Con lo scoppio del conflitto nella Striscia di Gaza, TikTok punta a frenare la disinformazione con un piano strutturato. La popolare piattaforma ha rivelato un’agenda composta da otto punti per informare con fonti autorevoli sul conflitto israelopalestinese, bloccando al tempo stesso le fake news.
TikTok, piano da otto punti per ridurre la disinformazione
Nel tentativo di contrastare la disinformazione, l’azienda sta lanciando un nuovo centro di comando. Questo centro di comando consentirà alla piattaforma di monitorare e bloccare qualsiasi post che diffonda disinformazione durante questo periodo. Inoltre, stanno migliorando i loro sistemi di rilevamento automatico proattivo per individuare nuove minacce come contenuti grafici e violenti.
Per monitorare meglio gli eventi legati al conflitto, TikTok sta assumendo moderatori esperti in arabo ed ebraico per rivedere i contenuti legati a questi eventi. Altre misure includono l’introduzione di nuovi opt-screens e la collaborazione con agenzie governative ed esperti, tra gli altri. Con queste linee guida in vigore, TikTok è fiduciosa di poter combattere la disinformazione.
Un’altra area in cui gli utenti potranno notare gli sforzi di TikTok per frenare la disinformazione è durante la visualizzazione dei video. TikTok sta ora aggiungendo uno schermo di attivazione che avviserà quando ci sono contenuti graficamente scioccanti. Gli utenti possono scegliere di attivare e visualizzare tali contenuti o continuare a scorrere in cerca di altri video.
La piattaforma di proprietà di ByteDance afferma di aver rimosso oltre 500.000 video che mostravano contenuti violenti legati a questo conflitto. Affermano inoltre che oltre 8.000 live streaming sono stati chiusi a causa di problemi di disinformazione.
- Editore: Il Mulino
- Autore: Giuseppe Riva
- Collana: Universale paperbacks Il Mulino