MIX, il principale punto di interscambio di reti Internet Italiano, e fra i primi a livello continentale per traffico veicolato, ha raggiunto uno storico traguardo: il superamento della soglia dei 10 Tbs di capacacità accesa ai propri PoP.
Un risultato che testimonia l’ascesa (+100%) negli ultimi due anni rispetto ai vent’anni precedenti: dal 2020 in poi, si può quindi dire che le cose sono cambiate – facendo la tara anche sul momento pandemico che ha costretto tantissimi a casa e all’utilizzo delle reti per lavoro, ma non solo – coinvolgendo il principale Internet Exchange italiano e i 360 operatori connessi. Uno step importante per chi, come MIX, vuole offrire servizi di connettività e contenuti di qualità crescente, a un numero sempre maggiore di utenti e a costi che portino una condizione di vantaggio.
“In queste ultime settimane stiamo assistendo a un aumento consistente del traffico medio scambiato per singolo operatore. Ciò è dovuto sia al numero sempre maggiore di AS connessi sia, e soprattutto, alla politica di over-provisiong della capacità connessa attuata da MIX già da alcuni anni. L’obiettivo è quello di garantire l’assorbimento di volumi di traffico inattesi e fino a 10 volte superiori alle soglie di traffico contrattualizzate”, spiega Cristiano Zanforlin, Chief Commercial Officer di MIX.
Commenta così Mauro Magrassi, Chief Technical Officer MIX: “Il trend di crescita degli ultimi anni è dovuto, oltre agli altri fenomeni di più lungo respiro in corso (diffusione FTTx, DAD e home working), anche all’avvento della diretta streaming di eventi sportivi, che ha portato una differenza sostanziale dei profili di traffico aggregato, dove gli spike dovuti agli eventi live sono diventati la norma, con variazioni di picco nell’arco di pochi minuti che raggiungono anche valori di diverse centinaia di Gbps di traffico. Questo ha indotto gli operatori ad aumentare la banda disponibile, complice la determinazione di MIX nell’offrire i propri servizi di peering a tariffe sempre più competitive. MIX non si ferma e, anzi, rilancia, concentrando il proprio impegno in due direzioni: da un lato favorire le connessioni ad alta capacità, offrendo agli operatori una fee per Mbps sempre più bassa e, dall’altro, sviluppare progetti di espansione per facilitare i flussi di traffico tra le CDN che distribuiscono i contenuti verso gli hot-spot di aggregazione degli operatori di accesso, a Milano ma non solo”.