TikTok è ora sotto la lente d’ingrandimento anche in Italia, dove il Copasir, Comitato parlamentare sulla sicurezza della Repubblica, ha aperto un’indagine conoscitiva in merito alla gestione dei dati della piattaforma social cinese.
A preoccupare sarebbe soprattutto il rapporto tra la popolare app e il governo cinese. Quest’ultimo potrebbe infatti raccogliere e immagazzinare enormi quantità di dati sensibili dei cittadini occidentali. Una prospettiva che aveva già allarmato gli Stati Uniti, dove proprio poche settimane fa TikTok è stato vietato ai dipendenti statali.
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In Italia le autorità indagano su TikTok, cosa sta succedendo?
TikTok conta attualmente più di un miliardo di utenti attivi in tutto il mondo. Solo in Italia, nel 2022, gli utenti attivi mensili sono stati 14.8 milioni. Numeri impressionanti che ora allarmano, data la crescente preoccupazione delle autorità sulla gestione dei dati personali raccolti.
“Il rischio è duplice”, spiega a La Repubblica una fonte interna ai servizi di Intelligence italiani. “Il regime cinese potrebbe sfruttare i profili TikTok per campagne di influenza e propaganda durante le elezioni, come successe nel 2018 con Cambridge Analytica e gli account di Facebook. Inoltre il governo potrebbe controllare gli spostamenti e compiere attacchi contro singole persone. Lo possono fare”.
Non è la prima volta che TikTok finisce sotto la lente d’ingrandimento delle autorità italiane. Già nel 2020, durante il secondo governo Conte, il Copasir aprì una prima indagine in merito allo sfruttamento dei dati personali dell’app. I primi provvedimenti sono però arrivati negli Stati Uniti, dove l’FBI è arrivata a definire TikTok una “piattaforma che mette a repentaglio la sicurezza nazionale”. Il 29 dicembre 2022, come uno degli ultimi atti ufficiali dell’anno, il presidente americano Joe Biden ha firmato un atto che vieta l’app di TikTok sugli smartphone dei dipendenti federali.
- Calomino, Pietro (Autore)