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Il caporedattore di Gizmodo fa causa ad Apple per il film di Tetris

Daniel Ackerman sostiene che il film sia basato su un suo libro

Alcuni puzzle si possono risolvere solamente in tribunale. Il caporedattore di Gizmodo, Daniel Ackerman, ha intentato una causa legale nei confronti di Apple, Tetris Company e il team creativo dietro al film Tetris prodotto da Apple TV Plus nel 2023. Che secondo il giornalista, avrebbe copiato il suo libro del 2016, intitolato The Tetris Effect. Secondo Ackerman, il film ha estrapolato elementi chiave dalla sua opera, creando un caso di presunta violazione dei diritti d’autore e delle idee originali.

Tetris, il caporedattore di Gizmodo dice che Apple ha copiato il suo libro

Il film Tetris ha fatto discutere fan e critica, ma ora dovranno parlarne anche gli avvocati. Il caporedattore di Gizmodo Ackerman ha fatto causa sia ad Apple che a Tetris Company (che detiene i diritti sul brand), i produttori del film e lo sceneggiatore Noah Pink. Secondo lui, avrebbero plagiato elementi cruciali dalla sua opera. Nello specifico, Ackerman sottolinea la “stessa identica sensazione, tono, approccio e scene” presenti in entrambe le opere, mettendo in evidenza la rappresentazione dell’uscita del gioco come un “thriller di spionaggio della Guerra Fredda”.

Le motivazioni del giornalista

Ackerman sostiene di aver avuto una lunga corrispondenza con la Tetris Company durante la stesura del suo libro e che l’azienda era a conoscenza del suo lavoro. Allo stesso tempo, Ackerman afferma di aver subito minacce legali dalla Tetris Company quando ha cercato di sviluppare adattamenti cinematografici e televisivi basati sul suo libro.

Ma soprattutto, sottolinea la presunta somiglianza tra le rappresentazioni della storia di Tetris presenti nel libro di Ackerman e nel film di Apple.

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Mentre Apple e Tetris Company non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo alla situazione, è chiaro che la causa potrebbe avere risvolti complessi. Entrambe le opere, “Tetris” e “The Tetris Effect”, si basano su fatti storici reali, che solitamente non rientrano nella protezione del copyright.

Questo dettaglio potrebbe rendere difficile per Ackerman dimostrare la violazione dei diritti d’autore basata sui fatti storici. La sua tesi, invece, si focalizza sull’atmosfera e sul tono simile tra le due opere. Inoltre, alcune delle invenzioni presenti nel film – come il personaggio guida che si rivela essere un agente segreto del KGB – sembrano basarsi su speculazioni presenti nella narrativa di Ackerman.

Come può evolvere la situazione?

L’avvocato di Ackerman ha scritto nella denuncia (riportata da The Verge): “La narrazione di Ackerman ha adottato un approccio distintivo nel suo racconto della vera storia di Tetris, combinando la documentazione storica con la propria creatività e ingegnosità. Il risultato è un coinvolgente libro di saggistica narrativa che richiama lo stile di un thriller di spionaggio della Guerra Fredda. Il notevole capolavoro letterario di Ackerman, a differenza di altri scritti, ha posto meno enfasi sul gameplay effettivo e sui fan, focalizzandosi invece sulla narrazione circostante, le sequenze d’azione e il conflitto interpersonale tra i giocatori […] Questo è lo stesso approccio che è stato adottato dagli imputati nel film Tetris, senza distinzioni materiali rilevanti.”

Ma nonostante la sicurezza dell’avvocato, la questione è molto complicata. “Approccio”, “ambientazione”, “genere”, “stile”: sono tutti termini molto chiari nella mente di chi guarda film o serie TV, ma risultano molto difficili da definire legalmente. Solitamente i casi di violazione del copyright si basano su storie inventate, personaggi creati dal nulla e mondi immaginari, dove risulta più facile trovare somiglianze troppo evidenti. E anche in quei casi, dimostrare il plagio risulta spesso complesso.

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Nel recente passato, altri autori hanno avviato azioni legali contro i produttori che sviluppano film basati sulle loro opere. Warner Bros. e New Line Cinema, ad esempio, risolsero una controversia legale riguardante il film horror The Conjuring nel 2017. Tuttavia, va notato che questo film trattava di eventi paranormali, che non possono avere un’accurata precisione storica per loro stessa natura. Si avvicinano quindi più alle opere inventate coperte dal copyright.

Ackerman sostiene di aver contattato Apple e gli altri imputati poco dopo la diffusione del trailer di Tetris, cercando senza successo di affrontare le questioni legali prima dell’uscita del film. La sua causa legale include accuse di violazione del copyright e concorrenza sleale, tra altre violazioni. Resta da valutare se le parti in causa risolveranno la questione o se diventerà un processo a tutti gli effetti. Di cui magari qualcuno, un giorno, scriverà un adattamente cinematografico.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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