Tiktok: gli hashtag #quitmyjob e #quittok e le dimissioni in diretta social

Su TikTok sta spopolando un nuovo trend: infatti #quitmyjob e #quittok sono diventati gli hashtag del momento per chi chiede le dimissioni.

Su TikTok le dimissioni sono anche in diretta

I due hashtag hanno raggiunto complessivamente 400 milioni di visualizzazioni (38 per #quittok e 360 per #quitmyjob). Cosa spinge le persone non solo a dimettersi magari da posti sicuri e ben pagati, ma addirittura condividendo il tutto sul noto social cinese?

Sicuramente ci sono diversi fattori in ballo.

Anzitutto bisogna considerare l’età di chi si dimette, trasmettendo magari in live il momento del licenziamento. Parliamo della generazione del momento, quella più lanciata su TikTok, ovvero la gen Z.

Ragazzi e ragazze che sono abituati a condividere tutto sui social, quindi non dovrebbe neanche sorprendere più di tanto questo nuovo trend. A tal proposito, secondo Tess Brigham, psicoterapeuta americana, è perfettamente naturale un atteggiamento del genere.

“Se cresci con l’abitudine di registrare momenti della tua vita e condividerli, è abbastanza naturale che tu voglia mostrare anche i grandi passi“.

Anche le giustificazioni date sembrerebbero in linea con quelli che sono i valori della generazione Z: priorità verso la propria salute mentale, felicità e ambienti di lavoro positivi, cose che molto probabilmente chi ha deciso di dimettersi non ha trovato.

Tra le tante motivazioni possiamo riportare quelle di Marisa Jo Mayers, che alla BBC ha dichiarato che: “Non riuscivo a pensare ad altro che al lavoro e combattevo contro problemi di salute causati dallo stress” e ancora, sulla scelta di condividere il tutto sulla piattaforma cinese ha affermato che “Non è stata una decisione vera e propria, più che altro faceva parte della mia routine. Avevo mostrato su TikTok molto del mio percorso personale. Mi è sembrata una cosa normale da fare dato che si trattava di un passo importante della mia vita“.

Naturalmente, come ogni cosa che viene pubblicata sui social, c’è chi si è dimostrato a favore di queste azioni e di questi messaggi e chi ha criticato duramente l’eccessiva spettacolarizzazione.

Tuttavia, la dottoressa Brigham afferma che questo cambio di approccio all’ambiente lavorativo è legato agli eventi che negli ultimi quindici anni hanno investito il mondo. Infatti i giovani della generazione Z “hanno visto i loro genitori soffrire la crisi economica del 2008 e perdere i loro posti di lavoro, anche quelli nelle grandi aziende considerate sicure. Oppure li hanno visti accontentarsi di stipendi più bassi“.

Insomma, un cambio di paradigma dettato anche da un altro fenomeno, la pandemia. Infatti molti di loro hanno trovato il primo impiego proprio durante il periodo del lockdown.

Ciò ha sicuramente provocato degli inneschi, che grazie a TikTok si stanno diffondendo a macchia d’olio. E chissà che anche i Millennials non comincino a prendere esempio, dando priorità a loro stessi anziché a lavori usuranti e malpagati.

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