Uno degli aspetti più discussi dall’inizio della pandemia è la salute mentale. E verrebbe da dire: “Finalmente“. Già, perché purtroppo nel nostro Paese questo argomento è spesso avvolto da pregiudizi difficili da abbattere. Anche per questo motivo nasce quindi TherapyChat, che offre un nuovo accesso a sedute con uno psicologo formato, il tutto in completa sicurezza. Scopriamo insieme di cosa si tratta!
TherapyChat nasce da un’esperienza personale
L’idea alla base di questa startup nasce dall’italiano Alessandro De Sario. Espatriato prima per ragioni di studio e poi lavorative, si è trovato in una situazione in cui sentiva la necessità di trovare supporto psicologico all’estero. Un obiettivo non facile, che lo ha portato a progettare una soluzione innovativa che permettesse di ovviare al problema, come proprio lui ci ha spiegato:
“TherapyChat è il risultato di una mia personale esigenza di prestare maggiore attenzione al mio benessere psicologico. Vivevo e lavoravo all’estero già da diversi anni e sentivo di voler iniziare un percorso di terapia nella mia lingua madre. Così, per abbattere le distanze fisiche e superare le difficoltà nel trovare un professionista che potesse seguirmi da remoto, ho ideato la piattaforma. L’obiettivo era ed è quello di permettere a chiunque di accedere in modo più rapido, fluido e da qualunque luogo, anche il più remoto, ad un servizio professionale di cura per il proprio benessere mentale“.
TherapyChat è quindi uno strumento che può tornare utile a moltissime persone. Secondo alcune stime infatti circa una persona su quattro si troverà nel corso della propria vita ad avere bisogno di supporto per la propria salute mentale. Tuttavia, soprattutto in Italia, hanno ancora molta forza alcuni dannosi pregiudizi, che rendono più difficile l’accesso a questo tipo di aiuto.
È ancora infatti piuttosto viva nel nostro Paese l’idea che la terapia sia una soluzione estrema. Qualcosa a cui solo chi si trova in situazioni particolarmente gravi dovrebbe accedere. Oppure, peggio ancora, un segno di debolezza o un percorso che può essere tranquillamente sostituito dal supporto di familiari e amici. E sebbene quest’ultimo possa essere importante, non va confuso con il contributo di uno specialista.
Come stanno davvero gli italiani?
Quante volte alla classica domanda “Come stai?” abbiamo sentito rispondere (o abbiamo noi per primi risposto) “Bene, grazie“? Eppure spesso dietro questa frase evasiva si nascondono difficoltà tenute nascoste.
Proprio per questo TherapyChat ha commissionato a Ipsos realizzare uno studio sulla salute mentale degli italiani. E il risultato è che, complici le difficoltà degli ultimi anni, la situazione è peggiorata. Questo è quanto sostiene il 35% degli intervistati, con picchi al 40% per la fascia 30-44.
Più della metà degli italiani è preoccupata: la popolazione più anziana soprattutto per ragioni economiche, mentre quella più giovane per questioni emotive. È interessante notare come queste sensazioni negative siano soprattutto percepite da donne, anche a causa della maggior presenza in settori lavorativi particolarmente colpiti dalla pandemia, come la scuola o la sanità.
Il risultato è che il 40% degli intervistati (il 65% nella fascia 18-29) ha dichiarato di aver sentito la necessità di rivolgersi a uno psicologo nello scorso anno. Tuttavia, solo il 12% ha effettivamente iniziato un percorso di terapia. Questo è anche dovuto proprio ai pregiudizi che citavamo sopra. Circa il 60% ha scelto infatti di rivolgersi ai familiari e il 27% in media agli amici. Soprattutto i giovani hanno poi indicato le ragioni economiche come un ostacolo alla decisione di rivolgersi a uno psicologo.
Ma esattamente come ci aiuta TherapyChat a trovare uno psicologo?
A fornire una possibile soluzione arriva quindi in Italia TherapyChat, dopo l’ottimo riscontro ottenuto in Spagna e nel Regno Unito. Questa piattaforma permette di ottenere supporto da parte di professionisti in maniera comoda, accessibile e più economica. Ma esattamente come funziona?
