una comunità.

È così che vi presentiamo Ash Of Gods: Redemption, il gioco di ruolo e di azione a turni in uscita a marzo 2018 per PC, mentre per la versione mobile e quelle per PS4, Xbox One e Switch dovranno ancora attendere. Prodotto e pubblicato dallo studio cipriota Aurumdust, si tratta di un titolo basato sul genere rogue-like, dove si incontrano combattimento tattico, carte da gioco e una storia in costante evoluzione dove nessuno è al sicuro. Pronti a imbracciare le armi alla scoperta di questo mondo arcaico?

L'inizio di una saga

Prima di tutto scopriamo l'origine del sottotitolo "Redemption": si tratta infatti di una trilogia, di cui questo titolo rappresenta ovviamente il primo capitolo. Dunque il team ha deciso di soprannominarlo in questo modo per riferirsi chiaramente agli eventi avvenuti nella parte iniziale di questa storia. La narrazione ci conduce dunque in un mondo ispirato a diverse culture medievali, in particolare si tratta di un mix di provenienza europea, cinese, giapponese e araba. A proposito di questo aspetto così particolare, il team prevede di pubblicare un libro omonimo circa questa trilogia, di cui una parte è già accessibile qui.

Ma di cosa tratta questa storia? In un villaggio, padre e figlia stanno cercando un regalo di compleanno per Liki, la madre malata di Gleda, la ragazza. Mentre sono al mercato del villaggio però, uno strano essere, appartenente alla razza degli Umbra, piomba tra la folla: tra le vittime di questa incursione vi è anche la povera donna. Così Thorn, il vedovo, e la figlia si riuniscono ad altri soldati e partono per uscire dalla città e affrontare le forze nemiche in un lungo viaggio…

L'importanza di saper scegliere

Il gameplay offre due opzioni di esperienza di gioco, una maggiormente dedicata allo scontro e all'azione, l'altra votata più al godimento della narrazione. In ogni caso avremo a che fare con un primissimo scontro che ci illustra una tipologia di combattimento molto cara a chi ama le meccaniche di gioco di Mario + Rabbids: Kingdom Battle o Final Fantasy Tactics, ossia la possibilità di spostarsi sul campo di battaglia secondo una scacchiera blu che ci indica lo spazio di azione a disposizione. Inoltre potremo decidere se abilitare o meno la modalità automatica di combattimento.

Ci viene poi spiegato come il nostro attacco possa debellare non solo la forza fisica e l'attacco dei nemici, ma anche la loro resistenza; infatti ognuno possiede tre barre indicatrici distinte, che ci indurranno a chiederci se preferiamo sprecare un po' di energia per cercare di uccidere un nemico o se invece preferiamo difenderci. Un esempio chiaro è la figura dell'arciere, che sarà in grado di sterminare in un solo colpo gli avversari, spendendo però tantissimi punti salute. Il gioco ci mette così di fronte a scelte complesse, fatte di sacrifici e strategia e capaci di decidere in pochi secondi l'esito della battaglia.

Ll'attenzione deve essere quindi ripartita tra diversi fronti e basata su un'attenta conoscenza dei singoli personaggi, tutti accompagnati da una scheda personale che indica armi, livello delle diverse abilità e altri dettagli personali.

Se questa costruzione a tutto tondo dei personaggi ci è piaciuta parecchio, non abbiamo potuto però fare a meno di notare alcune pecche relative alla narrazione in sé, con mancanze che in un mondo dark fantasy hanno un certo peso. Un esempio? Semplice: durante il gioco non incontreremo alcun tipo di animali fantastici o mostri, ma solo altri nemici di razza umana. La magia poi riveste un piccolo ruolo; le meccanche di gioco infatti  si basano molto più su tecniche e invenzioni risalenti al periodo compreso fra il tredicesimo e diciottesimo secolo, per dare un sapore ancora più arcaico al titolo.

Un comparto tecnico convincente

Merita una menzione notevole il comparto grafico e sonoro, dove il primo si ispira alla tradizione fumettistica con personaggi dalle linee ispirate a Corto Maltese, ma con contorni nitidi, tipici dei comics americani. La cura per i particolari e per le gradazioni di colore è evidente e palesa una certa dedizione nella resa visiva dei personaggi e delle ambientazioni, sia nelle fasi di gameplay che nelle sequenze animate. La resa fisica dei personaggi invece ci ricorda il popolo di Horizon Zero Dawn o serie TV quali Vikings.

Peccato però che queste immagini siano piuttosto statiche, dandoci così la sensazione di avere a che fare con un novel game, prettamente basato su dialoghi e narrazione. Spesso e volentieri infatti avremo sempre sotto i nostri occhi paesaggi e persone ferme, fortemente legate alla bidimensionalità delle illustrazioni tipiche di un libro.

D'altro canto, non manca di emozionarci la colonna sonora, che fin dalle prime scene e dal menù di introduzione ci fa desiderare di possedere subito la traccia musicale, tanto sono coinvolgenti ed esoteriche le note e i vocalizzi che la voce femminile regala alle nostre orecchie. Effettivamente sarà possibile accedere alla voce "buy soundtrack" dal menu di opzioni che ci compare durante il gioco, quindi il team ha espressamente pensato alla realizzazione di composizioni di alto livello.

Abbiamo notato alcune problematiche per quanto riguarda la traduzione in lingue diverse dal russo. Infatti avremo parecchie difficoltà già a partire dalle impostazioni e dalle opzioni iniziali, dove alcune parole vengono riportate in cirillico,  così come in alcune fasi del gioco, inclusi momenti particolarmente incisivi. Un'altra pecca riguarda infine alcuni problemi di caricamento della partita, soprattutto nelle fasi iniziali, ma tutto sommato tale questione di log si supera abbastanza agilmente.

In attesa dell'uscita ufficiale…

Per quanto la nostra prova sia stata breve ma intensa, ci aspettiamo grandi cose dalla versione definitiva di questo titolo, considerando soprattutto le premesse dal sapore epico; una nuova trilogia è davvero in via di sviluppo e sarà in grado di tenere testa a cicli narrativi di questo calibro?

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Francesca Sirtori

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti. Non fatevi ingannare dal faccino. Datemi un argomento e ne scriverò, come da un pezzo di plastilina si ottiene una creazione sempre perfezionabile. Sed non satiata.

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