Una prima fase prevede una chiacchierata con Chloe, il chatbot della piattaforma. Questo permette di individuare le problematiche da affrontare in terapia, per poi ‘matchare’ il paziente con lo psicologo di TherapyChat più adatto alle sue necessità tramite un algoritmo. Sarà poi possibile eventualmente cambiare in corsa, ma è un’opzione che raramente viene sfruttata, provando la bontà degli abbinamenti iniziali.
Un’altra testimonianza della qualità del servizio offerto da TherapyChat sono gli ottimi risultati ottenuti nelle valutazioni dei pazienti. Non solo, ma la quasi totalità di chi effettua la sessione di prova offerta nel nostro Paese poi decide di proseguire il percorso. Insomma, una volta superato quel pregiudizio iniziale si comprende l’importanza di prendersi cura della propria salute mentale.
In call con lo psicologo con TherapyChat
Quello che offre TherapyChat è la possibilità di avere delle sessioni virtuali con il proprio psicologo in videochiamata. Ognuna di queste ha la durata di 50 minuti, come è abitudine in Italia. A questo canale si affianca una chat più tradizionale, che può fungere da punto di contatto tra psicologo e paziente tra una sessione e l’altra, per necessità diverse dalla terapia.
L’aspetto più importante è che tutto quanto è completamente crittografato. Chiacchierando con Alessandro De Sario ci ha ribadito come questo aspetto sia assolutamente fondamentale. L’attenzione posta sulla sicurezza dell’applicazione è assoluta, come è naturale (ma non scontato) che sia quando si parla di argomenti sensibili come la salute.
Ci sono quindi tanti vantaggi diversi nell’uso di questo servizio. I più evidenti sono naturalmente la comodità e la convenienza, ma non va sottovalutato il tema della privacy. Avere accesso alla terapia direttamente a casa può essere un ottimo aiuto per aggirare alcuni dei pregiudizi infondati di cui parlavamo più sopra.
Soprattutto poi, quello che TherapyChat offre è una grande possibilità di personalizzazione del servizio. Grazie agli oltre 500 psicologi coinvolti e le oltre 36 specializzazioni coperte, è possibile avere un percorso ritagliato alla perfezione sui propri bisogni. Che si tratti di necessità specifiche (dalla terapia di coppia a quella per l’ansia) o logistiche, è possibile trovare facilmente una soluzione tramite questa app.
Tre testimonial d’eccezione per TherapyChat
A chiudere la conferenza di presentazione erano presenti tre personalità d’eccezione dal mondo dello spettacolo: Giorgia Crivello, Awed alias Simone Paciello e Davide Silvestri. Questo inedito trio ha raccontato la propria esperienza con la salute mentale e come abbiano affrontato il proprio percorso, moderati dalla psicologa di TherapyChat Giulia Griselli.
Ne è uscita una chiacchierata ricca di spunti interessanti, in cui però si è ribadito un punto fondamentale: è necessario normalizzare la psicologia, superando definitivamente gli stereotipi. Una missione che TherapyChat ha deciso di intraprendere a testa bassa, offrendo un servizio solido ed efficace.
Il Co-Founder e CEO Alessandro De Sario ha commentato così:
“Sicuramente ci troviamo in un momento storico in cui c’è maggior attenzione sul tema. Sempre più professionisti affermati, penso a tanti artisti e sportivi noti, attraverso le loro storie personali stanno cercando di abbattere gli stereotipi legati alla terapia, normalizzandola e rendendola uno strumento importante ed utile per il proprio benessere, per lavorare su sé stessi e sul raggiungimento dei propri obiettivi.
Con TherapyChat vogliamo proseguire su questa strada consapevoli però, come dimostrano i dati del report, di quanta sensibilizzazione ci sia ancora da fare sul tema. È questa la prossima sfida: far superare la vergogna e la paura del giudizio altrui e rendere la terapia una pratica di selfcare sempre più diffusa e comune“.
Per maggiori informazioni su TherapyChat e i servizi che offre, vi rimandiamo al sito ufficiale della startup.